Campania, itinerario n. 2/2019

Salerno e la Costiera amalfitana

  


Itinerario:
da Salerno a Positano in 3 tappe

Località: Salerno – Vietri sul Mare - Cetara – Minori – Ravello - Atrani – Amalfi – Conca dei Marini - Furore – Praiano - Positano

Stagione: tutte le stagioni. Tempo: tre giorni. Lunghezza: Km. 45

 

I) Salerno

II) Salerno – Vietri sul Mare – Cetara – Minori – Ravello – Atrani - Amalfi, Km 25, circa h. 1,00’

III) Amalfi –  Conca dei Marini – Furore – Praiano - Positano, Km 20, circa h. 0,50’

 

 

Questo itinerario è come una saetta, un fulmine che squarcia il cielo, veloce, accecante, potente. Proprio così vogliamo rappresentare il nostro viaggio in questo meraviglioso territorio che lascia i visitatori senza parole, incantati dalla natura ancora selvaggia, dai paesaggi mozzafiato, dal mare profumato di questa parte della costa campana. Insomma, un percorso unico e indimenticabile.

Salerno è la stazione di partenza e di ingresso alla Costiera Amalfitana, città antica e moderna insieme, aperta al futuro. A Salerno infatti, convivono insieme i monumenti del passato con le opere e gli edifici di oggi, i progetti del Vanvitelli e ancora prima dei normanni e degli angioini con quelli degli architetti moderni: R. Bofil, S. Calatrava, D. Chipperfield, M. Fuksas. Davvero, sembra di trovarsi in un film.

Subito, a pochi chilometri si raggiunge Vietri sul Mare, città della ceramica, poi Cetara, città del tonno e delle alici, più avanti Minori, piccolo e pittoresco affresco. A seguire, Ravello, delicato e incantevole borgo, amato dagli artisti di tutto il mondo. Ancora, Atrani, suggestivo paesaggio, quindi, Amalfi, gioiello incastonato nella roccia. Continuando, si raggiunge Conca dei Marini, e la sua meravigliosa Grotta Smeraldo, Furore e il suo fiordo, Praiano con le sue spiagge e infine Positano e le sue scalinatelle. 

                                                                                                                                                                                                                                          

Salerno


Ab. 133.364, salernitani; altezza: m. 4 s.l.m.; Provincia: Salerno, mappa info Turista.: Lungomare Trieste, 719 - T. 089 231432; P.S. H.: Via S. Leonardo T.: 089 671111

Territorio abitato fin dal periodo etrusco – campano, sede di un insediamento romano sul finire del II sec a.C. Fu sottomessa al dominio bizantino e poi longobardo e nel 1646 entrò a far parte del ducato di Benevento. Diviso in due parti il ducato, la città diventò capitale del Principato di Salerno. Sotto Gisulfo II fu conquistata dall’esercito normanno di Roberto il Guiscardo, che nel 1077 ne fece la capitale del suo ducato. Verso la fine del regno di Federico II di Svevia cominciò il suo declino che continuò sotto gli angioini. Soltanto nel 1590 riconquistò la sua autonomia. Sotto i Borboni la città manifestò la sua ostilità alla dominazione spagnola partecipando, nel 1828, ai moti del Cilento. Nell’epoca successiva seguì le sorti del regno delle due Sicilie. Durante la II guerra mondiale, prima dello sbarco delle truppe alleate del 1943, subì pesanti bombardamenti.    

La città si estende lungo la costa e piacevolmente si sviluppa verso l’interno, fino alle colline che la circondano. Il centro storico, recuperato a partire dagli ultimi anni del secolo scorso, con il suo dedalo di vicoli, riluce dello stile barocco delle chiese, sovrapposto alle antiche strutture medievali, mentre l'architettura moderna ha tirato su i vecchi quartieri decadenti e rigenerato completamente la città.

Costiera Amalfitana

È un tratto di costa, lungo la Statale panoramica 163, di circa 45 km, da Salerno a Positano, attraverso, Vietri sul mare, Cetara, Minori, Ravello, Atrani, Amalfi, Conca dei Marini, Furore, Praiano.  Costiera Amalfitana vuol dire mare, luce, colori, profumo di limoni che si diffondono nell’aria in una giornata calda d’estate. Tutto è vitale: i viottoli dei borghi marinari, gli strepiti che giungono dai mercati, mentre sale la voglia di stemperare il caldo e l’arsura con un aperitivo o un gelato nella prossima piazzetta o con un tuffo ristoratore nel mar Tirreno, sotto il sole cocente. Un luogo che ci invidiano tutti e che, prima o poi, nella vita tutti si ripromettono di visitare. La costiera è come una dolce musica che piace ascoltare, il richiamo di una sirena che affascina e trascina sulle strade assolate, le spiagge meravigliose nelle calette segrete, verso i giardini profumati. Una vera avventura che auguriamo a tutti i nostri lettori. Dal 1997 fa parte dei luoghi patrimonio dell’Umanità Unesco. Per visitare al meglio la Costiera, durante la stagione estiva, per evitare il traffico e il problema parcheggi conviene: pianificare il rispettivo itinerario, per valutare la convenienza di acquistare tiket  o tessere speciali che permettano l’utilizzo del battello e/o degli autobus, ogni località è fornita di molo. Ove necessario, noleggiare, eventualmente, una macchina sul luogo che si intende perlustrare, tenendo conto che ogni borgo è collegato con l’altro da piccoli e meravigliosi sentieri che attraversano l’entroterra, dove la vista sul Golfo di Salerno e sul mar Tirreno smorza ogni stanchezza.

