Olbia    

Cfr.: Sardegna, itinerario n. 3/2023 - Olbia, la Costa Smeralda, il litorale orientale della Gallura: Olbia - Golfo Aranci - Porto Rotondo - Costa Smeralda (Portisco - Porto Cervo) - Arzachena - Palau - San Teodoro - Budoni

Ab. 61.022, olbiesi/ terranoèsos/ tarranoèsi; altezza: m. 10 s.l.m.; Provincia: Sassari - mappa - info Turista.: Piazza Terranova Pausania, 1 Via Dante Alighieri, 1 - T. 0789 52206; P.S. H.: Via Bazzoni - Sircana - T.: 0789 552522 – Aeroporto “Olbia Costa Smeralda”: Via degli Astronauti – 0789 563444

I primi insediamenti sul territorio risalgono al periodo neolitico, la tomba dei giganti di Su Monte s’Abe all’età del bronzo, mentre gli insediamenti della civiltà nuragica nel territorio olbiese risalgono al IX – VIII sec. a.C. Il territorio fu frequentato anche dai fenici e dai greci di Focea, nel VII sec. a.C. I primi segni di vita urbana risalgono all’arrivo dei cartaginesi nel V – IV sec. a.C. che fortificarono la zona con mura e torri e costruirono nella parte più alta della città un’acropoli con relativo tempio, i cui resti sono ancora visibili in via Regina Elena, centro cittadino. Nel 238 a.C. con l’avvento dei romani Olbia, collegata con il resto dell’isola da tre arterie stradali, divenne un importante centro commerciale e una strategica base navale militare. La caduta dell’Impero Romano, la devastazione dei Vandali, poi la dominazione bizantina, costrinsero la città a una notevole contrazione. La ripresa economica si verificò allorché, nell’XI sec. divenne sede del Giudicato di Gallura col nome di Civita e successivamente sotto la dominazione dei pisani col nome di Terranova. Nel 1326 fu sottomessa agli aragonesi, diventando un feudo conteso dagli aristocratici spagnoli. La situazione provocò una lenta decadenza della città, interrotta soltanto dall’avvento dei Savoia. La ripresa definitiva avvenne dopo la Prima guerra mondiale, quando diventò lo scalo principale della Sardegna. Il regio decreto, 4 agosto 1939, modificò la denominazione della città; Terranova Pausania riprese l’antico nome romano di Olbia.

Olbia si affaccia sul golfo omonimo e si estende nella pianura circostante. La sua antica origine è manifestata dalla chiesa romanica di San Simplicio e dal suo centro storico racchiuso da vicoli stretti ed edifici abbelliti da delicati balconi in ferro battuto. I dintorni del suo vasto territorio sono arricchiti dalle testimonianze delle diverse dominazioni che nel tempo si sono succedute al governo della città. Il Porto Olbia Isola Bianca rappresenta, altresì, l’aspetto moderno della città, porta d’ingresso dell’isola e punto propulsore del turismo, fondamentale fonte di ricchezza per l’intera isola. Scalo passeggeri tra i principali di tutto il Mediterraneo, è servito dalle più importanti compagnie marittime e dotato di ogni servizio, compresa la stazione ferroviaria, situata nelle vicinanze e le fermate degli autobus. Attraverso la passeggiata attigua agli edifici portuali si può raggiungere a piedi il centro storico.  

Da vedere

Basilica di San Simplicio, in via F. Noce, complesso costruito in varie fasi, di cui oggi possiamo ammirare l’ultima, che si rifà allo stile romanico lombardo. Costruita in granito presenta una facciata sormontata sulla parte destra da un campanile a vela. L’interno a tre navate con volte a botte in mattoni. Ospita le reliquie di San Simplicio, patrono della città e della gallura. Oggi è sede del Museo Civitatense, sotto la tutela dell’Ufficio Bani Culturali della Diocesi di Tempio – Ampurias.  Sotto la basilica c’è la necropoli punico – romana e l’accesso al tempio di Cerere. 

Chiesa di S. Paolo, nel centro storico, costruita tra l’XI – XIV sec., ristrutturata nel XVIII sec. in forme barocche, lo stile predominante dell’epoca, ampliato nel 1939 con pianta a croce latina con cupola rivestita di maioliche policrome e navata trasversale. L’interno è stato affrescato, negli anni Sessanta del secolo scorso, dalla pregevole opera del pittore A. Sanna.

Mura puniche, in via Torino.

Resti dell’abitato punico – romano e delle officine puniche si rintracciano in via Nanni.

Palazzo Colonna, in corso Umberto I, eretto agli inizi del XX sec. in stile liberty.

Municipio, in via Dante Alighieri, costruzione degli inizi del XX sec., in stile liberty. Vicino si trovano i resti del Foro romano.

Museo archeologico, in viale isola Peddone, l'isoletta omonima, in centro, vicino al molo Brin. Ospitato in un  moderno edificio dalla struttura a forma di nave. Custodisce alcuni relitti di navi antiche, raccontando le antiche origini della città.

Complesso nuragico di Cabu Abbas o Riu Malinu, lontano dal centro, circa 6 km a nord, sito archeologico, sul monte Colbu, costituito da un nuraghe, una muraglia con due ingressi. 

Acquedotto romano e cisterna romana, un po' fuori dalla città, vicino alla zona industriale, in località Sa Rughittula, circa 5 km a nord dal centro, si trovano i resti dell’acquedotto risalente al I – II sec.; poco distante, circa 3 km dal centro, in via Mincio, si può vedere una cisterna romana coperta con volte a botte.

Pozzo sacro di Sa Testa, non lontano dal centro, circa 5 km a est, nella località omonima, si tratta di una tipica costruzione geometrica di epoca nuragica in blocchi di granito e scisto che comprende un cortile e un ingresso con scalinata.

Castello di Pedres, circa 7 km a sud, fortezza diroccata, risalente alla metà del XIII sec. durante il periodo visconteo del Giudicato di Gallura, poi utilizzato dai pisani per fronteggiare gli aragonesi.

Tomba dei giganti di Su Mont’e s’Abe, circa 8 km a sud, l’antica sepoltura di epoca nuragica risale all’età del Bronzo.     

Nei dintorni

Nuraghe Lu Naracu Putzolu, circa 10 km a ovest, nel comune di Telti. Interessante  struttura particolare definita dagli studiosi di "tipo misto" con le caratteristiche dei nuraghi a corridoio e a tholos. 

Spiagge: Portisco, circa 16 km a N; Pittulongu, circa km 8 a NE; Bados, circa km 10 a NE; Marina Maria, circa 11 km a SE; Porto Istana e Bunte, circa km 14 a SE; Punta Corallina, circa 16 km a SE; Capo Ceraso, circa km 18 a E; 

Villaggio nuragico Belveghile, sotto il cavalcavia CIPNES, circa 5 km a nord est. Sito archeologico recente che ha rivelato strutture nuragiche preziose.

Villa rustica di S’Imbalconadu, circa 6 km a sud, resti di una villa romana.

 

Isola di Tavolara, situata di fronte alla costa tra Capo Ceraso e Capo Coda Cavallo. Chiamata, secondo la leggenda, “il regno più piccolo del mondo”, si presenta come una montagna alta e imponente, impervia con le pareti a picco sul mare, dove il colore verde del ginepro, del rosmarino, del lentisco, si confonde con le sfumature azzurre, blu e turchesi del mare. Un vero e proprio spettacolo. Per la visita conviene raggiungere Porto S. Paolo, circa 15 km a sud est di Olbia, e prendere una barca o un battello.  

Area Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo, circa 30 km a sud est, un’area naturale marina che include le isole di Molara e Molarotto.

Manifestazioni

I maggiori eventi sono legati alle feste religiose, ricordiamo fra tutte la festa di San Simplico, patrono di Olbia e della Gallura, il 15 maggio e la festa di San Govanni e la Madonna del Mare, il 24 giugno con processione a mare.

Esibizione di gruppi folcloristici locali, in piazza, in luglio e agosto

Gastronomia

Pesce, mitili in particolare/ aragoste/ calamari ripieni al forno/ cucciuléddi, fagottini al miele

Da non perdere

Zuppa gallurese/ frisjiòli léti, frrittelle

Vini

Rossi: Cannonau di Sardegna Doc/ Colli del Limbara Igt/ Monica di Sardegna Doc

Bianchi: Vermentino di Gallura Docg/ Moscato di Sardegna doc/ Colli del Limbara Igt

Rosato: Colli del Limbara Igt 

Alberghi

Hotel Panorama ****, via G. Mazzini, 7 – 0789 26656

Hotel Demar ***, via Londra, 2 – 0789 58329

Hotel Mercure, via Puglie – 0789 1890067

Ristoranti

Trattoria Il Gambero, via La Marmora, 6/A - 0789 23874

Barbagia, via L. Galvani, 94 – 0789 51640

Officina del Gusto, P.za Matteotti, 1 – 0789 28701 

 

Olbia è la porta d’ingresso del nord est dell’isola, la cui costa si trova all’incirca al centro del litorale orientale gallurese, che comprende la Costa Smeralda, meta del turismo mondano, del divertimento e delle vacanze da sogno. La costa si estende tra insenature, calette, baie, promontori, porti e spiagge, tra paesaggi di una bellezza naturalistica senza pari. Una dopo l'altra, lungo il litorale, si intravedono le perle di questa parte della Sardegna, a nord est del comune di Olbia con Golfo Aranci e Porto Rotondo; Arzachena con la Costa Smeralda; Palau, e a sud est del territorio olbiese, nei comuni di San Teodoro e Budoni.  

 N.B.: Sul litorale, da Palau a Budoni, a nord e a sud di Olbia, in Costa Smeralda gli hotel, gli appartamenti, i bed and breakfast, gli agriturismi, pensioni, villaggi e camping non mancano. Stessa cosa, possiamo dire, per ristoranti, trattorie, osterie, paninoteche, bistrot, friggitorie e tanto altro ancora. Noi non abbiamo voluto indicare alcuna meta logistica perché in circa 135 km di costa i siti sono numerosissimi e accontentano ogni gusto. Consigliamo, pertanto, una scelta sul posto.                 

Golfo Aranci

 

 

Golfo Aranci, circa 18 km a nord est di Olbia, rinomata località turistica, si distende su una lingua di terra tra le onde del mare, si affaccia sul Golfo di Olbia e finisce ai piedi di Capo Figari, all’interno di un’oasi naturalistica, che comprende l’isolotto di Figarolo. Sul promontorio è situato il faro “Semaforo della marina militare” famoso per gli esperimenti condotti da G. Marconi, a cui nel paese è stata dedicata la scultura in granito “Colonna di Luce”. Circa una ventina di spiagge, veri paradisi naturalistici, ricche di insenature suggestive e acque turchesi, attendono i viaggiatori. Incastonato nel fondale del mare del Golfo, è situato il MuMart, museo d’arte contemporanea sommerso, visitabile con il sottomarino giallo di Golfo Aranci o attraverso immersione, accompagnati dai Centri dedicati del territorio o a nuoto, in snorkeling con pinne, maschera e boccaglio

 

 

Porto Rotondo

 

Porto Rotondo, circa 13 km a nord ovest da Golfo Aranci, circa 17 km a nord est di Olbia, frazione importante del comune di Olbia, insieme a Porto Cervo è una delle località più esclusive del turismo isolano. Si estende tra il Golfo di Cugnana ed il Golfo di Marinella; il suo porto alla moda dispone di circa 900 posti barca. La località nata circa 60 anni fa, da semplice villaggio turistico, fornita di un porto, ha saputo svilupparsi sempre più nel corso degli anni, diventando punto d’incontro di artisti e intellettuali. Scultori del calibro di Andrea Cascella e Giancarlo San Gregorio hanno dato vita rispettivamente a Piazzetta San Marco, punto di ritrovo turistico, e alla piazzetta della Vecchia Darsena, ritrovo dei pescatori. L’artista bretone Emmanuel Chapalain nel 2007 ha realizzato il mosaico di Via del Molo, più comunemente chiamato: la “catena alimentare”. Da vedere: la chiesa di San Lorenzo, al centro della piazzetta San Marco; il porto, i nuraghi locali: Punta nuraghe e nuraghe Torra; le meravigliose spiagge bianche dai fondali bassi e trasparenti di sabbia finissima, tutte situate in posti suggestivi che offrono paesaggi indimenticabili, come: Spiaggia Ira e Spiaggia Contra Ira, poste luna di fronte all’altra, Spiaggia Punta Lepre e quella di Marinella.

Porto Cervo

 

Porto Cervo, circa 27 km da Porto Rotondo, frazione di Arzachena che si estende fino al faro di Capo Ferro, attorno a un’insenatura che richiama le forme di un cervo. Il porto vecchio, creato insieme al resto del borgo, caratterizzato da una fitta rete di viuzze, piazzette ed eleganti abitazioni, intorno al 1960, è il centro focale di questo eden indiscusso delle vacanze esclusive sul mare, cuore pulsante della Costa Smeralda, meta estiva dei “Vip” internazionali. Procedendo sul litorale, ad appena 5 km a ovest, si trova l’altra frazione di Baja Sardinia e la sua fantastica baia dove risplende la sabbia finissima delle spiagge di Cala Granu, Cannigione e Poltu Quatu. Grazie alle sue moderne strutture è una delle località balneari più gettonate della Sardegna.  Dalla splendida Cannigione il comune di Arzachena dista appena 8 km.

Arzachena

 

Arzachena, il suo territorio comprende la Costa Smeralda, meta turistica esclusiva, caratterizzata da paesaggi suggestivi e splendide spiagge, circondata da colline ricche di vigneti. L’abitato è una festa di colori, il sole si riflette sul granito rosa e le pietre bianche con cui sono costruite le case, mentre una linea verde si disegna lungo i giardini, coronati da mille fiori. Caratteristica del paese sono gli antichi stazzi, casolari rurali oggi convertiti in moderni B&B e agriturismi, situati in tutto il circondario.  Da vedere: il nuraghe La Prisgiona, circa 6 km a sud.  

Palau

 

Palau, circa 14 km a nord di Cannigione sulla litoranea SP 13, riconosciuta località turistica, vicina alla Costa Smeralda, si trova di fronte all’Arcipelago della Maddalena, in una insenatura esclusiva. Vicino è situato il sito archeologico di Capo d’Orso dove si trovano le tombe in tafone e alcuni resti dell’età neolitica. Da vedere il nuraghe Luchia situato alle bocche di Bonifacio: le tombe dei Giganti di Li Mizzani e di Sajacciu. La costa di Palau si caratterizza per i tratti rocciosi e quelli sabbiosi come la spiaggia della Sciumara e il litorale di Porto faro; poi tante altre insenature e spiagge come l’esclusivo Porto Rafael, Punta Sardegna, il paradiso naturalistico dell’Insuledda o Isola dei Gabbiani, in cui si aprono due spiagge, da una parte L’Arenaria e dall’altra Porto Pollo, per non parlare della vicina Barrabisa, meta prescelta dai windsurfer, e delle spiagge di rena Bianca e Le Saline. Naturalmente, per ammirare una natura più selvaggia vale la pena un’escursione nelle isole di Caprara e La Maddalena e quelle minori del Parco nazionale dell’arcipelago.      

San Teodoro

 

San Teodoro, circa 31 km a sud est di Olbia e km 70 da Palau, passando per Porto San Paolo; antico centro della Gallura, importante località turistica che si affaccia sul mare cristallino. Il suo litorale, famoso per il richiamo alle atmosfere tropicali e caraibiche, comprende fantastiche spiagge di sabbia finissima, come Cala Brandinchi, Lu Impostu, Marina di Puntaldia, dove si trova il porto turistico e s’Insuledda. Poi, ancora la baia di Cala Ginepro, la spiaggia di Coda Cavallo, proprio di fronte a Tavolara, Cala Ghjlgolu a forma di tartaruga. Non è finita, perché allo spettacolo della costa si aggiunge quello della Laguna di San Teodoro, dove nei periodi migratori si posano i fenicotteri rosa.   

Budoni

 

 

Budoni, circa 12 km a sud est di San Teodoro, suggestivo borgo di pietra di 5.419 abitanti, affacciato su un mare limpido dal colore turchese, circondato dalle colline. Qui la sabbia bianca e finissima delle spiagge di Li Cucutti, Baia Sant’Anna e Cala Budoni si confonde con la fitta macchia mediterranea che dà forma ad angoli di bellezza insuperabile, come Cala Ottiolu, attaccata a Porto Ottiolu. Verso l’interno il territorio di Budoni è punteggiato dagli stazzi di San Pietro, le antiche abitazioni dei pastori, costruite con pietre, malta e fango. Non mancano interessanti reperti storici, come il nuraghe di avvistamento Torre di Su Entosu, il nuraghe Conca e Bentu e la Domus de janas L’Agliola, sepoltura preistorica scavata nella roccia.