Bologna

 Ab. 392.730; bolognesi/ felsinei/ petroniani; altezza: m. 54 s.l.m.; Città metropolitana di Bologna; mappa - Info Turista.: Piazza Maggiore, 1 /e – T.: 051 6583111; P.S. H.: Policlinico S. Orsola - Malpighi: Via P. Albertoni, 1 – T.  051 2141111 -   Aeroporto Guglielmo Marconi, via Triunvirato 84, T.: 051 6479615  

Insediamento di origini ibero – liguri, diventò etrusca nel VI sec. a.C. col nome di Felsina. In seguito fu occupata dai Galli boi di cui divenne la capitale. Nel 189 a. C. fu conquistata dai romani, che fondarono una colonia e quindi vi costituirono un municipio, chiamato Bononia. Subì l’assedio e la distruzione dei barbari, e durante il medioevo seguì le sorti dell’esarcato di Ravenna. Intorno all’anno mille diventò libero comune a cui seguì un periodo florido che portò alla istituzione dell’Università (XI – XII sec.). Partecipò alla I e alla II lega lombarda, periodo fortunato che in cui l’Università raggiunse notorietà europea, mentre non si arrestava la lotta interna tra le famiglie aristocratiche dei Pepoli, dei Visconti, di Giovanni I di Bentivoglio. Nel 1506 dovettero cedere al potere del Papa Giulio II, e ne seguirono le sorti fino al 1796, quando grazie ai movimenti suscitati dalla Rivoluzione francese divenne un centro giacobino. Dopo le vittorie riportate da Napoleone fece parte della repubblica Cispadana e successivamente di quella Cisalpina. Dopo la restaurazione, nel 1815 Bologna ritornò sotto la dominazione della Chiesa. Con il Plebiscito 1 – 12 marzo 1860 fu annessa al Regno di Sardegna, che giusto 12 mesi dopo diventerà Regno d’Italia.    

Bologna si estende ai piedi dell’Appennino fra i fiumi Savena e Reno, nel punto in cui sfociano nella Pianura Padana, a ridosso delle prime pendici dell’Appennino tosco - emiliano. La pianta urbanistica della città mantiene ancora la medievale forma rotonda e una struttura viaria a raggiera. L’antica città, oggi centro storico, tra le più imponenti e meglio conservate d’Italia, delimitata dalle mura abbattute all’inizio del XX sec., si apriva all’esterno attraverso 12 Porte, di cui oggi se ne conservano 10: a nord, Porta Mascarella e Porta Galliera, a nord ovest Porta S. Felice, a sud ovest Porta Saragozza, a sud Porta Castiglione, a sud est Porta S. Stefano, a est Porta Maggiore e Porta S. Vitale, a nord est Porta S. Donato. Invece, Porta S. Isaia a ovest e Porta S. Mamolo a sud  furono demolite insieme alle mura nel 1903. Entro questo immenso perimetro è distribuito l’intero centro storico, unico e caratteristico, per la sua grandezza e per i portici, oltre 38 km solo nel centro, che costeggiano le grandi vie con gli splendidi edifici e le eleganti torri medievali in cotto, il pregevole materiale usato che contraddistingue la città. Un patrimonio architettonico senza dubbio medievale, al quale bisogna aggiungere la ricchezza delle numerose e ben visibili opere artistiche rinascimentali. Nel 2021 i portici sono stati riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Bologna è rinomata in tutto il mondo anche per la sua Università e per l’ottima cucina. Viene chiamata: “la dotta, la grassa, la rossa”.    

