Puglia, Itinerario n. 1/2019

Sulle tracce dell’arte romanico-pugliese 1


Pug1 Map itiItinerario: da Barletta a Monopoli passando per trani e Bari in 3 tappe.

Località: Barletta – Trani – Molfetta - Ruvo di Puglia – Bitonto – Bari – Conversano – Monopoli

Stagione: tutte le stagioni. Tempo: due giorni. Lunghezza: Km. 135.

I)  Barletta – Trani – Molfetta,  Km 33 circa h. 0,45’ 

II) Molfetta -  Ruvo di Puglia – Bitonto - Bari, Km 35, circa h. 0,42'

II) Bari – Conversano – Monopoli, Km 67, circa  h. 1,30
 

Questo viaggio è un pretesto per potere rivedere e ammirare le bellezze architettoniche della Puglia. Un pretesto per entrare in contatto con quella particolare luce, quell’intensa atmosfera che abbaglia gli occhi e dispone gli animi, sempre inquieti, alla contemplazione di bellezze uniche, che incantano e nello stesso tempo raddolciscono il cuore. Ecco come ci sentiamo nel presentare questo itinerario, il primo di un progetto che intende far conoscere a tanti viaggiatori l’arte romanico – pugliese, attraverso i siti che ospitano le opere d’arte, lasciate dagli antichi a prova della loro cultura e della loro sapienza. Non sarebbe stato possibile in un unico itinerario tracciare le tappe di tutti i siti della regione, posto che sono disseminati in tutto il territorio, da nord a sud, da est a ovest. Per questo motivo anticipiamo, che il tour sarà completato con altri itinerari, attraverso nuove tappe che pubblicheremo appena saranno disponibili.  Seguiteci, per conoscere l’eccezionalità di quella cultura che si sviluppò in Puglia tra l’XI e la prima metà XIII sec. soprattutto in architettura, scultura e nell’arte del mosaico, denominata appunto, romanico pugliese. In architettura, in particolar modo le chiese pugliesi recepirono i caratteri dell'arte romanica elaborati in Italia, in Lombardia e in special modo a Pisa, e in altre aree d'Europa, come la Francia, la Provenza, la Normandia, la Germania, la Spagna settentrionale, componendoli con elementi dell'arte bizantina e araba del tempo, e rielaborandoli in uno schema peculiare e per molti aspetti autonomo.                                                                                             

La principale componente culturale di questa architettura è nordica e legata ai normanni; esempio celebre il verticalismo della cattedrale di Trani e la doppia torre di facciata. Anche la scultura presenta una componente normanna legata al nord Europa. Un esempio di rilievo del contesto culturale del romanico pugliese è il pregevole mosaico della Cattedrale di Otranto (che vedremo in uno dei prossimi itinerari su questo argomento) con temi legati ai vichinghi e al ciclo arturiano. Uno degli edifici più rappresentativi del romanico pugliese è la Basilica di San Nicola a Bari, iniziata nel 1087 e terminata verso la fine del XII secolo. Si presenta con riferimenti a modelli lombardi ed emiliani, nella decorazione della facciata con archetti pensili e con buoi stilofori, mentre il motivo delle doppie torri ai lati della facciata rimanda a esempi transalpini, che trovano la giustificazione nella presenza normanna. La basilica rappresentò il modello di riferimento per altre chiese pugliesi con matroneo e soffitto a capriate, come la stessa cattedrale di San Sabino, a Bari.         

Ora è tempo di iniziare il nostro I itinerario sulle “tracce dell’arte romanico – pugliese”, partendo da Barletta, con la sua Cattedrale di Santa Maria Maggiore, attraverso Trani e il suo Duomo, posto in una posizione quasi isolata lungo la zona del Porto. Poi, proseguendo per Molfetta, dove sorge il Duomo di San Corrado, la più grande chiesa a (tre) cupole in asse del romanico pugliese, coronate da due torri campanarie, edificato tra XI e XII secolo. Raggiungendo Giovinazzo, con la sua Concattedrale di Santa Maria Assunta, costruita in età normanna, in forma romanica intorno al 1113 – 1180. Passando per Bitonto e la sua Cattedrale, terminata intorno al 1237, quindi a Bari con la Basilica di San Nicola e la Cattedrale di S. Sabino. Continuando il viaggio verso la città di Conversano per vedere la Cattedrale, edificata tra l’XI e XII sec. e concludere l’itinerario a Monopoli  con la sua maestosa Basilica di Maria Santissima della Madia, edificata a partire dal 1107 e della Chiesa di S. Maria Amalfitana, eretta in forme romaniche nel XII sec.                                  

