Veneto, itinerario n. 4/2025

Dalla pianura veneta, tra il fiume Brenta e il Bacchiglione, fino   all’altipiano di Asiago: Padova - Cittadella - Bassano del Grappa - Marostica – Asiago.

Itinerario: da Padova ad Asiago in 4 tappe

Località: Padova - Cittadella - Bassano del Grappa - Marostica - Asiago

Stagione: tutte le stagioni Tempo: cinque/ sette giorni. Lunghezza: Km. 83

I) Padova  

II) Padova - Cittadella, km 30

III) Cittadella - Bassano del Grappa - Marostica, Km 21 

IV) Marostica - Asiago, km 32  

l'itinerario si snoda dall’estremità orientale della pianura veneta, tra il Brenta e il Bacchiglione, fino all’altopiano di Asiago, l’ampio territorio dei Sette Comuni, coronato a nord dalle Prealpi Vicentine, catena montuosa di oltre 2.000 m, di cui Cima XII è la più alta con ben 2.336 m.

Si parte dalla città di Padova la cui antica origine e le successive fasi della sua storia sono ben testimoniate dalle diverse cinte murarie, dall’Arena romana, le torri medievali, gli edifici rinascimentali e religiosi, simboli del rispettivo potere, dai complessi architettonici dedicati alla cultura come Palazzo Bo e l’Orto Botanico, dalle costruzioni artistiche d’avanguardia come la Torre Net. Proseguendo verso Nord, dopo circa 30 km, si raggiunge Cittadella, antico borgo fortificato, le cui mura stanno li a nascondere gli antichi portici, gli edifici storici, i complessi religiosi, le botteghe artigiane, i negozi di lusso. Più avanti, sempre verso nord, ad appena 15 km si arriva a Bassano del Grappa e al suo Ponte Vecchio sul Brenta; quindi, avanzando verso ovest, a 7 km, si intravede il maestoso Castello Superiore che domina Marostica con la sua piazza a scacchiera. Più avanti, verso nord ovest, a 32 km, dopo una lunga e tortuosa salita si apre il meraviglioso e immenso altopiano di Asiago, dove si conclude la nostra avventura.    

 

Padova *

Cfr. Veneto, itnerario n. 1/2019 - Padova e Colli Euganei   


Ab. 207.724, padovani(patavini); altezza: m. 19; provincia: Padova, mappa Ufficio IAT Piazzale Stazione F. S. T.: 049 5207415; IAT Centro Storico: Piazzetta Pedrocchi, 9 - T. 049 520 7415; P.S.H.: Ospedale Università: via Giustiniani, 2 – T.: 049 8212860;  Ospedale Sant'Antonio Via Jacopo Facciolati, 71– T.: 049 821 6511; Aeroporto civile “Gino Allegri”: via Sorio, 89 – T.: 331 175 9481

 

La città sarebbe nata per mano di Antenore, principe troiano nell'anno 1185 a.C., una tradizione che fa di Padova una delle più antiche città della penisola, e la più antica del Veneto i dati archeologici hanno confermato l'antichissima origine della città, sviluppatasi tra il XIII e XI secolo a.C. e legata alla civiltà dei Veneti antichi.  La città è stata una delle capitali culturali del Trecento: le testimonianze pittoriche del XIV secolo - tra tutte, il ciclo di Giotto alla Cappella degli Scrovegni - la rendono nodo cruciale negli sviluppi dell'arte occidentale. Lo splendore artistico trecentesco fu uno dei frutti del gran fervore culturale favorito dalla signoria dei Carraresi che resero Padova uno dei principali centri del preumanesimo. A Padova, tra il XIV secolo e il XV secolo si sviluppò in concomitanza con Firenze un’imponente corrente culturale votata all'antico che tramuterà nel Rinascimento padovano, e influenzerà la compagine artistica dell'intera Italia settentrionale del Quattrocento. Dal 1222 è sede di una prestigiosa università che si colloca tra le più antiche del mondo.    E’ universalmente conosciuta anche come la città del Santo, appellativo con cui è chiamato a Padova Sant'Antonio, il famoso francescano portoghese, nato a Lisbona nel 1195, che visse in città per alcuni anni e vi morì il 13 giugno 1231. I resti del Santo sono conservati nella Basilica di Sant'Antonio, importante meta di pellegrinaggio della cristianità e uno dei monumenti principali cittadini. Nel 1524, a Padova fu costruito per la prima volta dopo l'età classica uno spazio interamente dedicato alle rappresentazioni teatrali, la Loggia Cornaro; mentre il 25 febbraio 1545 si costituì legalmente, con atto notarile, una compagnia di comici teatranti, la prima testimonianza al mondo di una società di commedianti professionisti, nascita simbolica della Commedia dell'Arte. La bisbetica domata, commedia di William Shakespeare, è ambientata a Padova. Padova è conosciuta anche come "Urbs picta", città dipinta, per gli splendidi cicli affrescati che vale la pena  conoscere, promossi dall'Unesco come Patrimonio dell'umanità. Si tratta di un vero e proprio viaggio nel XIV sec. tra i tesori rappresentati dalle opere di Giotto e della sua scuola. Il più immaginifico è quello conservato nella Cappella degli Scrovegni, dove è raffigurato il Giudizio Universale con il soffitto blu schizzato di stelle. Nel salone pensile di Palazzo della Ragione sono custoditi gli affreschi raffiguranti i segni zodiacali e gli antichi mestieri. Il Battistero della Cattedrale mostra una cupola quasi "ipnotica" che rappresenta il Paradiso.      