Da vedere

Per il suo straordinario ed enorme patrimonio artistico, per la grandezza del territorio su cui è distribuito nella città metropolitana, abbiamo individuato, per i viaggiatori, un itinerario virtuale distinto in diversi percorsi, da seguire, considerata la rispettiva lunghezza, in tappe distinte, intorno al centro storico attraverso strade e piazze, edifici rinascimentali e tesori artistici unici al mondo. Il primo: dalla Stazione Centale a Porta Galliera dove si trova la Montagnola, Parco pubblico cittadino, dalla caratteristica monumentale scalinata, a Piazza XX Settembre, a via Manzoni, poi da via Indipendenza, dove si trova la Chiesa Metropolitana di S. Pietro, alla via Altabella, alla Piazza del Nettuno, fino a Piazza Maggiore con il Palazzo Comunale e San Petronio. - Il secondo: da via Archiginnasio, passando per via Clavature per raggiungere Piazza S. Domenico e Piazza dei Tribunali; poi, attraverso via Tagliapietra, via D’Azeglio, via Barberia, via C. Battisti si arriva a Piazza S. Francesco, da cui parte la via per la Certosa. - Il terzo: da via Ugo Bassi, poi via Rizzoli a Piazza di Porta Ravegnana, dove si stagliano le maestose Torri degli Asinelli e Garisenda a Piazza della Mercanzia; da Strada Maggiore a Piazza dei Servi (poco più avanti si trova la Porta omonima e piazza Carducci), quindi, attraverso via Guerrazzi si accede in via S. Stefano e si raggiungono Piazza Santo Stefano e Piazza S. Giovanni In Monte. - Il quarto: da Porta S. Vitale alla zona universitaria, via S. Vitale, via Zamboni, Piazza, Piazza Rossini, Piazza Verdi col il Teatro Comunale, via delle Belle Arti fino all’Orto Botanico situato in via Irnerio, da cui si raggiunge facilmente via Indipendenza.

I itinerario:

Stazione centrale, in piazza Medaglie d’Oro, vicina a Piazza Maggiore, dista appena 1,5, km. Punto di riferimento cittadino oltre che per il traffico ferroviario nazionale anche per quello locale. Trovandosi adiacente a Viale Pietramellara, uno dei più importanti snodi della rete di circonvallazione cittadina, la Stazione è diventata l’interscambio per eccellenza di numerose linee di autobus urbani.     

Porta Galliera, in piazza XX Settembre, costruita intorno alla metà del XVII sec.,

vicino è situato il Parco pubblico della Montagnola realizzato all’inizio del XVII sec. su un’altura dovuta alle rovine di un antico castello. Notevole la scalinata monumentale, chiamata “il Pincio”, ornata di sculture e rilievi che narrano episodi della città. Sulla via Galliera si affacciano numerosi palazzi rinascimentali come Palazzo Calzoni del ‘500, Palazzo Montanari del XVIII sec., Casa Bertoni del XV sec., Palazzo Gamberini del XVI sec., Palazzo Felicini Fibbia della fine del XV sec.

Sulla via Manzoni, si stagliano Palazzo Conoscenti del XIV sec. con portico e bifore a ogiva, Palazzo Ghisilardi – Fava del XV sec., porticato con cortile, oggi sede del Museo civico medievale e del rinascimento, la chiesa della Madonna di Galliera del XV sec. a navata unica, con facciata in stile rinascimentale.

Sulla vicina via Indipendenza (via dell’Indipendenza), che congiunge Porta Mascarella a Piazza Maggiore si ergono Palazzo Emaldi del XVI sec., costruita sui resti della Torre Scappi, e la Palazzina Majani degli inizi del XX sec. in stile floreale.

Circa a metà della via si staglia la restaurata Arena del Sole, nobile teatro cittadino, di fronte si trova il monumento dedicato a Garibaldi. Sul finire della via si erge la Cattedrale di San Pietro, chiesa metropolitana della città, la cui prima costruzione è anteriore al periodo romanico; dopo un incendio fu riedificata nel 1141. L’attuale forma è dovuta a un rifacimento del XVII sec. che integrò la Cappella dei Tibaldi costruita nel 1575 alla cripta dell’edificio romanico. L’interno a navata unica conserva, tra dipinti e sculture, numerose opere d’arte.

Su via Altabella, adiacente alla chiesa Metropolitana si trovano la Torre Azzoguidi - Altabella del XII sec. e il Palazzo Arcivescovile del XIII sec. con un pregevole cortile progettato dal Tibaldi nel XVI sec. Accanto, nella via S. Alò si staglia la Torre Prendiparte, chiamata anche Torre Coronata, del XII sec. Sempre su questo crocicchio di strade, da via Albiroli dove si trova la Casa - Torre di età medievale si raggiunge Palazzo Bocchi del XVI sec. situato ad angolo con via Goito.   

Fontana del Nettuno, nella piazza omonima, progettata nel XVI sec. da T. Laureti, voluta dal cardinale legato Carlo Borromeo, fu ornata nel 1566 da pregevoli statue bronzee del Giambologna.

