Lombardia, itinerario n. 3/2020

In Valtellina, dalla “Via dei Terrazzamenti” fino a Livigno.    

Map Lomb.3Itinerario: da Morbegno a Livigno in 3 tappe

Località: Morbegno - SondrioTiranoBormio – Livigno

Stagione: tutte le stagioni a seconda degli interessi. Tempo: tre/cinque giorni. Lunghezza: Km. 128

 

I) Morbegno - Sondrio - Tirano, km 53, circa h. 0,45’

II) Tirano - Bormio, km 37, circa h. 0,35’

III) Bormio - Livigno, Km 38, circa h. 0,53’

Parte dalla Valtellina questo nuovo itinerario, diverso pieno di sorprese e di incredibili novità. Ma andiamo per ordine, prima tappa è Morbegno, comune della bassa Valtellina che sorge allo sbocco della Valle del Bitto. Proprio qui, nel cuore delle Alpi, sulle pendici più dolci cresce il fitto fraseggio di terrazze strappate alla montagna e coltivate a vite fin dall’antichità. Da lontano sembra uno spartito musicale che invece di produrre suoni, crea un’armonia di sapori e di gusti eccezionali, dando vita a vini importanti come il grumello, il sassella, il valgella e l’inferno. Per potere godere da vicino la bellezza di questi luoghi, i colori che offre il territorio e i panorami che si aprono alla vista, vale la pena incamminarsi o affittare sul posto le bici a pedalata assistita di Rent a Bike (il servizio di noleggio è promosso dalla Provincia di Sondrio e dal Distretto culturale della Valtellina – distrettoculturalevaltellina.it) e procedere per la “Via dei terrazzamenti”. Via già inaugurata, prima che nel 2019 l’Unesco la includesse tra i Patrimoni dell’Umanità, da cui inizia l’avventura. Un percorso ciclopedonale di circa 70 km, dai 300 agli 800 m. di quota, che collega Morbegno a Tirano.

Sono i muretti a secco i protagonisti di questa prima parte del viaggio, muretti a terrazze che reggono i filari e ne consentono il lavoro che produrrà sapori unici. Il percorso si snoda sulla mezzacosta alpina, intorno a estesi vigneti piantati sui pendii terrazzati a mano in epoche lontane. Un percorso che si perde tra i filari, i meleti, i ciliegi e i borghi isolati, con le loro chiesette e le vecchie cantine.

Se il tracciato che parte da Morbegno è lungo, c’è l’alternativa del percorso breve, quello di 30 km che va da Sondrio a Tirano e concede altrettante emozioni. Prima fra tutte la città di Sondrio, situata nella media Valtellina, alla confluenza del torrente Mallero con l’Adda, maggiore centro della zona. Una città da godere e da scoprire, in cui spesso si incrociano eventi e attività che offrono ai viaggiatori brevi percorsi enogastronomici, a piedi o in bicicletta, che invitano a gustare i formaggi, la bresaola e i vini del territorio valtellinese. A questo punto si può prendere il sentiero ciclopedonale breve della “Via dei terrazzamenti”, per raggiunge Castel Grumello con i suoi ruderi, subito dopo Trevisio e il seicentesco Santuario della Santa Casa Lauretana, poi Ponte in Valtellina, col suo centro medievale e le case fortificate. In discesa si incontra Chiuro, la città del vino, da cui parte la salita per Teglio, famosa sede dell’Accademia del pizzocchero, dove si vedono la Collegiata di Santa Eufemia, X – Xi sec., l’elegante rinascimentale Palazzo Besta. Di nuovo la discesa tra boschi e piante di ciliegio, poi nuovamente un mare di vigneti fino a raggiungere Tirano e il suo magnifico centro storico dove si stagliano palazzi signorili con portici e piazzette pittoresche. Ora una sosta è necessaria per rigenerarsi con i sapori del luogo e poi ripartire con il trenino rosso del Bernina per una gita a Saint Moritz.           

Lasciando Tirano, si raggiunge Bormio, cittadina situata nel Parco Nazionale dello Stelvio, in una conca circondata dai monti, alla confluenza di ben quattro valli: la Valdidentro che la collega al Passo del Foscagno, la Valfurva che la collega al Passo Gavia, la Valle del Braulio che la collega al Passo dello Stelvio e la Valdisotto in cui scorre l’Adda verso Sondrio. Un territorio ricco di paesaggi dove è possibile dedicarsi all’attività sportiva o fare lunghe escursioni a contatto con la natura, la cucina e le tradizioni.