* articolo aggiornato ad aprile 2025

 

 

Cittadella


Cittadella vedutaAb. 20.053, cittadellesi; altezza: m. 48 s.l.m.; provincia: Padova - mappa - Info Turista.: Ufficio IAT, nella Casa del Capitano, Porta Bassanesi, 2 – T.: 049 9404485; P.S.H.: via Pilastroni T.: 049 9424811

Insediamento territoriale frequentato dai romani che nel 148 a. C. costruirono la via Postumia che collegava Aquileia a Genova, le cui tracce sono ancora visibili a nord del centro cittadino dove scorrono le attuali via Postumia di Ponente e Postumia di Levante. Dopo la caduta dell’Impero romano il territorio fu occupato dai Longobardi, che crearono tante piccole signorie intorno a quello che nel XIII sec. sarebbe diventato il borgo di Cittadella, avamposto militare costruito per volontà del comune di Padova. Nella prima parte del XV sec. dalla soggezione alla signoria di Ezzelino III da Romano, Cittadella passò ai Signori Da Carrara e poi agli scaligeri, fino a quando diventò possedimento della Repubblica Serenissima di Venezia di cui ne seguì le sorti.

Cittadella, situata a nord ovest del territorio della provincia di Padova, è attraversata dal fiume Brenta. È uno scrigno protetto, unica nel suo genere nel Veneto, un borgo chiuso tutt’intorno da mura di difesa, circondato da un anello di pietra e uno d’acqua. La distribuzione urbanistica della città è segnata da due traverse perpendicolari racchiuse dalla cinta muraria di forma ellittica, che grazie ai restauri, oggi è interamente percorribile. Il disegno delle sue vie è organizzato secondo il sistema a scacchiera di scuola romana; dentro le mura, nell’accogliente dedalo di vicoli, tra gli antichi portici si alzano gli edifici storici, i complessi religiosi, si aprono botteghe artigiane e negozi di lusso, musei e lo splenido Teatro Sociale.      

Bassano del Grappa

Ab. 42.401, bassanesi; altezza: m. 129 s.l.m.; provincia: Vicenza -mappa - Info Turista.: IAT, P.zza Garibaldi, 34 - T.: 0424 519917; P.S.H.: via dei Lotti, 40 - T.: 0424 888821

Insediamento villanoviano, successivamente colonizzato dai romani, il primo nucleo della città risale alla fine del X sec.: la pieve di Santa Maria ne è una testimonianza;  nel XIII sec. diventò un feudo degli ezzelino, i quali ampliarono il castello e le mura che proteggevano la città. Soltanto per un breve periodo fu un libero comune, diventando possedimento degli scaligeri, dei carraresi, e nel XIV sec. dei Visconti, nel 1404 passò sotto la repubblica di Venezia e ne seguì le sorti. Durante la prima guerra mondiale ebbe grande importanza logistica e centro di numerosi conflitti durante la Resistenza partigiana. 

Bassano oggi è un apprezzato centro turistico, posto al confine tra le province di Padova e Vicenza, alle pendici delle Prealpi venete, sulle rive del fiume Brenta. Il suo centro storico, impreziosito da splendidi edifici storici e religiosi, si snoda tra Piazza Garibaldi, Piazza Libertà e lo storico Ponte Vecchio, oggi il “Ponte degli Alpini”, dichiarato monumento nazionale nel 2019. 