Non abbiamo indicato alcuna meta logistica, esclusa Salerno, perché in appena 45 km di costa i siti a disposizione sono numerosissimi, per cui è consigliabile una scelta sul posto. In Costiera Amalfitana gli hotel, gli appartamenti, i bed and breakfast e le pensioncine non mancano, la vera difficoltà del luogo sono i parcheggi, praticamente inesistenti: quindi se ci si muove in auto verificare che l’hotel abbia un parcheggio incluso.

 

Vietri sul Mare


La cittadina si estende in collina a ridosso della costa, situata sul golfo di Salerno, all’inizio della costiera amalfitana, a 3 km da Salerno, domina la piccola valle di Bonea, alla base della penisola sorrentina. Fu antica città etrusca col nome di Marcina. Pittoresca località turistica, rinomata per le coloratissime ceramiche artigianali, pervase dalle tonalità giallo e blu. Basta camminare per i vicoli del centro per rendersi conto di quanto questa arte sia connaturata con i vietresi, le mura delle case sono incastonate di bellissime ceramiche e la Chiesa di San Giovanni Battista è coronata da una cupola maiolicata. La spiaggia più rinomata è quella dei “Due Fratelli”, caratterizzata da due piccoli faraglioni. Di particolare interesse sono i sentieri che collegano il paese alle frazioni alte di: Raito, dove è situata Villa Guariglia che ospita il Museo della ceramica di Vietri; Albori, erta sulla roccia del Monte Falerio, dove camminare tra archi, vicoli e scalinate aiuta a perdersi nel tempo; Dragonea con la sua Fonte del Cesare. Su questa strada si raggiunge un bivio che conduce a due sentieri, uno chiamato dell’Avvocatella e l’altro dell’Avvocata, detto “Sentiero degli Dei” da cui si gode un impareggiabile vista panoramica.    

 

Cetara

 

 

 

 

Cetara sorge ai piedi del monte Falerio e si snoda per una valle tra vigneti e agrumeti fino ad aprirsi a ventaglio sul mare con una piccola e suggestiva marina. Le case strette attaccate l’una all’altra, le piccole stradine di questo borgo sono incantevoli. Da vedere: - la Torre vicereale di epoca angioina; - la chiesa di San Francesco con l’annesso convento; - la Chiesa di San Pietro Apostolo in stile romanico, risalente all’XI sec. È nota per la sua gastronomia a base di tonno e alici in particolare.

 

 

 

 

 

 

Minori

 

 

 

 

È l’abitato più antico della Costiera Amalfitana. Incastonato in un’insenatura della costiera alla fine della valle del Reginuolo, il borgo è un’ambita meta turistica, conosciuta come “Città del gusto” per i pregiati prodotti pasticceri.  Le sue delizie al limone sono conosciute in tutto il mondo. Numerose sono le testimonianze religiose il cui principale monumento è la Basilica di Santa Trofimena. All’uscita dell’abitato lungo il torrente si raggiunge il sito archeologico, scoperto tra il 1950 e il 1954: la Villa Romana di Minori del I sec., con annesso l’Antiquarium che raccoglie i materiali provenienti dallo scavo.

 

 

 

 

 Ravello

 

L’abitato è posto a 315 m s.l.m. e sovrasta Maiori e Minori, offrendo una vista panoramica davvero unica sul golfo di Salerno. Da vedere: - il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta e San Pantaleone, che risale all’XI sec., con un notevole portale centrale a formelle bronzee e campanile del XIII sec. Dalla navata sinistra del Duomo si accede alla Pinacoteca d’arte medievale e moderna. – la Villa Cimbrone, posta su un promontorio a picco sulla Costiera Amalfitana, merita una visita. L’area è costituita da un parco ornato da statue, fontane e grotte e possiede un belvedere da cui affacciarsi sul golfo di Salerno. La cittadina ospita ogni anno a Villa Rufolo il Ravello Festival, importante kermesse musicale, dedicata a R. Wagner.

 

Atrani

 

Tra i borghi più belli d’Italia, sorge stretto tra due montagne e si estende lungo la valle del fiume Dragone.  Pittoresche sono le case di questo borgo che si affacciano sulla spiaggia e poi si raccolgono intorno alla piazzetta di San Salvatore e la fontana di pietra. Piccolo borgo di pescatori ha mantenuto il suo fascino attraverso i vicoli, i cortili, gli archi, le piazzette e le “scalinatelle” delle abitazioni abbarbicate l’una sull’altra, mentre risalgono la valle e si arrampicano lungo la collina, tinteggiate dai giardini e profumate dai limoni. Nella piazzetta di Atrani da cui si accede direttamente alla spiaggia, protetta com’è dalle sue case colorate e dai bei balconi fioriti, si accede solo a piedi. Da vedere la Collegiata di Santa Maria Maddalena, del XIII sec.