Nella Piazza si staglia il Palazzo di Re Enzo, costruzione del XII sec., dedicato a Enzo, figlio dell’imperatore Federico II, in cui morì prigioniero nel 1272: Oggi è sede di mostre e manifestazioni culturali. Quasi accanto, addossata al Palazzo Comunale, dove c’era l’antica Sala Borsa, oggi importante biblioteca, ad angolo con via Ugo Bassi, è posta la cosiddetta Fontana Vecchia, opera dello stesso T. Laureti.

Palazzo d'Accursio o Comunale, in Piazza Maggiore, monumentale complesso architettonico costituito da diversi edifici comprati dal comune intorno alla fine del XIII sec. con un importante portale progettato dall’Alessi nel 1555 e completato dal Tibaldi successivamente. Il portale è sovrastato da una loggia con una statua bronzea raffigurante Gregorio XIII, realizzata dal Menganti nel 1580, mentre sulla sinistra è posta la magnifica scultura in terracotta della Madonna col Bambino di Nicolò dell’Arca del 1478. All’interno, il cortile presenta tre lati porticati del XV sec. e due portali del XVI sec. Il piano superiore conserva notevoli opere d’arte e le Collezioni Comunali d’Arte, che comprendono tra le altre, opere del Canova, del Tintoretto, di Vitale da Bologna.

Palazzo dei Banchi, conosciuto come Portico del Pavaglione, di fronte al Palazzo Comunale, costruzione del XV sec., ristrutturata dal Vignola nel XVI sec. con i portici, che ospitava le antiche botteghe.

Palazzo del Podestà, in Piazza Maggiore, edificato nel XIII sec. e ristrutturato nel XV sec., in forme rinascimentali con portico e balaustra di marmo. Accanto, dove è situata la Torre dell’Arengo del XIII sec. si incrociano due vie ai cui angoli, coperti dal Voltone del Podestà, che unisce Palazzo del Podestà a Palazzo Re Enzo, si trovano collocate le sculture in terracotta del XVI sec., opera del Lombardi, dei SS. Patroni di Bologna: San Petronio, San Procolo, San Domenico e San Francesco. Sopra il Voltone è stata costruita la Torre dell’Arengo, campanile civico della città, alta 47 m., risalente al XIII sec. e più volte ristrutturata nel corso dei secoli. I rintocchi della sua campana hanno scandito i momenti più importanti della vita pubblica cittadina.

Basilica di S. Petronio, in Piazza Maggiore, edificata a partire dal XIV sec. e terminata nel XVII sec., rappresenta uno dei maggiori esempi dell’arte gotica in Italia. Il rivestimento esterno della facciata iniziato nel 1400 da Jacopo della Quercia e ripreso più volte è rimasto incompiuto nella parte superiore, che ancora oggi si presenta in nuda muratura. Sulla facciata sono visibili tre enormi portali; quello centrale fu decorato da Jacopo della Quercia e rappresenta uno dei suoi capolavori. L’interno è grandioso, la contraddistinguono alte volte ogivali poggiate su pilastri e ampie campate con ben undici cappelle nelle navate laterali. Conserva numerose opere d’arte.

Palazzo dei Notai, in via de’ Pignattari, 1 si affaccia su Piazza Maggiore, edificio del XIV sec., eretto per conto della società dei Notai per farne la propria sede. La parte che si affaccia sul Palazzo d’Accursio è stata rifatta un secolo dopo. Presenta grandi vetrate a rulli; all’interno conserva affreschi del XV sec. Agli inizi del XX secolo la costruzione venne completamente restaurata dal Rubbiani.     

II itinerario:

Archiginnasio, nella via omonima, maestoso edificio costruito nel 1563 da Terribilia. Fino al 1800 fu sede dell’Università. Pregevole il cortile, a pianta quadrata, con porticato e loggiato, decorato con rilievi e affreschi. Oggi ospita la Biblioteca Comunale. Su un lato del cortile si alza la Cappella di S. Maria dei Bulgari che conserva una notevole Annunciazione, dipinto del Calvaert e resti di affreschi di Bartolomeo Cesi.

Museo Civico Archeologico, in via Archiginnasio, si tratta di un importante sito che conserva e raccoglie materiale di età preistorica ed etrusca. Nella stessa struttura ha sede il Museo del I e II Risorgimento, insieme a vari reperti del XVIII sec.

Santa Maria della Vita, in via Clavature, chiesa in stile barocco della fine del XVII sec., la cupola fu aggiunta nel XVIII sec. All’interno, sull’altare maggiore è conservata la Pietà con sculture in terracotta di Niccolò dell’Arca della fine del XV sec.

