Campania, itinerario n. 3/2020                               

Dal basso Sannio all’originaria e antica Terra di Lavoro: BeneventoCaserta

Itinerario: Benevento - Caserta, in due tappe.Campania Map.iti.3

Località: Benevento (San Marco ai Monti – San Leucio del Sannio – Apollosa – Montesarchio) – Caserta (Casertavecchia – San Leucio – Sant’Angelo in Formis – Santa Maria Capua Vetere – Capua).

Stagione: tutte, Tempo: tre/cinque giorni. Lunghezza: Km. 100/ 180, a seconda dei dintorni che si sceglie di visitare. 

I) Benevento (San Marco ai Monti – San Leucio del Sannio – Apollosa – Montesarchio)

II) Benevento – Caserta (Caserta Vecchia – San Leucio – Sant’Angelo in Formis – Santa Maria Capua Vetere - Capua), km 100 /180

L’itinerario, può essere percorso indifferentemente nei due sensi, comprende centri con tracce storiche di periodi assai diversi, ma non per questo risulta meno interessante, anzi proprio la sua diversità lo rende stimolante. Il Sannio con Benevento, la sua capitale, conservano un ricco patrimonio artistico e culturale e testimonianze di un passato davvero splendido. Terra di Lavoro è la Terra dei Leborini che comprendeva una vasta area della Campania, creata come provincia del Regno di Napoli, poi del Regno delle due Sicilie, quindi del Regno d’Italia. Nel 1927 fu soppressa e suddivisa in varie province. Il nostro viaggio toccherà quella parte della Terra di Lavoro chiamata dai romani Campania Felix, per la ricchezza del territorio, cioè la fertile pianura che si apre ai piedi dei primi rilievi appenninici intorno all’antica Capua, insomma la Campania intorno a Capua, oggi parte della provincia di Caserta.

Benevento

 

Benevento f1Ab. 58.871, beneventani; altezza: m. 135 s.l.m.; comune di Benevento, provincia: Benevento; mappa -  Info Turista.: Via Nicola Sala, 31, - T. 0824 319911; P.S.H.: Viale Principe di Napoli, 14 – T.:0824 771459

Una leggenda indica come fondatore dell’antico insediamento Diomede, eroe greco di ritorno dalla guerra di Troia. Della città sannita, chiamata Maleventum, non rimane nulla (salvo i reperti museali). I Romani, dopo la vittoria su Pirro, 275 a.C., la chiamarono Beneventum, in segno di buon augurio. Grazie alla sua posizione strategica sulla via Appia, divenne un’importante e ricca città imperiale.  I Longobardi vi si stabilirono nel 571 facendone la capitale del loro ducato più meridionale; successivamente divenne un principato. Passò poi al dominio del papato fino al 1860. Subì ingentissimi danni dai terremoti del 1688 e 1701 e dai bombardamenti del 1943.

Benevento, capoluogo del Sannio, è situata al centro di una grande conca fra i fiumi Sabato e Calore, circondata da montagne boschive. La città conserva un notevole patrimonio storico – artistico nonché archeologico. Il disegno urbanistico del suo centro storico presenta l’impianto antico della città romana, di cui Corso Garibaldi riprende il percorso del decumano massimo.  La chiesa di Santa Sofia, costruita nel 760 per volontà del duca longobardo Arechi II, è stata riconosciuta nel 2011 Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ad Est del centro storico, attraversato da due lunghi viali alberati, Viale Mellusi e Viale Atalntici, sorge la zona nuova della città, quartiere dove si trovano edifici moderni e tanto verde. Un’ultima annotazione riguarda la credenza popolare locale nell’esistenza delle streghe, che nacque e si fuse, intorno all’VIII sec., con gli echi delle misteriose usanze dei longobardi, popolo fedele alle proprie tradizioni e ai propri riti magici effettuati attorno al noce, albero demoniaco. Letteratura e musica hanno ben riprodotto questa leggenda, ripresa in maniera sopraffina anche nel gusto squisito con il famoso liquore “Strega”, creato nel 1860.

Da vedere


Benevento f2
- Arco di Traiano, simbolo della città, eretto nel 114 per celebrare il prolungamento della via Appia da Benevento a Brindisi. Intitolato a Traiano massimo sostenitore di tale prolungamento. Prende a modello l’arco di Tito nel Foro Romano, tra i meglio conservati dell’antichità. Nel medioevo fu integrato nella cinta muraria cittadina costituendo l’antica Porta Aurea.

- Chiesa di S. Sofia, nella piazza omonima, fu fondata nella seconda metà del VIII secolo dal longobardo Arechi II, unitamente al vicino monastero. È giunta a noi, dopo i restauri in stile barocco del dopo terremoto 1688, nella sua forma originale grazie ai lavori apportati nel 1951.

- Museo del Sannio, ospitato nel monastero di S. Sofia.  Magnifico il chiostro. Il museo raccoglie e racconta la storia di questa parte d’Italia partendo dalla preistoria.

- Museo Diocesano, nella pseudo cripta sottostante la basilica della cattedrale.

- Cattedrale di Sancta Maria de Episcopio, Duomo di Benevento, fondata nel 780, ampliata e modificata in diverse occasioni, rasa al suolo dai bombardamenti del 1943. Resistette la facciata del XIII sec. in stile romanico pisano, arrivata fino a noi.

- Palazzo arcivescovile, in piazza Orsini, ricostruito in epoca moderna, ospita la Biblioteca Capitolare, la quale conserva le antiche formelle della porta del Duomo e antichi codici miniati.

- Ponte Vanvitelli, in Corso Vittorio Emanuele, ricostruito nel 1960, dopo che l’originale era stato abbattuto a causa dell’alluvione del 1949. Sormonta il fiume Calore e costituisce il principale collegamento con il centro. Lungo l’argine di sinistra del Calore si sviluppa la Via Posillipo dove si trovano alcuni reperti delle terme romane, più avanti, in Piazza S. Lorenzo, è collocata la statua del bue Apis, di provenienza egizia. 

- Obelischi egizi, si tratta di due strutture realizzate ai tempi dell’imperatore Domiziano tra l’88 e 89. Una si trova oggi in Piazza Papiniano, l’altro è esposto nel Museo di Arte contemporanea del Sannio. 

- Ponte Leproso, consente il passaggio sul fiume Sabato, tipico ponte romano a schiena d’asino con 4 arcate originarie, era l’antico accesso alla città dalla Via Appia. Fra il ponte e la via Munazio Planco, nel 1985, furono rinvenuti i resti dell’antico anfiteatro romano, risalente al I sec. a.C. – I sec. d.C.

- Port'Arsa, nella via Omonima, si erge nelle mura costruite dai longobardi.

- Torre della Catena, nella via omonima, a destra della Port’Arsa, era una fortezza della magnifica cinta muraria longobarda.

- Teatro romano, in Via Port’Arsa, voluto da Adriano e inaugurato nel 126, ingrandito da Caracalla tra il 200 e il 210, ha un diametro di 90 metri, poteva contenere fino a 20.000 spettatori; ne restano la cavea con la scena, e il primo ordine con 25 arcate tuscaniche.

- Basilica di S. Bartolomeo Apostolo, in Piazza F. Torre, lungo il Corso Garibaldi costruita tra il 1726 e il 1729, sul luogo dove in precedenza erano state edificate ben due altre chiese andate distrutte, in stile barocco.

- Palazzo di Paolo V, lungo Corso Garibaldi, della fine del XVI sec., restaurato più volte, gli ultimi sono terminati nei primi anni del 2000. Dal 2017 il piano terra è sede del Distretto Culturale "Per terre, per bellezza, per santità", che vanta un Caffè letterario, un'area espositiva per le Mostre, un Auditorium per convegni e spettacoli teatrali. Una parte è dedicata a "Janua - Museo delle streghe di Benevento" visitabile dal martedì alla domenica.

- Rocca dei Rettori, in Piazza IV novembre, nel punto più elevato della città, costituito da due edifici distinti: il torrione costruito nell’871 dai longobardi su un precedente fortilizio romano; il Palazzo dei Governatori costruito nel XIV sec., voluto da papa Giovanni XXII, si ispira ai modelli francesi di Carcassonne e di Avignone.

Villa Comunale, vicina a Piazza Castello, il giardino pubblico cittadino da cui si gode una splendida vista sulla valle del Sabato.

- Villa dei Papi, costruita nel XVIII sec. in stile neogotico, sulle rovine del convento di santa Maria della Pace, distrutto dal terremoto del 1688, 

Nei dintorni

San Marco ai Monti, a circa 10 km, frazione di Sant’Angelo a Cupolo, si trova il belvedere del Sannio da cui si apre un ampio panorama sulla valle del Calore e sulla città di Benevento.

