Isernia

Cfr. Abruzzo e Molise, itinerario 2/2019 - Dalla valle Peligna alla costa termolese

 
Ab. 21.666, isernini; altezza: m. 423 s.l.m.; Provincia: Isernia, mappa Info Turista.: via M. Farinacci, 11; P.S. H.: via S. Ippolito – T. 0865 4421

 

 

L’antica Aesernia fu una delle principali città sannite, colonia romana nel 263 a. C., diventata municipio in epoca imperiale. venne distrutta nel 456 dai Vandali, di Genserico. Nel VII secolo, i Longobardi del ducato di Benevento ne promossero la rinascita, mentre sotto il dominio normanno subì una fase di decadenza e numerosi saccheggi da parte dei saraceni. La città si risollevò sotto gli svevi nel XIII sec. Nel 1519, Carlo V decretò la sua annessione al Regno di Napoli. I bombardamenti degli alleati, nel 1943, danneggiarono gravemente l’intero abitato e provocando la morte di numerosi persone. Dal 1947 il governo mise in atto un piano di rinascita della città, che lentamente si è sviluppato così che nel 1970 il Parlamento stabilì l’istituzione della nuova provincia di Isernia.  

 

Da vedere

o   Fontana Fraterna, è il simbolo della città, posta nella piazza San Pietro Celestino V, la piazza principale della città, la cui pavimentazione ricorda la planimetria delle abitazioni distrutte nel bombardamento del 1943, dove venne trasferita a seguito dei bombardamenti del 1943 (prima era posta in piazza della Fraterna, da cui prese il nome). Si tratta di un’elegante costruzione risalente al XV sec., che ha l’aspetto di una loggia a sei arcate a tutto sesto le cui sottili colonne poggiano sulla vasca di pietra. Al centro della vasca una lastra di marmo decorata con due delfini e un fiore definiscono l’opera.

o   Piazza della Repubblica, dove nel 1998 fu posta una scultura in pietra molto suggestiva, di Pietro Cascella, denominata “L’Incontro”, che simboleggia l’anima della città, fondata sull’incontro di diverse strade e culture.

o   Cattedrale di S. Pietro Apostolo, per mezzo dell’Arco di S Pietro attraversata da corso Marcelli, sorge su un antico tempio pagano del III sec., più volte ristrutturata a causa di vari terremoti. L’aspetto attuale si ispira alle forme neoclassiche della ricostruzione avvenuta nel 1837. Presenta, sulla parte anteriore, un grande timpano triangolare in travertino, sorretto da due coppie di pilastri agli angoli e da quattro colonne ioniche, all’interno la chiesa è suddivisa in tre navate da pilastri in marmo.

o   Monastero di S. Chiara delle Monache, risalente all’XI sec., della cui chiesa di forma romanica distrutta, restano il campanile e il portale, oggi ospita il Museo Nazionale, la Biblioteca Civica e parte del Museo Paleolitico di Isernia.

o   Chiesa di S. Francesco, ricostruita nel XVIII sec., conserva il portale romanico oroginario. 

o   Acquedotto Romano, di origine romana è scavato nelle rocce nel sottosuolo della città e funziona ancora oggi.

o   Isernia – La Pineta, sito archeologico del Paleolitico risalente a circa 700.000 anni fa, rinvenuto nel 1979 a pochi metri dal centro abitato.

o   Necropoli della Quadrella, nella località omonima, a sud del centro abitato.

Nei dintorni

Santuario di Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso, circa 12 km a sud est, complesso religioso che si erge tra i boschi alle pendici del monte Patalecchia, in stile neogotico, costruito sul finire del secolo XIX, a valle del luogo in cui, secondo la tradizione, nel 1888 apparve la Madonna a due pastorelle del luogo. Le sette cappelle che compongono la Basilica rappresentano i sette dolori di Maria, come sette sono le edicole che segnano il percorso dal Santuario al luogo dell’apparizione. Poi, lungo il sentiero di Tobia si raggiunge la vetta del Monte Patalecchia. Dal Santuario, più avanti per 8 km verso est, si giunge al suggestivo piccolo borgo medievale di Castelpetroso.

Cerro al Volturno, circa 24 km a nord ovest, borgo posto su uno sperone di roccia, a 572 m. s.l.m., immerso nel verde fitto di boschi di quercia, da cui deriva il nome. Su queste alture il Castello Pandone dell’XI sec. domina il paese e l’intera valle, mentre la chiesa di Santa Maria Assunta, nel centro dell’abitato, testimonia la ricchezza artistica del luogo. Infatti, più avanti verso ovest, circa 5 km, nel territorio di Castel San Vincenzo e di Rocchetta al Volturno, si staglia la splendida abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno, costruzione del V - VI sec. in forme longobarde, ricostruita e rimaneggiata nel corso dei secoli, oggi abitata da una comunità di suore. Sul sito, vicino al fiume, sono stati riportati alla luce gli edifici più antichi insieme alla Cripta di Epifanio, di epoca carolingia, e una serie di affreschi, tra i più importanti esempi in Italia di pittura altomedievale.   

 

Manifestazioni

Processione del Venerdì Santo, con la partecipazione dei fedeli incappucciati

Fiera nazionale del tartufo bianco, dicembre

 

Gastronomia

Tartufo Molisano/Cipolla di Isernia/Olio Extravergine di oliva del Molise DOP/Formaggi/Soppressata/Trota fario/Miele

Vini

Pentro, vino locale bianco, rosso, e rosato

 

Alberghi

Grand Hotel Europa Isernia****, viale dei Pentri, 76 – T.: 0865 1956442

Residenze Portacastello***, vico Storto Castello, 42 – T.: 334 6182763

Il Piccolo Principe***, Strada Statale 17 -  T.: 338 482 3633

 

Ristoranti

Existo – Osteria Molisana, Corso Marcelli, 317 – T.: 0865 299379

Da Patrizio, Corso Marcelli, 37 – T.: 0865 299516

Trattoria Antiche Mura, Traversa occidentale, 8 – T.: 0865 299651