Basilica di S. Domenico, nella piazza omonima, complesso architettonico religioso del XIII sec., completamente rifatto intorno alla prima metà del XVIII sec. da C. F. Dotti. La facciata è rimasta quella originaria. Sul lato sinistro si presenta la splendida Cappella Ghisilardi. L’interno è grandioso e distribuito in numerose cappelle, che custodiscono un vero tesoro artistico che va dalle opere di Guido Reni a quelle di Agostino e Ludovico Carracci.  Nella cappella di S. Domenico, la 6^ della navata destra, è conservata la meravigliosa Arca di s. Domenico, realizzata nel 1267 da Nicola Pisano. La cimasa in marmo è opera di Niccolò dell’Arca della seconda metà del XV sec., rimasta incompiuta. Lo stesso Michelangelo nel 1494 realizzò le sculture di S. Procolo, S. Petronio e un Angelo. Di Guido Reni è la pittura a fresco del catino absidale con l’Apoteosi di S. Domenico. Dalla sagrestia si entra nel Museo che conserva corali, reliquari, paramenti, il busto di S. Domenico in terracotta di Niccolò dell’Arca, pitture a fresco staccate di L. Carracci. Pregevoli sono i due Chiostri, quello Maggiore e l’altro dei Morti. Sulla Piazza antistante la Basilica sono poste: la Tomba di Egidio Foscherari, insigne giurista, la colonna con la statua della Madonna del 1632, la tomba del Trecento del magistrato Rolandino dei Passeggeri e la colonna di S. Domenico benedicente del 1627.

Palazzo di giustizia, in piazza dei Tribunali, maestoso edificio, di cui la parte centrale, insieme al cortile interno è attribuita al Tibaldi, nel 1584. Una pregevole quanto audace scalinata porta al I piano, decorato e affrescato tra gli altri da opere del Franceschini. 

Giardini Margherita, uno dei più antichi parchi cittadini e quello più centrale, inaugurato nel 1839. Grande circa 26 ettari, comprende un lago artificiale, una palazzina in stile liberty, una statua equestre dedicata a Vittorio Emanuele II, varie specie faunistiche e floreali.

Chiesa dell’Annunziata, in via S. Mamolo, costruzione del XIV sec., modificata nel XV sec. con portico rinascimentale. L’interno si distribuisce in tre navate poggiate su pilastri e colonne.

Chiesa del Corpus Domini, in via Tagliapietre, costruzione della fine del XV sec., poi rimaneggiata. A causa dei bombardamenti della facciata originaria rimane solo il portale di cotto. All’interno conserva dipinti di Ludovico Carracci e del Franceschini.  

Chiesa di S. Procolo, in via D’Azeglio, costruzione rifatta nel XIV sec. e poi ristrutturata. Vale la pena vedere i quattro chiostri del XVI sec. della vicina ex abazia benedettina. Di fronte alla chiesa è situato il Teatro alla Ribalta con portico del XVI sec.

Palazzo Bevilacqua, via D’Azeglio, costruzione del XV sec. con facciata in bugnato a doppio ordine di bifore e finestre, una loggia in ferro battuto. All’interno presenta un cortile loggiato e porticato con una fontana al centro.

Chiesa di S. Paolo, nei pressi di via D’Azeglio, vicino alla Corte de’ Galluzzi, costruzione del XVII sec., progettata dal Magenta. L’interno a unica navata custodisce dipinti di L. Carracci e del Guercino.

Museo della tappezzeria, via Barberia, raccoglie e custodisce stoffe pregiate veneziane, fiorentine, damaschi, broccati, tessuti orientali e copti risalenti al IV – VII sec.

Chiesa di San Salvatore, in via Cesare Battisti, riedificata sul finire del XVII sec., all’interno custodisce importanti opere pittoriche dell’epoca.

Palazzo della Prefettura e il Palazzo Marescalchi del XVI – XVII sec., in via IV Novembre; seguendo via Porta Nuova si raggiunge Piazza Malpighi dove si alzano le Tombe dei Glossatori: Odofreddo, Accursio e Rolandino de’ Romanzi, costruite nel XIII sec. a forma di tempietto in memoria dei migliori studiosi di diritto dell’Università bolognese. Al centro della Piazza si innalza la Colonna dell’Immacolata.   

