Lazio, itinerario n. 1/2019                          

(suggerimento, vedi Toscana, Toscana itinerario n. 1/2019)

 

Tuscia Romana (Etruria Meridionale), parte nord occidentale        

 


Itinerario: Viterbo – Tarquinia, in tre tappe.

Località: Viterbo –Vetralla-Tuscania-Valentano-Tarquinia.

Stagione: primavera, estate, Tempo: tre giorni. Lunghezza: Km. 152.

I) Viterbo - Vetralla – Necropoli di Norchia, km 30, circa h 1. 

II) Necropoli di Norchia – Tuscania – Valentano, km 45, circa h 1,10’

III) Valentano – rovine di Castro – Vulci – Tarquinia, Km 77, circa h 1,30’

 

L’Etruria Meridionale coincide con il Lazio settentrionale, l’itinerario non comprende, quasi evita, le località marine e lacustri pur scorrendovi nelle immediate vicinanze.  L’itinerario corre sulle colline che furono cuore del territorio etrusco e teatro di contesa con Roma, attraversa diverse località e propone la visita ad altrettante necropoli Etrusche.  Non mancano, tuttavia, testimonianze alto romaniche e medioevali.

Viterbo                  


Ab. 67.488, viterbesi; altezza: m. 326; provincia: Viterbo mappa  Info Turista.: Piazza Martiri d’Ungheria- T. 0761 226427; P.S.H.: Str. Sammartinese, Belcolle, – T.: 0761 3391

 

Ha antiche origini (si ritiene che Viterbo derivi dal latino Vetus Urbs, cioè Città Vecchia) e ha il più vasto centro storico medievale d'Europa – con alcuni quartieri medioevali ben conservati – cinto da mura e circondato da quartieri moderni, tranne che ad ovest, dove si estendono zone archeologiche e termali (necropoli di Castel d'Asso, sorgente del Bullicame). Viterbo è storicamente nota come la Città dei Papi: nel XIII secolo fu, infatti, sede pontificia e per circa ventiquattro anni il Palazzo Papale ospitò o vi furono eletti vari Papi. Papa Alessandro IV decise nel 1257 il trasferimento della Curia Papale nella città a causa del clima ostile presente a Roma; il soggiorno papale durò, salvo brevi interruzioni, fino a quando papa Martino IV, appena eletto (22 febbraio 1281), allontanò definitivamente la corte pontificia da Viterbo.

La città è famosa per il trasporto della Macchina di Santa Rosa, tradizionale e spettacolare manifestazione che si svolge ogni anno la sera del 3 settembre, in onore della Santa patrona: una struttura illuminata, alta 30 metri e del peso di 52 quintali, viene portata a spalla da cento uomini, i Facchini di Santa Rosa, per le vie abbuiate della città. Nel 2013 la Macchina è stata inserita dall'UNESCO tra i Patrimoni immateriali dell'Umanità.

Da vedere

  • Palazzo dei Papi e Palazzo dei Priori
  • Maria Nuova
  • via S. Pellegrino (quartiere medievale)
  • Sisto
  • Museo Nazionale Etrusco - Rocca Albornoz
  • Viterbo sotterranea, gallerie sotterranee scavate nel tufo, che mettono in comunicazione gran parte degli edifici del centro storico.

 

Nei dintorni

Bagnaia villa Lante

Basilica della Madonna della Quercia

 

Manifestazioni

Trasporto della Macchina di Santa Rosa , 3 settembre.

Alberghi

Best Western Hotel ****, Via S. Camillo De Lellis, 6  t.: 0761 270100

Hotel Viterbo Inn ***, Via S. Luca, 17 t. 0761 326643

Tuscia Hotel ***. Via Cairoli, 41 t. 0761 34440

Ristoranti

Il Grottino Via della Cava, 7, t. 0761 290088

L'Osteria Del Vicolo Via S. Vito, 10 t. 0761 226893

Osteria Tanta Robba Via Santissima Maria Liberatrice, 47 t. 0761 157 1613

Vetralla

 

Ab. 14.031, vetrallesi; altezza: m. 300; provincia: Viterbo  mappa  Info Turista.: Pro Loco – Via Cassia Sutrina, - tel 0761/46.00.06; P.S.H.: Via S. Martinese 68, 01100 VITERBO (VT), a circa 17 km, tel. 0761 3391

Si trova a circa 16 km a sud del capoluogo, nel cuore del territorio etrusco. Il nome si ritiene derivi dal latino Vetus aula (Antico luogo) o da Vetus alia (altra città (sottinteso) vecchia con riferimento a Viterbo (Vetus urbs). La posizione di Vetralla, dominante e facilmente fortificabile, nel cuore del territorio degli Etruschi è stata occupata con continuità a partire dall'Alto Medioevo. In epoca romana sulla via Cassia a circa due km dagli insediamenti medioevali era presente una stazione della posta; tuttora nei pressi di S. Maria di Forcassi sono presenti alcuni muri e parte della pavimentazione del Forum Cassii romano. La piccola fortezza venne incorporata nei possedimenti papali fin dalla loro origine storica grazie alla Donazione di Sutri (728) effettuata dal re longobardo Liutprando a favore del papa Gregorio II.

Dal 1145 il papa Eugenio III si installò a Vetralla per sfuggire alla violenza e alle lotte intestine di Roma; da qui indisse la Seconda Crociata con la bolla Quantum praedecessores. Il territorio fu a lungo conteso tra i papi e i signori di Viterbo e, ancora oggi a titolo commemorativo il sindaco di Vetralla nella cerimonia dello Sposalizio dell'albero riafferma i diritti del comune sul controllo di Monte Fogliano. Questo feudo fu assegnato nei secoli a varie famiglie nobiliari legate al papato: per primi gli Orsini, poi i prefetti di Vico fino al 1435 quando l'ultimo signore, Giacomo di Vico, fu rimosso dal cardinale Giovanni Vitelleschi, imprigionato nella fortezza di Soriano e decapitato.