Barletta


F1 BarlettaAb. 94.410, barlettani; altezza: m. 15 s.l.m.; Provincia: Barletta-Andria-Trani, mappa Info Turista.: Corso Giuseppe Garibaldi, 208 – 0883 331331; P.S. H.: Viale Ippocrate, 5 – T. 0883 577258

 

L’antica Bardulos risale al IV sec. a.C., fondata secondo alcune testimonianze da un popolo proveniente da oltreadriatico, i barduli. Nel 216 a.C. nei pressi di Canne, territorio vicino, avvenne la famosa battaglia, durante la seconda guerra punica, in cui i romani furono sconfitti dall’esercito cartaginese, guidato da Annibale. A causa della distruzione dell’abitato di Canne si ebbe la prima migrazione di superstiti cannesi; in seguito all’arrivo dei Longobardi, nel 586, la seconda ondata migratoria degli abitanti di Canosa. Le devastazioni provocate dai Saraceni durante le incursioni dell’848 e 875 costrinsero gli ultimi abitanti a rifugiarsi nella vicina Barulus, che in questa maniera diventava una vera civitas. La città, infatti, fiorì sotto il dominio dei normanni, diventando tappa importante per i crociati e il commercio verso la Terra santa. In seguito, con l’avvento del regno Svevo aumentò la sua importanza; l’imperatore Federico II vi fece costruire il suo Castello. Raggiunse il massimo splendore sotto il dominio degli angioini, continuò la sua fortuna durante il regno di Carlo I. Nel 1442, subentrò la dinastia degli aragonesi. Nel 1503, nel suo territorio si svolse la famosa disfida di Barletta. Nel 1528 fu devastata e saccheggiata dai francesi, che ne decretarono l’inizio del declino fino alla fine del XVIII sec., durante i regni di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat

Da vedere

Duomo o Cattedrale di Santa Maria Maggiore, in piazza del Duomo, testimonianza dell’arte romanica, eretto nel XII sec .La costruzione risulta essere il frutto di stratificazioni risalenti al III sec. a.C., di una basilica paleocristiana del VI sec., e di una seconda medievale del IX – X sec. La parte superiore risulta composta da due parti nettamente distinte: quella anteriore tipicamente romanica del XII sec. e quella posteriore realizzata in forme gotiche (XIV secolo). Il campanile risale invece al XII secolo. Caso unico, in Puglia, la chiesa presenta un'armoniosa e suggestiva commistione tra romanico e gotico.

- Piazza Sfida, vi si accede dalla via Cialdini sulla quale si affacciano: Palazzo della Marra, importante esempio di architettura barocca in Puglia che, al secondo piano, ospita la Pinacoteca de Nittis; l’imponente Palazzo del Monte di Pietà in stile barocco; la Cantina della Sfida, Osteria o Casa di Veleno, del XIV – XV sec., luogo in cui secondo la tradizione avvenne lo scontro verbale tra un cavaliere francese e uno spagnolo che provocò la famosa disfida.  

- Il Colosso, in corso V. Emanuele, gigantesca statua bronzea che nel XIII sec. i veneziani trafugarono da Costantinopoli. L’opera risalente al V sec. a.C. raffigura un uomo in vesti tardo romane e bizantine, probabilmente un imperatore romano d’Oriente.

- Basilica del Santo Sepolcro, nei pressi di corso V. Emanuele, vicino al Colosso di Barletta, la costruzione risale alla fine del XII sec. in forma gotico – borgognone. Sulla facciata, modificata nel periodo barocco si nota il portale di forma barocca.