 

 

 

 

Amalfi

 

La città è ricca di fascino, la sua storia continua a conquistare e incantare i visitatori. Il borgo è piccolo, si gira a piedi senza problemi. Un arco conduce in centro e alla piazza principale da cui parte una salita che raggiunge la città alta. Facile lasciarsi conquistare dal profumo dei limoni di Amalfi, dallo shopping nei negozi del centro e perdersi assaporando un sorbetto o un dolcetto, davanti alle meraviglie del suo panorama. Da vedere: - il Duomo della città, in stile arabo – siciliano, risalente alla fine del X sec. dedicato a Sant’Andrea, patrono della città. La facciata che oggi vediamo è stata eretta nel XIX sec. – Il Museo della Carta. – il Vallone delle Ferriere. Ogni quattro anni, nel mese di giugno, si svolge la regata delle Antiche Repubbliche Marinare

 

 

Conca dei Marini

 

Tra i più piccoli borghi d’Italia, in cui le case sono sparse su tutto il territorio, ha una minuscola baia circondata da casette bianche, Marina di Conca, dove si raggiunge il porto turistico a cui attraccano anche le barche dei pescatori locali. Sul promontorio di Capo di Conca si staglia la cinquecentesca Torre Saracena, costruita a difesa delle incursioni dei pirati turchi. In cima ad una rupe, nel rione Penne, si erge la Chiesa di San Giovanni Battista o Sant’Antonio, con campanile a cuspide, di cui si ignorano le origini. Dalla Statale panoramica si accede alla grotta Smeraldo, attraverso una scalinata o per mezzo dell’ascensore, dove il mare acquisisce il colore dello smeraldo e stalattiti e stalagmiti si uniscono a formare colonne alte più di sei metri. Dalla Torre Saracena ai giardini di limoni della della Chiesa di Sant’Antonio la sosta a Conca dei Marini meriterà un momento di ristoro in un qualunque bar o ristorante della zona. La località è rinomata per le sfogliatelle Santarosa.

 

Furore, il fiordo

 

Minuscolo borgo marinaro si trova su uno strapiombo, in un’insenatura sferzata dal mare, invisibile a chi percorre la Costiera. Nascosto tra le montagne, il paese è diviso in due: da un lato c’è la marina, il fiordo, dall’altro il borgo con le sue case sparse lungo tutto il costone, le sue strade sinuose, attraverso cui si ammirano i giardini, le vigne, le chiese i campanili con le cupole arabeggianti, che ornano questo paradiso. Nella piccola baia dove il mare incontra la montagna i pescatori lasciano le loro barche. Fa parte dei borghi più belli d’Italia. Da Furore passano diversi percorsi escursionistici, segnaliamo “il sentiero della Volpe Pescatrice”, lungo circa 40 km, porta da S. Elia al Fiordo di Furore. In contrada Cicala si raggiunge la passeggiata dell’amore. Da visitare il museo permanente dedicato ad Anna Magnani e Roberto Rossellini, che per un breve periodo dimorarono a Furore.

 

 

 

Praiano

 

Il Paese unisce i due lati di Capo Sottile, tra Conca dei marini e Positano. È famosa per le stradine che si trasformano in ripide scale, lunghe e difficili da percorrere. Una particolarità contraddistingue questa località: le innumerevoli edicole votive, che si trovano ad ogni angolo di strada.  Marina di Praia, baia scavata nella roccia, situata nella parte bassa del paese è lo scorcio più suggestivo di Praiano, che si può ammirare raggiungendo la Torre a Mare posta sul promontorio. La spiaggia di Gavitella, situata a Paraino, aperta verso Positano e Capri, si gode il sole fino al tramonto. Vicino alla cala di Gavitella, ricavata nell’apertura di una grotta, si intravede la Fontana dell’Altare, una piscina naturale. Nella stessa insenatura si trova la Spiaggia della Praia raggiungibile soltanto per mare.

 

 

 

Positano

Abitato a strapiombo sul mare, adagiato su un tratto di costa mozzafiato, mostra le tipiche e numerose scalinate che dall’alto del paese conducono alla spiaggia Grande e a quella di Fornillo. Le spiagge: La Porta, Arienzo e San Pietro Laurito sono raggiungibili via mare. La magnifica cupola in maiolica di Santa Maria Assunta risplende, mentre tra i vicoli e i negozietti, alla ricerca delle discese che portano al mare, i visitatori rischiano di perdersi.  A luglio del 2018 è stato inaugurato il MAR Positano Santa Maria Assunta, Museo Archeologico Romano, sito archeologico, diventato vero e proprio museo, dove un complesso ipogeo è stato suddiviso in due cripte e un ambiente di una villa romana. Nel rione Liparlati, posto su un costone roccioso, sulla via che raggiunge il cimitero, dove si trovano le ville nobiliari ottocentesche con pregevoli finiture architettoniche, si gode una vista eccezionale sull’intera Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina.