Messina

Cfr.: Sicilia, itinerario n. 3/2023 - Lungo il litorale etneo e la costa nord - orientale: Catania - Taormina - Messina – Milazzo.


Ab. 218.786, messinesi; altezza: m. 3 s.l.m.; Città metropolitana - mappa - info Turista.: CIT via Consolato del Mare, 19; P.S. H: Via Consolare Valeria - T.: 090 2211; Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti”, via Ravagnese, 11 Reggio Calabria – T.: 0965 644933.

L’antica Zancle venne fondata dai Siculi, ripopolata dai coloni greci e chiamata Messana. Raggiunse un periodo di benessere economico nel 254 a.C. con la dominazione romana, che continuò con i bizantini e nel medioevo, quando riuscì a contendere a Palermo il primato di capitale del regno di Sicilia. Nel 1678 fu incendiata durante una sommossa antispagnola, che decapitò la classe dirigente locale. Durante la rivoluzione siciliana del 1848 contro Ferdinando II di Borbone fu assediata, subendo numerosi danni. Funestata da numerosi terremoti, dopo quello disastroso del 1908, la città venne ricostruita interamente, mantenendo il porto e la costa meridionale come riferimento per lo sviluppo, con costruzioni basse e grandi viali.    

Messina è situata fra il mare e i monti peloritani, nel punto più estremo della parte nordorientale della Sicilia, presso Capo Peloro, sulla sponda occidentale dello Stretto omonimo. Il suo porto è diventato lo scalo marittimo più frequentato d’Italia, grazie ai traghetti da e per il continente. La città si estende sulla costa dello stretto da Giampileri Marina a capo Peloro sulla costa jonica; da capo Peloro a ponte Gallo sulla costa tirrenica. La parte occidentale della città è sovrastata dalle prime colline che annunciano i Peloritani e che attribuiscono alla conformazione urbanistica una certa pendenza, risolta con scalinate e attraversata dalla circonvallazione a monte. La città è stata ricostruita per ben due volte, la prima dopo il terremoto del 1783 e la seconda dopo quello del 1908. Le varie ricostruzioni hanno prodotto notevoli cambiamenti al volto urbano, anche se, riguardo al patrimonio storico architettonico, i piani urbanistici hanno cercato di mantenere lo stile e le forme barocche e rinascimentali. Non mancano le opere moderne, come la Galleria Vittorio Emanuele III, del 1929, tra le poche costruzioni in ferro del meridione; edifici in forme eclettiche come i palazzi: Coppedé, Magaudda, Cerruti - Bisazza e Tremi, tutti opera dell’architetto Gino Coppedé, posti negli angoli e agli incroci di alcune vie del centro; Palazzo delle Poste, del 1915, in forme Liberty; la Stazione Centrale e la Stazione Marittima, due grandi complessi costruiti nel 1939, il primo con un grande loggiato che immette in una immensa entrata che apre al grande sottopassaggio che porta ai binari, più avanti è situata la stazione marittima con la forma ad arco, al piano terra si presentano i servizi mentre dalle scale, mobili e in muratura, si accede sul salone panoramico del porto che porta alle invasature; Palazzo della cultura, in viale Boccetta, costruzione inaugurata nel 2010, centro polifunzionale al cui interno è stato creato un grande auditorium. Il Palazzo è dedicato al pittore Antonello da Messina, ospita tra l’altro la Galleria d’Arte Moderna e contemporanea.