Marostica

Ab. 10.035, marosticensi; altezza: m. 103 s.l.m.; provincia: Vicenza mappa                                                                                        Info Turista.: Pro Loco, P.zza Castello, 1 - T.: 0424 780643; P.S.H.: via Garziere, 42 – Santorso  - T.: 0445 571021/ 0445 751111

Insediamento risalente alla preistoria, dove sono state rinvenute tracce più tarde di popolazioni Paleovenete. Le prime documentazioni ufficiali della città risalgono ai confusi avvenimenti accaduti dopo la caduta dell’Impero romano, quando si avvicendarono i governi degli ostrogoti, dei bizantintini, dei longobardi, i quali assegnarono il territorio di Marostica al Ducato di Vicenza. Successivamente fu dominata dai franchi, diventando feudo della Contea di Vicenza. Agli inizi del primo ventennio del X sec., causa l’invasione degli ungari, il territorio di marostica fu donato dall’Imperatore Berengario al vescovo di Padova. Alla metà del XII sec. diventò feudo degli Ezzelini; dopo  molte dispute e battaglie e la morte di Ezzelino III, “il Tiranno”, nel 1259, Marostica tornò sotto il dominio di Vicenza solo per pochi anni; infatti, nel 1266 Padova ebbe il sopravvento e nel 1311 subentrarono gli scaligeri e Cangrande della Scala. Alla fine del XIV sec. arrivarono i Visconti, che governarono il territorio fino al 1404 quando tutto il territorio passò al dominio della Repubblica di Venezia e ne seguì le sorti.       

Marostica è situata su un territorio pianeggiante e collinare, alle pendici dell’Altopiano di Asiago, dominata dall’alto dal maestoso Castello Superiore del XIV sec. di cui si intravedono i resti della cinta muraria e la porta turrita. Il centro storico è famoso per la sua Piazza Castello, disegnata a scacchiera, su cui si alza il merlato Castello Inferiore dei primi anni del XIV sec. Sulla piazza ogni due anni pari, nel secondo fine settimana di settembre si svolge con personaggi viventi la storica partita a scacchi per cui Marostica è definita nel mondo “la città degli scacchi”.

Asiago


Ab. 6.233, asiaghesi/ slegar; altezza: m. 1.001 s.l.m.; provincia: Vicenza mappa                                                      Info Turista.: IAT, P.zza Carli, 56 - T.: 0424 462221; P.S.H.: via Martiri di Granezza, 42  - T.: 0424 604111

Territorio abitato fin dall’epoca preromana e poi da migrazioni di popolazioni tedesche, l’antica Axiglagum viene citata per la prima volta nei primi anni del XIII sec. Risale al 1310 la costituzione della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, tra i primi governi democratici della storia, di cui Asiago fu la capitale. Con l’avvento dell’Impero napoleonico, nel 1807, i francesi abolirono l’indipendenza e la sovranità, assoggettando l’intero territorio, che seguì le sorti delle sfortune napoleoniche. Dopo il congresso di Vienna passò all’Austria, quindi partecipò alle guerre per l’indipendenza e l’Unità d’Italia, diventando parte del Regno d’Italia. Durante la prima guerra mondiale fu teatro di pesanti bombardamenti e completammente rasa al suolo. Fu ricostruita immediatamente dopo la fine della guerra.  

Asiago è posta al centro dell’omonimo altopiano, è il più importante centro urbano del territorio, uno speciale borgo di montagna dove domina lo stile tradizionale con stradine acciottolate, eleganti palazzi storici e straordinari complessi religiosi. Nel centro storico si aprono caffè, boutique, botteghe dove sono esposti i prodotti tipici locali. In Piazza Carli si può vedere la statua del Fauno e, a pochi metri, in piazza Risorgimento, la suggestiva chiesa di S. Rocco. Dopo la ricostruzione post bellica Asiago è diventata una località di villegiatura frequentata sia in estate che in inverno. Meta ideale del trekking per l’ampia offerta di sentieri escursionistici e per la bellezza naturale del suo paesaggio, circondato dalle alte cime alpine, da vasti boschi, laghi alpini e prati fioriti. Il territorio è noto come l’altopiano dei Sette Comuni, di cui fanno parte: Asiago, Rotzo, Enego, Foza, Roana, Gallio, Lusiana.