Basilica di S. Francesco, nella piazza omonima, costruita nel XIII sec. e danneggiata in parte durante la II guerra mondiale, fu restaurata nel 1949. La facciata in forma romanica presenta una cuspide e un protiro che precede il portale. Conserva due campanili, uno del 1402 e l’altro del XIII sec. L’interno in stile gotico transalpino è diviso in tre navate e cappelle radiali con volte ogivali. Nella navata di sinistra si trova il Sepolcro di Papa Alessandro V del XV sec. Conserva numerose opere d’arte. Da visitare la Sagrestia, della fine del XIV sec. il Chiostro Grande e il Chiostro dei Morti del XIV sec., che custodisce i sepolcri dei dotti universitari.    

Certosa, circa 4 km a ovest, tramite via S. Isaia e XXI aprile 1945, merita senz’altro una visita, anche se non è proprio vicina. Progettata nel XIV sec. fu trasformata in cimitero nel XIX sec. La Chiesa di S. Girolamo è l’unico resto della originaria costruzione e conserva dipinti del XVII sec.

 

 

 

III itinerario

 

Piazza di Porta Ravegnana, interessante fulcro urbanistico e viario dove si incontrano ben sette strade e si stagliano la Casa dei Drappieri, costruzione del XV sec. di forme rinascimentali, e le due Torri Pendenti magnifici esempi dell’epoca medievale: Torre della Garisenda, la più antica, eretta nel XI sec., con funzione di Torre di avvistamento. A causa di un avvallamento del terreno non fu completata e nel XIV sec. fu mozzata per volere di G. Visconti da Oleggio; Torre degli Asinelli, del XII sec., aveva probabilmente la stessa funzione della prima. Intorno alla fine del XV sec. fu ornata da una loggia. 

Chiesa di S. Bartolomeo, posta dietro le due Torri, con ingresso da Strada Maggiore è una costruzione del XVII sec. All’interno custodisce due importanti dipinti dell’Albani e del Reni.

Palazzo della Mercanzia, nella piazza omonima, della fine del XIV sec. in forme gotiche, ornato da un terrazzino con baldacchino cuspidato, bifore e portico.

Strada Maggiore, a poche decine di metri da Palazzo della Mercanzia, quasi sotto le due Torri, sulla quale, circa a metà della via, si staglia il Palazzo Davia – Bargellini, chiamato dei Giganti, per le maestose sculture che ornano l’entrata. Oggi ospita il Museo di Arte Industriale e la Galleria Davia – Bargellini che conserva dipinti del periodo: XIV – XVIII sec.

Basilica di Santa Maria dei Servi,, in Strada Maggiore, di fronte a Palazzo Davia – Bargellini, coronata dalla splendida piazzetta omonima, fu eretta nel XIV sec. con quadriportico e completata agli inizi del XVI sec. L’interno, a tre navate, custodisce rilevanti opere d’arte del periodo.

Proseguendo fino alla Porta omonima si raggiunge piazza Carducci, in cui è situata la casa museo di Giosué Carducci, dove l’insigne poeta visse gli ultimi anni della sua vita. Ritornando indietro, a Piazza dei Servi, prendendo per via Guerrazzi si giunge in via S. Stefano, sulla quale si incontrano: prima a sinistra, Piazza S. Giovanni in Monte, dove sorge la Chiesa di S. Giovanni in Monte, costruzione del XIII sec. ampliata nel secolo successivo; sulla facciata in forma rinascimentale presenta la magnifica “Aquila di terracotta” di N. dell’Arca del 1480; l’interno in stile gotico custodisce pregevoli opere d’arte; poi proseguendo diritto, si apre Piazza S. Stefano, in cui si erge l’omonimo complesso architettonico religioso, esempio armonioso di piazza rinascimentale dove si affacciano edifici di epoca medievale e rinascimentale come la Torre Alberici del XII sec., il Palazzo Salina, del XVII sec., la Casa Isolani del XV sec. con influssi gotici e le Case Tacconi, costituite da diverse costruzioni del XV e XVI sec.

