Sicilia, itinerario n. 3/2023

Lungo il litorale etneo e la costa nord - orientale: Catania - Taormina - Messina - Milazzo

Itinerario: da Catania a Tindari in 3 tappe

Località: Catania - Taormina – Messina – Milazzo – Tindari

Stagione: maggio - settembre.  

Tempo: sette giorni. Lunghezza: Km. 207 

I) Catania – Taormina, km 48,5

II) Taormina - Messina, km 63,5  

III) Messina - Ganzirri - Capo Faro - Milazzo - Tindari, Km 95

Un itinerario unico, stretto tra mare e monti, accompagnato da una scenografia sempre diversa, illuminata dal sole e sferzata dal vento. A sud lambendo le lave grigio - nerastre che scendono dall’Etna e raggiungono il mar Ionio; salendo verso nord, prima abbacinati dalla bellezza delle vestigia greco - romane e dalla vista immaginifica sullo Stretto, dove la costa Calabrese, posta di fronte, appare nella sua maestosità insieme alle montagne aspromontane; poi, più a nord, toccando l’estremo lembo orientale dell’isola, dove si apre la costa tirrenica e la vista corre alle isole Eolie e alla costa tirrenica della Calabria; più avanti ancora, a ovest, verso la conca di Milazzo e il superbo promontorio di Tindari. Un viaggio davvero indimenticabile.

Inebriati di luce e rinfrescati dal vento, si parte da Catania, meravigliosa città barocca, distesa sul mar Ionio, sovrastata dalla mole imponente dell’Etna, in un’ampia conca circondata da agrumeti. Uno scrigno di testimonianze di un antico e grande passato, influenzato dalla cultura greca, romana, bizantina, araba, normanna e spagnola.  Un tesoro che va scoperto a piedi, passo dopo passo. Quindi, prendendo la via costiera, verso nord, lambendo il mar Ionio, attraversando un territorio densamente popolato, in cui le lave scure arrivano fino al mare, si raggiunge il borgo suggestivo di Aci Castello, poi Acitrezza con gli scogli dei Ciclopi e, oltrepassato capo Mulini, la splendida Acireale che inebria la vista con la splendida scenografia di piazza Duomo. Costeggiando il mar Ionio, continuando verso nord, attraverso giardini e paesaggi incantevoli, superando il fiume Alcantara, si giunge a Giardini Naxos, dove a Capo Schisò è possibile vedere i resti di Naxos, antica colonia greca. Vicina, Taormina, attende accogliente col suo colorato paesaggio i viaggiatori; gli scorci mozzafiato dal suo belvedere e una passeggiata al Teatro greco – romano tempreranno le fatiche del viaggio fin qui affrontato. Ne valeva la pena! Procedendo verso nord, sulla costa, dopo circa 60 km, si vede Messina, stretta tra il mare Ionio e i monti Peloritani. La città dopo il terremoto del 1908 è stata ricostruita con criteri moderni di sicurezza con strade larghe e edifici non elevati; il patrimonio artistico è stato ristrutturato e a volte ricostruito ex novo. Dal lungomare, in direzione di Capo Peloro, lo Stretto e da lontano la costa calabrese offrono una vista spettacolare. Dall’alto delle colline poi, il panorama è immenso sui due mari della città, lo Jonio sullo Stretto e il Tirreno. A est lo sguardo corre sull’intera area urbana di Messina, mentre oltre la distesa azzurra del mare si vede la Calabria, da Cannitello, lungomare di Villa S. Giovanni, fino a Capo Vaticano (VV); a sud, si vede l’Etna; a nord ovest le isole Eolie e la costa tirrenica con Capo Milazzo, Capo Tindari, Capo Cavalà di Gioiosa Marea. Più avanti si arriva nel borgo marinaro di Ganzirri dove due laghetti: Pantano Grande e Pantano Piccolo si offrono alla coltivazione dei frutti di mare; ancora più a nord Torre Faro, la punta più orientale dell’isola dove appoggia il maestoso pilone dell’elettrodotto Calabria - Sicilia. Da Capo Faro la strada prosegue verso occidente, sulla costa del mar Tirreno, dove si intravedono numerose spiagge, tra cui il Lido di Mortelle; poi per pochi chilometri la strada si perde verso l’interno fino al Piano di Spartà, quindi, dopo aver superato Capo Rosocolmo, la strada riprende il percorso costiero fino alla piana di Milazzo, che sorge all’inizio di una penisola lunga circa 8 km, Capo Milazzo. L’antico abitato e il castello, costruito sul promontorio, testimoniano l’importanza strategica che la città rivestiva nel passato.  Oggi è nota per essere diventata lo scalo marittimo per le Isole Eolie. Superata Milazzo, appena nell’entroterra si trova Barcellona Pozzo di Gotto e poi Castroreale Terme, rinomata stazione termale, quindi a circa 900 m.s.l.m., Montalbano Elicona, borgo ricco di noccioleti e dominato dal castello fatto costruire da Federico II. Ritornando sulla costa, lambendo i laghetti di Marinello e il suggestivo borgo di Oliveri, il nostro viaggio si conclude, davanti all’incantevole promontorio di Tindari, tra la bellezza naturalistica, il silenzio e l’armonia dei luoghi.

