Ceglie Messapica

 Cfr.: Puglia, itinerario n. 3/2022 - Alto Salento, Valle d’Itria e Basse Murge

Ab. 18.826, cegliesi; altezza: m. 298 s.l.m.; Provincia: Brindisi, mappa - info Turista.: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – T.: 3206217419; P.S. H.: via Cappuccini – T.: 0831 377190; Aeroporto del Salento, Contrada Baroncino, 72100 Brindisi - T.: 0831 4117406  

La fondazione della cittadina, secondo la tradizione, risale all’arrivo in Italia del popolo dei Messapi. I greci la chiamavano Kailia. Fece parte della Dodecapoli messapica, tra il 343 ed il 338 a.C. tentò di resistere alla egemonia della spartana Taranto.  In epoca romana, chiamata Caelia era già decaduta. Nel periodo normanna diventò il feudo Castellum Caeje; durante quello svevo era nota come Celie de Galdo (Ceglie della Foresta). Dopo la caduta di Gallipoli, per mano degli angioini fu ceduta al feudatario Anselino de Toucy e successivamente passò sotto il dominio di varie signorie locali, fino al 1524 quando fu ceduta in permuta ai signori Sanseverino, i quali ampliarono il castello e fondarono il convento dei Cappuccini, sui cui resti sorge l’Ospedale Civile, e quello dei Domenicani, sede del comune fino al 2005. Altri signori subentrarono al potere fino a quando nel 1862 il territorio venne ereditato dalla famiglia Verusio.   

Il territorio di Ceglie Messapica si estende da una parte, a nord-ovest dell’abitato, su dolci colline e terrazzamenti con muretti a secco, costellato da trulli e dall’altra, che scende verso la pianura salentina, da numerose forme carsiche come le doline, le grotte (tra cui la Cripta di S. Michele; le Grotte di Montevicoli), le lame. L’abitato si estende su due colli, uno occupato interamente dal centro storico in cui il Castello domina insieme alla Collegiata e gli edifici del XVIII e XIX sec. il borgo medievale, caratterizzato da vicoli stretti su cui si affacciano suggestive piccole abitazioni, scialbate con latte di calce, sviluppate su due livelli, massimo tre, con minute porte d’ingresso, piccoli balconcini ai piani superiori, scalinate esterne, particolari finestre con 4 piedritti sporgenti in corrispondenza degli angoli.

Da vedere

- Piazza Plebiscito con la Torre dell’Orologio rappresenta il cuore della cittadina. La Torre dell'Orologio è una costruzione della fine del XIX sec., a forma quadrangolare che si sviluppa su tre livelli per un’altezza di 12 m. 

- Collegiata di Santa Maria Assunta, situata dove c’era l’antica acropoli, costruita agli inizi del XVI sec. e ampliata e ristrutturata intorno alla fine del XVIII sec., la facciata attuale si presenta in forme proto – neoclassiche.

- Castello di Ceglie Messapicao Castello ducale, di fronte alla Collegiata, rimaneggiato più volte, il nucleo centrale è di epoca normanna, al cui fianco fu eretta, successivamente, una torre quadrata tra la fine del XI sec. e l’inizio del XII sec.

- Chiesa di San Rocco, eretta sul punto più alto di una collina, intorno alla fine del XVI sec. La facciata è solenne in forme neoclassiche. L’interno è a tre navate che conferiscono all’insieme della chiesa una forma a croce.

- Chiesa di San Gioacchino, eretta intorno alla seconda metà del XIX sec., maestosa costruzione a pianta ottagonale coronata da una grande cupola. All’interno spiccano il pavimento in graniglia e alcuni pregevoli affreschi dell’epoca

- Porta Monterone, permetteva l’accesso da nord: Martina Franca, Cisternino e Ostuni;

- Porta di Giuso, permetteva l’accesso dalla parte est, oggi rappresenta l’entrata alla piazza Vecchia, un tempo centro del paese.

- Mura, dell’impianto di epoca medievale oltre le porte menzionate resta poco. Del sistema murario di epoca messapica sono visibili tre distinte cinte, una a ridosso dell’attuale centro abitato. Le altre sono situate fuori dal centro abitato sulla strada per Francavilla.

Nei dintorni

Le masserie, grandi aziende agricole sviluppate intorno alle corti, ai trulli che fungevano da magazzini o stalle. In alcune masserie si trovano anche piccole chiese o cappelle rurali.

Gastronomia

Si coltiva l’olivo, il mandorlo, il fico, la vite e il ciliegio. Attivo è l’allevamento di bovini, ovini, suini e caprini.

Piatti a base di verdure o carne: orecchiette al pomodoro fresco e basilico/ fave e cicorie/ grano pesto al ragù di carne/ biscotto di Ceglie

Da non perdere

Braciole di carne al sugo/ panino cegliese: una rosetta farcita con tonno e olio evo locale, fette di provolone stagionato e piccante, capperi dissalati e fette di mortadella.

Alberghi

Hotel Madonna delle Grazie ****, Contrada Pisciacalze – 0831 381371

Vico Monte II, Casa Vacanze, via Monte II, 11 – 320 0793946

B&B Frammenti d’Itria, vico III Monte, 30 – 339 6270200

Ristoranti

Cibus, via Chiance di Scarano, 7 – 0831 388980

Osteria da Giuseppe, via Malta, 12 334 1462344

Arrosteria Borgo Antico, via G. Mele, 11 – 339 1758852