 

 

 

Basilica di S. Stefano, nella piazza omonima, complesso architettonico religioso costituito da un insieme di quattro chiese: del Crocefisso, del Calvario o S. Sepolcro, dei SS. Vitale e Agricola e della Trinità. La chiesa del Crocefisso all’XI sec. ha un interno austero a navata unica. Da cui si entra nella chiesa del Calvario, risalente al XII sec. con forma a poligono irregolare, peribolo e cupola sovrastante. Nella parte centrale è posto un singolare altare che custodisce il sepolcro di S. Petronio. Poi si passa alla chiesa dei SS. Vitale e Agricola, a tre navate, di età paleocristiana, ricostruita tra l’VIII e l’XI sec. Rientrando nella Chiesa del Calvario si giunge nel Cortile di Pilato, porticato e risalente al XII sec.; sul lato destro presenta un notevole chiostro romanico porticato e loggiato del X – XI sec., conserva numerosi dipinti trecenteschi. Dal cortile si accede alla chiesa della Trinità del XIII sec. da cui si accede alla cappella della Croce. Dal Chiostro si sale al Museo che conserva dipinti e sculture del Trecento e pregevoli oggetti preziosi, come il reliquario di S. Petronio del 1380 e quello di S. Floriano del XV sec.

 

 

IV Itinerario

Porta S. Vitale, costruzione del XI – XII sec., si accede alla via omonima che raggiunge Piazza Maggiore, il centro della città, passando sotto le due Torri, poi seguendo via Rizzoli. Su via S. Vitale si alza Casa Gnudi del XV sec., Palazzo Marconi e Palazzo Fantuzzi, costruzioni del XV sec., la chiesa dei SS. Vitale e Agricola, di epoca romanica, XI sec., di cui conserva la cripta del mille. Fu ricostruita nel XIX sec. All’interno custodisce una notevole Madonna col Bambino, nella Cappella di S. Maria degli Angeli.

Basilica di S. Giacomo Maggiore, in piazza Rossini, costruita tra il XIII e il XIV sec. in stile romanico – gotico, successivamente modificata, dell’edificio originario ha mantenuto la facciata col magnifico portale e le cappelle absidali. Splendido il lato della chiesa che tocca via Zamboni tramite un portico rinascimentale con decorazioni in terracotta. L’interno, a navata unica, custodisce notevoli opere d’arte di L. Carracci, P. Tibaldi, paolo Veneziano, Iacopo della Quercia. Degna di rilievo è la Cappella Bentivoglio a pianta quadrata con affreschi del Costa. Accanto è situato l’ex Convento degli Agostiniani di cui restano l’importante biblioteca, il refettorio, un chiostro del XV sec. e uno del XVIII sec. insieme alla grandiosa scala eseguita dal Torreggiani. All’interno si trova la sede del Conservatorio di Musica G.B. Martini, dove insegnarono Gioacchino Rossini e Gaetano Donizetti, e la sede del Museo Bibliografico Musicale.    

Via Zamboni, lungo la via quasi tutta porticata si stagliano: il Palazzo Salem – Magnani del XVI sec. che conserva il ciclo pittorico eseguito dai Carracci alla fine del XVI sec. raffigurante episodi della fondazione di Roma; il Palazzo Malvezzi – Campeggi della metà del XVI sec.; il Teatro Comunale, costruito dal Bibiena nel 1700 e poi modificato; Palazzo Poggi, costruzione del XVI sec., in cui ha sede l’Università, primo Studium europeo istituito intorno all’XI sec., specializzato in materie giuridiche e aperto ad altre discipline; l’edificio oltre a ospitare l’Alma Mater Studiorum è la sede dell’Istituto delle Scienze, fondato nel 1711, del Museo della Specola e del Museo Europeo degli Studenti.   

Basilica di S. Martino, in via Marsala, una traversa di via Zamboni, a sinistra verso piazza Verdi, ha l’ingresso su via Mentana. Costruzione del XII sec. poi rimaneggiata nel XVI sec. L’interno in forme gotiche conserva numerose e pregevoli opere d’arte di Vitale da Bologna, del Costa, di L. Carracci.  Vicino, su via Marsala, è situata Casa Grassi del XIII – XIV sec. porticata e con decorazioni in cotto.

Pinacoteca Nazionale, in via Belle Arti, altra traversa di via Zamboni, sempre a sinistra, ad angolo con il Teatro Comunale, raccoglie opere di ambiente bolognese del XIV – XVIII sec., divisa nelle sezioni dei primitivi, del rinascimento e del barocco.

Palazzina della Viola, in via Belle Arti, con portico e pregevoli loggiati in stile rinascimentale.