Catania *                                                                                                                                                                   * articolo aggiornato ad aprile 2023                                                 

Catania f1Ab. 311.584, catanesi; altezza: m. 7 s.l.m.; Città metropolitana di Catania, mappa - info Turista.: Via Vittorio Emanuelle II, 172 -  T. 800841042/ 095 7425573; P.S. H.: Piazza Santa Maria del Gesù, 5 - T.: 095 7591111 – Aeroporto Vincenzo Bellini, via Fontanarossa: aeroporto.catania.it

Antica colonia calcidese, fondata probabilmente intorno al 729 a.C. Nel V sec. a. C. fu soggetta al dominio di Siracusa e poi dei romani nel 263 a.C. Da quel momento fino alla dominazione bizantina la città ebbe un lungo periodo di pace e di espansione economica. In seguito subì varie occupazioni e soprattutto la terribile eruzione dell’Etna del 1669 e del terremoto del 1693 che ne determinò la decadenza, fino alla fine del XX sec., quando lentamente cominciò la sua ripresa, dopo le alterne vicissitudini politiche del regno delle Due Sicilie, dell’annessione al Regno d’Italia e delle guerre mondiali.  

 

Il centro storico di Catania con le sue forme barocche, nel 2002, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco, insieme ai tesori artistici di altri sette comuni della Val di Noto. Il fulcro originario si trovava sulla collina di Monte Vergine, l’odierna Piazza Dante, dove è situato il Monastero di San Nicolò l’Arena, dal 2002 patrimonio dell'Umanità Unesco. Il suo territorio è profondamente mutato a causa delle diverse calamità naturali succedutesi nel 1669, 1329, 1381. Uno dei rari monumenti che ha mantenuto le sue forme originali è il Castello Ursino, mentre il resto degli altri edifici fu ricostruito in stile barocco ovvero nelle forme settecentesche dell’epoca. A questa ricostruzione risale l’attuale impianto urbanistico della città, in cui le ampie e rettilinee vie si raccordano intorno alla principale via Etnea. Si tratta di un magnifico itinerario artistico culturale da seguire. 

 

Da vedere

- Porta Garibaldi, che introduce al centro storico, costruita intorno alla metà del XVIII sec. percorrendo l’omonima via si giunge nella preziosa Piazza Mazzini, circondata da portici e edifici storici importanti.

- Castello Ursino, in Piazza Federico di Svevia, eretto nella prima metà del XIII sec., si presenta a pianta quadrata con quattro torrioni, circondato dal fossato.Oggi è sede del Museo civico della città.

- Porta Uzeda, in Via Etnea, di stile barocco, collega Piazza del Duomo, circondata da incantevoli edifici storici, alla zona del porto, attraversata da Via Dusmet, su cui si stagliano le parti posteriori dell’Arcivescovado e di Palazzo Biscari, divisi dalla grandiosa chiesa di San Placido, angolo tra i più barocchi della città.

- Duomo, Cattedrale di Sant’Agata, nella piazza omonima, eretto tra il XII – XIII sec., l’attuale forma risale al rifacimento settecentesco. Di fronte al Duomo, al centro della Piazza, si erge la Fontana dell’Elefante, costruita nel XVIII sec. riutilizzando antichi elementi decorativi come l’elefante in pietra lavica e l’obelisco. Poi, il magnifico edificio del Municipio si staglia sul lato nord della piazza.

Pescheria, antico mercato del pesce, i banchi sono situati nel tunnel ricavato sotto il Palazzo del Seminario dei Chierici, accanto alla cattedrale, e le mura di Carlo V, proprio di fronte agli Archi della Marina, lungo viadotto della ferrovia Catania – Siracusa.

- Chiesa della Badia di Sant’Agata, in via Vittorio Emanuele, di fronte al lato nord del Duomo, principale edificio barocco di Catania. 

- piazza dell’Università,lungo la via Etnea, ideata in modo che la facciata degli edifici rappresentassero delle vere e proprie quinte scenografiche, vi si affacciano il Palazzo S. Giuliano e il Palazzo dell’Università.

- La Collegiata, nella via Etnea, con facciata particolare in forme insolite con andamento curvilineo, in stile tardo barocco.

- in Via dei Crociferi, tra le più barocche di Catania, si trovano: - la Chiesa di San Giuliano; - la Chiesa di San Francesco Borgia o dei Gesuiti, della fine del XVIII sec., con chiostro interno ad archi e colonne; - la Chiesa di San Benedetto, collegata al monastero delle Benedettine dall’arco che si alza sulla via. 

- Museo civico Belliniano, in Piazza San Francesco, ha sede nella casa natale del musicista. Di fronte si trova la Chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata, del XVIII sec., con maestoso facciata in forme barocche.

- Teatro Romano, si trova tra Piazza S. Francesco e Via Vittorio Emanuele, del periodo tardo imperiale, conserva la cavea orientata verso il mare.

- Chiesa di San Nicolò l'Arena  e l’annesso Monastero dei Benedettini, in piazza Dante, risale al XVIII sec.

- Piazza Stesicoro, nel centro storico, vi domina il monumento a Vincenzo Bellini insieme ai resti dell’Anfiteatro Romano.

- Villa Bellini, in piazza Roma, parco pubblico della città.  Poco più avanti è situato l’orto botanico.

- Santa Maria di Gesù, nella piazza omonima, ricostruita agli inizi del XVIII sec, su una chiesa rinascimentale.

- La Plaia, 18 km di litorale a sud della città, attraversando le località di San Marco di Catalbiano, Praiola di Giarre, Foce Simeto, Marina di Cottone Fiumefreddo.

- Catania sotterranea, si sviluppa dalle terme achilee alla chiesa di Giovanni alle Grotte, fino al Monastero dei Benedettini.

- San Giovanni Li Cuti, si tratta di un antico borgo di pescatori, integrato dall’edilizia circostante al centro cittadino, ricco di fascino e diventato negli ultimi tempi uno dei punti eccellenti della movida catanese. Nel porticciolo sono ancora ormeggiati i gozzi colorati.

- Ferrovia Circumetnea, collega la città ai paesi sulle pendici dell’Etna. È un’esperienza unica in cui ci si tuffa nelle contraddizioni di questa splendida terra, passando dal degrado della periferia, tra Catania e Misterbianco, al paesaggio lavico, tra Adrano e Randazzo, ai vigneti dell’Etna. Per saperne di più conviene consultare il sito: www.circumetnea.it 

Nei dintorni

Aci Castello, a circa 10 km a nord sulla costa, conserva il Castello del periodo normanno, risalente al XI sec., costruito in pietra lavica.

Aci Trezza, a circa 12 km a nord sulla costa, frazione del comune di Aci Castello, piccolo borgo di pescatori, diventato, nel dopoguerra, un’attraente stazione turistica, grazie anche ai richiami letterari di Giovanni Verga che vi ambientò il suo romanzo “I Malavoglia” e del neorealismo del cinema di Roberto Rossellini, che qui girò il film “La terra trema”. Il borgo pittoresco è il cuore della Riviera dei Ciclopi.  

Trecastagni, a circa 18 km a nord, borgo collinare in cui si trova la splendida chiesa madre in stile rinascimentale, attribuita all’opera di A. Gagini.

Acireale f2

Acireale, a circa 15 km, grosso centro abitato situato su un ampio altopiano, coltivato ad agrumeti, sulle pendici dell’Etna. La città, ricostruita nelle forme attuali dopo il terribile terremoto del 1643, presenta un aspetto tipicamente barocco. È famosa per Terme di Santa Venera. Da vedere: - in Piazza Duomo, il Duomo con un importante portale barocco; la settecentesca Basilica dei SS. Pietro e Paolo; il barocco Palazzo Comunale; in Piazza Vigo, la Chiesa di San Sebastiano, con splendida facciata barocca; su Viale Regina Margherita, prospicente il mare, la Villa Belvedere, il giardino pubblico con vista sull’Etna.    

Manifestazioni

Festa di Sant’Agata, patrona della città, il 5 febbraio

Gastronomia

Piatti a base di pesce/ formaggi – latticini/ carni/ agrumi/ ortofrutta

Da non perdere

Pasta alla Norma/ pasta con le seppie/ pasta con le alici/ sarde a cotoletta/ sarde a beccafico – olive farcite – olive schiacciate/ crispeddi ripieni di acciughe o di ricotta/ polpette e salsicce di carne equina/ bocconcini e olive di Sant’Agata/ torrone gelato/ cannoli/ arancini

Vini

Etna Doc/Sicilia Doc: Carricante e Catarrato, vini bianchi/ Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, vini rossi/ Terre siciliane Igt

Alberghi

Best Western Hotel Mediterraneo ***, Via Dottor consoli, 27 – 095 325330

Tra l’Etna e il Mare B&B ***, via Macallè, 18 – 327 3265442

B&B Miro ***, Via Consoli, 55 – 095 355474

Ristoranti

Canni & Pisci, Via Museo Biscari, 8 – 095 2180787

I Crociferi, Piazza S. Francesco d’Assisi, 14 – 095 7152480

Antica Sicilia, Via Roccaforte, 15/17 – 095 7151075

Parcheggi

Catania Centro, Via Cosentino, 40 – 095 293309

Parcheggio Piazza Europa · 095 293 3095

Piazza Lupo Garage, Piazza P. Lupo – 095 7670541

Blu Car Parking, Via Fischetti, 18 - 095 535367

Catania Parking, Via Massaua, 2 - 095 327071

PARKAIR - Parcheggio Aeroporto, Via S. Giuseppe Alla Rena, 67 - 393 929 4722

Parcheggio Sturzo AMT, Via Don Luigi Sturzo, 31 - 095 751 9433

Parcheggio Aeroporto, Via Fontanarossa, 20 - 095 341266

Green Parking, Via Narciso 9, Via Caronda, 314 - 095 445495

Parcheggio Trento, Via Musumeci, 128 - 095 448359

Parcheggio "Villa Bellini", Via Etnea, 290 - 347 836 4171

Parcheggio al Duomo, Via Santa Maria del Rosario, 21 - 095 310012

Taormina *

* articolo aggiornato a dicembre 2023

Ab. 10.433, taorminesi; altezza: m. 204 s.l.m.; Città metropolitana di Messina - mappa - info Turista.: CIT via Nazionale, 23 - T. 0942 52189; P.S. Ospedale S. Vincenzo: Contrada Sirina - T.: 0942 5791 

L’antica Tauromenion, fondata nel IV sec. a.C. dai siculi sul monte Tauro, a cui nel 358 a.C. si unì la popolazione superstite della vicina Naxos, creando quella città greca che ebbe importante sviluppo economico e commerciale. Nel 215 a. C., sotto i romani, era già una città federata; quando fu sconfitta Siracusa divenne la capitale della Sicilia bizantina fino all’inizio del X sec., quando fu distrutta dagli arabi. Una volta ricostruita, nel 1079 fu conquistata dal conte normanno Ruggero d’Altavilla, mantenendo un buon livello economico. Dopo la caduta dell’imperatore Federico II, durante la dominazione angioina si schierò con gli aragonesi e seguì le sorti del Regno delle due Sicilie.

Taormina, distesa su un piano del monte Tauro, quasi alle estreme pendici dei monti Peloritani, rappresenta una vera e propria terrazza sulle acque trasparenti del mare sottostante con vista sull’Etna. La perla dello Jonio ha ispirato per secoli poeti e scrittori e continua a incantare ogni viaggiatore che ha la fortuna di fermarsi in questo fantastico angolo della terra.