Procedendo avanti, verso nord ovest, al limitare della Valtellina con l'Engadina, attraverso il Passo del Foscagno, si raggiunge Livigno, che sorge su un altopiano tra il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Nazionale Svizzero, una località suggestiva dove trascorrere una vacanza indimenticabile, in un ambiente speciale e incontaminato, tra boschi centenari, torrenti purissimi, ampie vallate e, nella stagione, pascoli fioriti, in cui si pratica ogni tipo di sport, dallo sci al podismo, dalla mountain bike allo sci nordico e tanti altri. La cittadina gode dello status di zona extradoganale per cui è esente da alcune imposte. I visitatori troveranno conveniente l'acquisto di tabacchi, zucchero e alcolici, e merci di maggior pregio di cui però, consigliamo di verificarne la convenienza.

 Morbegno


Ab. 12.405, mobegnesi; altezza: m. 262 s.l.m.; Provincia: Sondrio, mappa - info Turista.: Piazza Campello - Sondrio - T. 0342 526299  –  P.S. H.: Via Stelvio, 25 – Sondrio - T.: 0342 521111

I primi riferimenti di un insediamento urbano in zona si rifanno all’alto Medioevo. In età longobarda costituiva una curtis con la vicina Talamona. Sul finire del XIV sec. finì sotto il dominio dei Grigioni con l’intera Valtellina. Con le campagne napoleoniche divenne capoluogo del Dipartimento dell’Adda e dell’Oglio. Con il Congresso di Vienna passò all’Austria fino al 1859 quando venne annessa al regno d’Italia.

Morbegno sorge allo sbocco delle Valli del Bitto e di Gerola, da cui parte la “via dei terrazzamenti”, patrimonio Unesco dell’Umanità. Nel cuore del suo centro storico sono da scoprire le testimonianze della ricchezza artistica che esprime questo territorio. La cittadina è nota per la produzione del “pezzotto”, tappeto tipico valtellinese, che si caratterizza per la varietà di colori e per i pregevoli disegni geometrici.

Da vedere

- la Collegiata di San Giovanni Battista, nel cuore del borgo, costruzione del XVII – XVIII sec., in stile barocco;

 - la Chiesa di San Pietro, eretta tra il 1337 e il 1341;

- il Palazzo Malacrida, definito il più bel palazzo veneziano fuori da Venezia, nota per la bellezza dei cicli pittorici conservati e il Salone d’onore che occupa in altezza due piani;

- l’ex chiesa di Sant’Antonio del 1300, con restauri in stile barocco e una facciata ornata da una Pietà scolpita del XV – XVI sec. Oggi ospita l’Auditorium.

- Poco fuori dall’abitato è situato il Santuario dell’Assunta, XV – XVI sec.

Gastronomia

Grano saraceno/ formaggi/ salumi/ Polenta

Da non perdere

Bitto, formaggio Dop, tipico valtellinese/ Bresaola, salume Igp/ Pizzoccheri/ polenta taragna/ Sciatt, frittelle di grano saraceno e formaggio locale serviti con cicoria / tsigoiner, spiedone di fettine sottili di manzo avvolte su lardo e cotto alla brace servito con polenta e verdure grigliate/ taroz, purea di patate, fagioli, e fagiolini, condito con burro e formaggio locale.

Vini

Sforzato di Valtellina Docg/ Valtellina Rosso Doc/ Valtellina superiore Docg: Sassella, Grumello, Inferno, Valgella.

Alberghi

Hotel Trieste ***, Via S. Rocco, 3 – 0342 610259

Hotel Margna/Antica Osteria Rapella 1886 ***, Via Margna, 36 - 0342610377

Spluga Sosta & Hotel ****, Via Spluga 42 – Dubino (SO) – 0342 687400

Ristoranti

Fiume, Piazza Lusardi, 1 – 0342 610248

Ancora, Via G. Romegalli, 12/14 – 0342 615155

Osteria del Zep, Piazza G. marconi, 16 – 0342 610058

Sondrio


Ab. 21.590, sondriesi; altezza: m. 307 s.l.m.; Provincia: Sondrio, mappa - info Turista.: Piazza Campello - T. 0342 526299 - visitasondrio.it; P.S. H.: Via Via Stelvio, 25 - T.: 0342 521111

L’abitato ebbe la sua origine in epoca longobarda. A partire dall’XI sec. l’antica Sundrium era un centro urbano fortificato. Fu un dominio comasco e poi visconteo; dal XVI sec. alla fine del XVIII sec. fu un possedimento dei grigioni, diventando parte della repubblica Cisalpina, quindi del regno d’Italia.  

Sondrio, posizionata nel fondovalle e immersa nel verde incontaminato è una cittadina da conoscere non solo per le sue squisitezze, ma per le sue interessanti testimonianze storiche, frutto delle numerose influenze artistiche succedutesi.  Nel borgo antico ci si può anche perdere nei vicoletti, ammirando i negozi e botteghe di artigianato locale.