Basilicata, itinerario n. 1/2019                               

 

Matera - Parco della Murgia Materana - Metaponto - Policoro

 


Itinerario: Matera – Eraclea, in due tappe.

Località: Matera – Metaponto - Eraclea

Stagione: primavera, autunno, estate, Tempo: due giorni. Lunghezza: Km. 76

I) Matera 

II) Matera – Metaponto – Policoro: SS 7, SP 380 E90; km 76, circa h 1.

Non potevamo mancare, proprio quest’anno, in occasione dell’importante riconoscimento attribuito a Matera di “capitale della cultura europea per il 2019”, di far conoscere ai viaggiatori questa splendida città. Insieme ad Aleppo in Siria e Gerico in Cisgiordania, Matera è una delle città più antiche. Scavata nella roccia calcarenitica, è diventata Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel lontano 1993.

L’itinerario si propone di far conoscere non solo l’eccezionale singolarità di Matera ma anche del territorio che la circonda nelle immediate vicinanze e che è cuore dei così detti “Sassi”.  Ci si sposta verso la costa, dove si fa tappa a Metaponto e a Policoro, città importantissime della Magna Grecia, con notevoli scavi archeologici, affacciate sul mare. La costa è meta di turismo balneare.

 

Matera

 
Ab. 60.351, materani; altezza: m. 401; provincia: Matera; mappa  Info Turista.: Piazza Vittorio Veneto, 39- T. 0835 680254; P.S.H.: Contrada Cattedra Ambulante, – T.: 0835 253212

Nota con gli appellativi di "Città dei Sassi" e "Città Sotterranea", è conosciuta in tutto il mondo per gli storici rioni Sassi, che fanno di Matera una delle città ancora abitate più antiche al mondo. I Sassi sono stati riconosciuti il 9 dicembre 1993, nell'assemblea di Cartagena de Indias (Colombia), Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, primo sito dell'Italia meridionale a ricevere tale riconoscimento.  Nel 1663 fu separata dalla provincia di Terra d'Otranto, di cui aveva fatto parte per secoli, per divenire, fino al 1806, capoluogo della Basilicata nel Regno di Napoli. Durante questo periodo la città conobbe un'importante crescita economica, commerciale e culturale. Matera è stata la prima città del meridione a insorgere in armi contro il nazifascismo ed è per questo tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione essendo stata insignita nel 1966 della Medaglia d'argento al valor militare e tra le città decorate al valor civile essendo stata insignita nel 2016 della Medaglia d'oro al valor civile. Il 21 novembre 1954 è stata proclamata, con delibera comunale, Civitas Mariae. Papa Giovanni Paolo II la visitò il 27 aprile 1991, definendola città della Visitazione e del Magnificat. Il 17 ottobre 2014 Matera è stata designata, insieme a Plovdiv (città sita in Bulgaria), Capitale europea della cultura per il 2019. La città dei Sassi è divisa in due quartieri: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso. Il primo è il più esteso, mentre il secondo è il più antico. Sullo sperone che divide i due quartieri si erge la civita, il nucleo più antico dell’abitato, racchiuso tra le mura fino al XVI secolo. Ma ad affascinare è anche il Parco archeologico storico-naturale delle Chiese rupestri del Materano, chiamato anche Parco della Murgia Materana, con le sue oltre 150 chiese rupestri e insediamenti neolitici. Dal 2007 la definizione "Sassi di Matera" nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO è stata ampliata comprendendo "I Sassi e il Parco delle Chiese rupestri di Matera". Passeggiare tra i vicoli scavati, seguendo le antiche linee urbane è come penetrare nelle “viscere della città”, perdersi tra le bianche rocce. Scattare una foto dal belvedere al tramonto è istintivo, come un respiro, nel magico momento in cui il rosso e il rosa del cielo contrastano il bianco dei sassi e lievi si accendono le luci giallognole della città.    

 

Metaponto

 
Ab. 1.028, metapontini; altezza: m. 4 s.l.m.; comune di Bernalda; provincia: Matera, Mappa  Info Turista.: Pro Loco, Piazza Giovanni XXIII, 1 - T. 0835 185 2739; P.S.H.: Giovanni Paolo II Via Salerno, Policoro; T. 0835 986303; distanza: 24 km.

Metaponto fu fondata da coloni greci dell'Acaia nella seconda metà del VII secolo a.C., su richiesta di Sibari, come rincalzo coloniale a protezione dall'espansione di Taranto. Divenne molto presto una delle città più importanti della Magna Grecia. La sua ricchezza derivava dalla fertilità del suo territorio, testimoniata dalla spiga d'orzo raffigurata sulle stesse monete e diventata il simbolo stesso della città. Nella città visse e operò, fino alla fine dei suoi giorni, 490 a.C., Pitagora che vi fondò una delle sue scuole.

Policoro

Ab. 17.823, policoresi; altezza: m. 32; provincia: Matera, mappa Info Turista.: Pro loco Piazza Eraclea c/o Biblioteca Comunale– tel. 348 5410008; P.S.H.: Viale Salerno Policoro tel. 0835/986312

Secondo alcuni studiosi fu fondata intorno al VII sec. a.C. dai Colofoni, popolazione dell’Asia Minore, poi incendiata e distrutta dagli Achei nel VI sec. a.C. Fu ricostruita e chiamata Heraclea dai coloni Tarantini e Thurioti intorno al 434 a.C., dopo una guerra che le aveva viste nemiche. La città è situata su un'altura tra i fiumi Agri e Sinni sui resti della città di Siris, e nel 374 a.C. fu scelta come capitale della Lega Italiota al posto di Thurii che era caduta in mano ai Lucani. Successivamente sarà creato un agglomerato urbano sulla costa con il nome di Siris, che però con l'antica Siris ha solo continuità onomastica ma non topografica. Nel 280 a.C. la città fu teatro della battaglia di Eraclea tra Taranto e Roma. Sempre intorno al 280 a.C. i Romani proposero alla città di Eraclea uno speciale trattato di alleanza, riuscendo a sottrarla all'influenza di Taranto e facendola diventare città confederata di Roma. A questo periodo risalgono anche le tavole di Eraclea, attualmente conservate al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che sono tavole di bronzo con testi in greco riguardanti l'ordinamento pubblico e costituzionale della città. Sul retro di queste è trascritta, in latino, la lex Iulia Municipalis.

L’odierna Policoro è situata vicino alle rovine dell'antica Eraclea, si sviluppò durante il Medioevo nelle vicinanze del Castello dei Signori del tempo, in prossimità dell’importante città di Siris. Tra il XIV e il XVII sec. attraversò un periodo di decadenza; quindi, diventò proprietà della famiglia Sanseverino, la quale cedette il feudo ai Gesuiti, i quali, a loro volta, intorno alla seconda metà del XVIII sec., furono scacciati dai Borbone e tutti i terreni e l’abitato incamerati dal regio fisco del Regno delle due Sicilie. Regno di cui la città seguì le sorti.  

Policoro è oggi uno dei più grandi centri della regione Basilicata e della provincia di Matera, è diventato una notevole stazione turistica balneare, riconosciuta per le splendide spiagge. Una località dove gli scavi archeologici e un paesaggio naturalistico unico, rappresentano i suoi tesori inestimabili.