- S. Andrea, nella via omonima, chiesa eretta nel XII sec. su una preesistente paleocristiana, fu modificata nel XVI sec. Ospita numerose opere d’arte.

- La chiesa di San Giacomo, su Corso V. Emanuele, unitamente al borgo omonimo, era probabilmente situata fuori dalla cinta muraria, si presentava in stile gotico, con tre navate e transetto, ma le stratificazioni architettoniche avvenute nel corso degli anni ne hanno modificato i suoi caratteri originari.

- Villa Bonelli, situata fuori dalle mura cittadine è circondata da giardini che custodiscono specie arboree tipiche della regione.

- Il Castello, in piazza Castello, importante costruzione militare di epoca sveva eretta su un preesistente fortilizio normanno, ha forma quadrangolare con, agli spigoli, le caratteristiche torri-bastioni lanceolate. Nelle forme attuali risale al XVI sec., modificato per volere del re spagnolo Carlo V. Nel 1867 fu acquistato dal Comune di Barletta, divenendo in seguito un deposito d'armi ed un carcere.

Nei dintorni

- Sito archeologico di Canne, a pochi Km da Barletta, è il luogo in cui nel 216 a.C. si svolse l'omonima battaglia, durante la II guerra Punica, in cui le truppe romane furono sconfitte dall’esercito cartaginese, guidato da Annibale. La località è caratterizzata dalla duplice presenza dell'Antiquarium e del Parco Archeologico con le rovine della cittadella medievale, distrutta definitivamente dai normanni nel 1083.

Manifwstazioni

Rievocazione storica della disfida di Barletta, 13 febbraio 

Commemorazione anniversario della battaglia di canne, 2 agosto presso Canne    

Da vedere

Prodotti legati alle tradizioni contadine e marinare

Vini

Rosso Barletta DOC e Rosso Barletta Doc invecchiato, ottenuti da vitigni di uva di Troia.

Alberghi

Best Western Hotel Dei cavalieri ****, via Foggia, 40 – T.: 0883 571461

Nicotel****, Viale Regina Elena – T.: 0883 348946

B&B La Disfida di Barletta, via del Duomo,1 – T.: 0883 886452   

Ristoranti

Al Vecchio Forno, via Cialdini, 61 – T.: 0883 334293

Antica cucina 1983, Piazza Marina, 5 – T.: 0993 521718

Al Tettuccio, via del Duomo, 17 – T.: 0883 881238

Parcheggi

Via S. Andrea, 44, area di parcheggio.

Via Leonardo da Vinci, 15, area di parcheggio "Colosseo",

Via Petraro, autorimessa, Parcheggio S Marco

 

Trani


Ab. 55.840; Tranesi; altezza: m. 7 s.l.m.; provincia: Barletta-Andria-Trani, mappa Info Turista.: via Tenente Morrico,2 – T.: 0883 506020; P.S. H.: Viale Ippocrate, 5 Barletta– T. 0883 577258

 

Insediamento dell’età del bronzo, le cui prime tracce urbane si rifanno all’epoca romana, III-IV sec a. C. Si sviluppò come Turenum in seguito alla distruzione di Canosa nel IX sec. Ebbe maggiore fortuna e impulso commerciale e marittimo sotto la dominazione bizantina, normanna e soprattutto sveva. Con l’avvento degli angioini subì una certa decadenza per rifiorire nel XV sec. con l’arrivo degli aragonesi; diventò un possedimento veneziano per brevi periodi, quindi spagnolo, con l’intervallo napoleonico, fino al 1860.

Da una piccola insenatura, generata dalla foce di un fiume scomparso, tanto tempo fa, nasce il porto naturale della città di Trani, che si estende su una piccola penisola, presentando un disegno urbanistico a spina di pesce in stile normanno. Costeggiando l’insenatura del porto si raggiunge la villa comunale, posta su un terrazzamento a picco sul mare, da cui si gode, dal lato sud, la splendida vista del lungomare fino al Monastero di Santa Maria di Colonna, mentre dal lato nord, accedendo al Fortino, si può ammirare l’intera insenatura del porto e della Cattedrale.