San Leucio del Sannio, a circa 10 km, dal nome della chiesa dedicata a San Leucio vescovo, che si erge sul punto più alto del borgo e intorno al quale fu costruito l’originario abitato all’incirca X-XI sec.

San Giorgio del Sannio, a circa 10 km, situata ai piedi del colle di Montefusco, conserva numerosi edifici storici e religiosi. Sembra che la chiesa situata in località Toppa risalga alla fine del X sec., luogo intorno al quale, nel medioevo, era stato creato il paese col nome di Casalinuovo.

Apollosa, a circa 13 km, borgo antico, posto sulla strada che da Benevento porta nella Valle Caudina, conserva i ruderi dell’antico castello baronale.

Montesarchio f3

Montesarchio, a circa 20 km, comune più popoloso della provincia di Benevento, si trova nella Valle Caudina alle pendici del monte Taburno. Il comune dal luglio 1997 è stato insignito dal titolo di città. La cittadina è dominata anche da una collina su cui si erge la Torre di Montesarchio, che oggi ospita il Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino insieme al Castello, di epoca medievale, che domina la Valle Caudina. Più in basso si aprono le due parti del borgo vecchio. Nel centro storico si stagliano: l’abbazia di San Nicola, costruita tra il XII – XIII sec. e più volte ristrutturata con la facciata in stile romanico e il complesso della chiesa e del convento di San Francesco, il cui aspetto attuale risale al XVIII sec., oggi sede del municipio.

Manifestazioni

Benevento longobarda, rievocazione storica, nel mese di giugno.

Gastronomia

carciofi, asparagi/ ricotta, scamorza, pecorino, caciocavallo di Castelfranco in Miscano e del Fortone/ carni, maiale, agnello laticauda, caprini/ insaccati, capocolli, prosciutti e salami/ peperoni/ funghi porcini di Cusano il torrone/ il liquore “Strega”/Olio del Sannio.

Da non perdere

Lasagna con ceci/ orecchiette o cicatielli con i broccoli/ mugnatiello, involtino a base di fegato e altro/ Cardone, zuppa di cardi e altro (tipico piatto natalizio) /la minestra maritata/ fusilli fatti in casa con ragù/ pasta con fagioli e cotica/ pasta con cavolfiori/ arrosti misti alla brace/ ammugiatielli, interiora di agnello condite con aromi e spezie varie/.

Vini

Taburno bianco, rosso, novello e spumante/ Taburno Coda di Volpe/ Taburno Falanghina/ Taburno Greco/ Taburno Piedirosso.                                                                               

Alberghi

Hotel Antiche Terme ***, Via Posillipo, tel.0824 21150

Albergo della Corte***, Vico Papa Vittorio III, 7, tel.0824 54819

B&B Piazza Roma Rooms, Via Orbilio Pupillo, 12, tel.334 934 7275

Ristoranti

Dionisio Ristorante e gastronomia, Via Alfonso de Blasio, 3, tel.0824 43734

Trattoria il cinghiale, Via Annunziata, 19, tel.339 622 0906

Pizzeria “La Pampanini”, Via S. Pasquale, 8, tel.0824 47967

Parcheggi

Fi.Vi., Piazza Orsini – 338 2479383

Parcheggio Multipiano - Via Vittime di Nassiriya, 1

Sannio Lavoro onlus Soc. Coop. Sociale - Via Martiri D'Ungheria, 10 · 0824 171 6571

Caserta


Caserta f4
Ab. 75.024, casertani; altezza: m.68; comune di Caserta, provincia: Caserta; mappa - Info Turista.: Palazzo reale, - T. 0823 550011; P.S.H.: Via Ferdinando Palasciano – T.: 0823 231111

La città si è sviluppata a fianco della famosissima Reggia nella seconda metà dell’800. È l’esempio delle città progettate nel 1700 dai regnanti, poi lasciate incompiute. Voluta da Carlo III di Borbone che intendeva creare una nuova capitale per il Regno delle Due Sicilie sul modello di Versailles, nonostante nelle vicinanze (a 10 km) esisteva, e c’è tutt’ora, il borgo medievale di Casertavecchia. Dal 1997 la sua imponente Reggia, comunemente chiamata la Versailles d'Italia, insieme al Belvedere Reale di San Leucio e all’Acquedotto Carolino sono stati riconosciuti Patrimonio dell’Umanità Unesco. Caserta si trova al centro della via Sannitica e risulta urbanisticamente contigua ai comuni di Marcianise a sud e di Santa Maria Capua Vetere a nord.