Orto Botanico, un giardino gestito dall’Università, situato in via Irnerio, 42. Fondato nel 1536, grazie all’opera di Ulisse Aldrovandi, è uno dei più antichi d’Europa. Nei suoi due ettari di estensione raccoglie oltre 1200 piante di specie diverse.

Museo d'Arte Moderna, MAMbo, in via Don Minzoni, proseguimento di Via Irnerio, di Via dei Mille, oltre piazza dei Martiri, circa 2,5 km in tutto, servito bene dai mezzi pubblici è facilmente raggiungibile e godere dei tesori che custodisce. Vi sono esposte tra le più importanti opere dei maggiori artisti del secolo scorso.  

Nei dintorni

Santuario della Madonna di San Luca, sul Colle della Guardia, a sud ovest del centro storico, raggiungibile da Porta Saragozza attraverso una lunga e suggestiva via porticata di ben 3,796 km, costruita tra il XVII e XVII sec., che scavalca la stessa via con l’ardito e monumentale Arco del Meloncello del 1732. Dedicato al culto della Madonna, meta di pellegrinaggi per venerare l’icona della Vergine col Bambino detta “di San Luca”

Parco regionale dei Gessi Bolognesi e calanchi dell’Abbadessa, sulle pendici est della collina bolognese, si tratta di un complesso carsico di particolare interesse che comprende i territori dei comuni di Bologna, di San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia e Pianoro, ad altitudini che vanno dai 70 ai 400 m s.l.m.

Parco Carlo Urbani, viale Lungosavena, è il Parco fluviale del fiume Sàvena tra Bologna e San Lazzaro di Sàvena. Seguendo il corso del fiume diversi percorsi lo collegano al Parco della Resistenza, al Parco dei Cedri, al Parco del Paleotto.

Manifestazioni

Numerosi sono gli eventi programmati annualmente nell’area della Fiera di Bologna. Peraltro, la città ospita frequentemente importanti festival e rassegne. Tra gli altri: MortadellaBO, dedicato alla Mortadella Bologna IGP, si svolge in ottobre. Cioccoshow, la magia del cioccolato, fiera del cioccolato, si svolge a novembre.

Gastronomia

Tortellini, Tagliatelle alla bolognese, lasagne verdi al forno, tortelloni di ricotta/ passatelli in brodo / ragù alla bolognese/ mortadellai Bologna/ stecchi alla petroniana/ canestrelli di pollo/ ciccioli bocconotti/ cotoletta alla bolognese/ Zuppa imperiale/ certosino di Bologna torta di riso / frappole/ ravioli di S. Giuseppe.

da non perdere

Friggione, contorno tipico, a base di pomodoro e cipolla/ Spuma di mortadella/ Gramigna con salsiccia e panna/Galantina di pollo/ passatelli in brodo/ tagliatelle al ragù alla bolognese/ bolliti/ tortelloni e tortellini.

Vini

Vini rossi: Cabernet Sauvignon, Merlot e Barbera, tutti Docg dei Colli Bolognesi

Vini bianchi: Pignoletto Docg , frizzante, fermo, spumante/ Trebbiano Docg/Chardonnay dei Colli Bolognesi

 

Alberghi

Una Hotels Bologna Centro ****, via Pietramellara, 41 – 051 60801

Mercure Bologna Centro ****, via P. Pietramellara, 59 - 051 42211

Royal Hotel Carlton, via Montebello, 8 ****, 051 - 249361

 

Ristoranti

Trattoria Osteria Buca Manzoni, via Manzoni, 6g. – 051 271307

L’Arcimboldo, via Galliera, 34 – 051 218073

Trattoria del Tempo Buono, Piazza S. Martino, 4 – 051 0548873

Parcheggi

Via Paolo Nanni Costa, gratuito

Via Della Grada, 2

Parcheggio "G. di Vittorio 1"

Parcheggio G.T., Via del Porto, 5

Via Augusto Majani, 2

Parcheggio "Trenino"

Parcheggio Bologna S.Pietro,

Via Albiroli, 2/12

Parcheggio Via Azzo Gardino

Parking Marte, Via Cesare Boldrini, 3 · 051 468 4849

Parcheggio Via IV Novembre

Parcheggio Vicini, Viale Giovanni Vicini, 10 · 051 557159

Parcheggio sotterraneo, Piazza dell'Otto Agosto

Parcheggio Sferisterio, Via Irnerio