Puglia, itinerario n. 2/2020

Nel cuore del Salento, tra il Golfo di Taranto e il Mare Adriatico.           


Puglia Map.iti2
Itinerario: da Lecce a Otranto in 3 tappe

Località: Lecce - NardòGallipoli – Maglie - Otranto

Stagione: tutte le stagioni. Tempo: cinque giorni. Lunghezza: Km. 118

 

I) Lecce

II) Lecce – Nardò – Gallipoli, Km 68, circa h. 1,10’

III) Gallipoli –  Maglie - Otranto, Km 50, circa h. 0,58’

Un itinerario impareggiabile, immerso in una tavolozza di colori, inondato dal profumo del mare e dai forti colori, viaggiando per chilometri e chilometri su ottime strade statali, diritte e alla velocità massima consentita, 50/70 km/k. Un percorso favoloso, in cui la bellezza dei luoghi, la ricchezza degli edifici, la luce del mare e delle spiagge, rincorre la storia, la passione e i gusti di questi luoghi, nel cuore del Salento, in questa fetta del territorio pugliese che si allunga verso sud, a dividere due mari. Si parte da Lecce, posta al centro della pianura Salentina, compresa tra le aspre terre delle Murge, a nord, e le serre salentine, a sud. La città, capoluogo del Salento, folgorante della propria bellezza, creata dalla fantasia e dalla maestria dei suoi artigiani, ha nelle forme barocche dei suoi tesori artistici il motivo che rende unico il centro storico. Tutto nella città è segnato dallo stile barocco, dal disegno urbano ai grandi monumenti, dagli eleganti palazzi alle abitazioni modeste con i rotondi balconi in ferro battuto, dalle linde piazzette ai meravigliosi vicoli stretti. Luoghi della luce e dell’anima, che insegnano come sia facile dimenticare il tempo e che bene introducono l’itinerario verso Nardò, situata a sud ovest del capoluogo. Il comune comprende un tratto della costa ionica del Salento, disseminata da piccoli centri abitati, le famose marine tanto conosciute: Santa Maria al Bagno, Santa Caterina, Sant’Isidoro, e Porto Selvaggio, immersa integralmente nel Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Il centro cittadino con la suggestiva Piazza Salandra è un inno all’arte barocca, un invito ad ammirare la Guglia dell’Immacolata posta al centro, contornata da altri gioielli: Il Sedile, la Torre dell’Orologio, il Palazzo di Città e la Fontana del Toro. Nei dintorni meritano una visita: Galatina per ammirare l'importante  basilica romanica di Santa Caterina d'Alessandria e la chiesa barocca dei SS. Pietro e Paolo; a pochi chilometri Galatone, per veder il santuario del Crocefisso con l'elegante facciata della chiesa di S. Sebastiano, la Chiesa Matrice e il Castello eretto nel XVI sec.. 

Continuando sulla SS 101, a pochi chilometri, si raggiunge Gallipoli, situata lungo la costa ionica del Salento. La città si divide in due zone: il centro storico, che sorge su un’isola e il borgo nuovo, collegato all’isola da un ponte in muratura costruito nel XVII sec.  Superando il ponte si entra nel nucleo storico, a sinistra si vede l’antica ansa portuale, il seno del Canneto, protetta dal Castello angioino. I vicoli stretti del borgo pulsano di vita, stantii degli odori di salsedine e di pesce portano i visitatori sulla strada panoramica, sopra le vecchie mura, dove si gode una vista indimenticabile. Più a ovest dell’abitato si trovano l’isola del Campo e lIsola di Sant’Andrea, col suo Parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo, mentre il tratto di “Punta della Suina”, tra il mare e una vasta pineta, è oggi un’esclusiva località turistica, caratterizzata da hotel e villaggi turistici. 

Lasciata Gallipoli il viaggio continua verso Otranto, tagliando il territorio, e raggiungendo Maglie, città al centro del medio Salento e importante snodo economico e culturale dell’area, che conserva antiche testimonianze di cultura e civiltà. Il suo imponente centro storico, va scoperto passo dopo passo, dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, alla Chiesa della Collegiata, insieme alle numerose botteghe artigiane e ai negozi di prodotti locali.

Procedendo ancora verso est sulla statale si giunge a Otranto, il punto geografico più a est della nostra penisola, il comune più orientale d’Italia. Salendo da Porta Alfonsina verso Il centro storico si raggiunge il Castello, poi attraverso tortuosi vicoli che si incuneano tra le case bianche si arriva alla meravigliosa Cattedrale romanica. Il suo territorio, splendido e lussureggiante dai colori mozzafiato, si estende a sud, dalla litoranea per Porto Badisco, i piccoli tornanti che costeggiano il mare, il brullo paesaggio costiero e le rosse cave di bauxite, tutte zone comprese nel Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, ai Laghi Alimini e verso il mare dove insistono splendide spiagge fino a Torre dell’Orso, a nord. Questo straordinario itinerario nel cuore del Salento affacciato su due mari, disteso all’ombra degli ulivi, abbacinato dalla luce, profumato di aromi selvaggi, ricco di olio e vino speciali, si conclude sul Lungomare degli Eroi, davanti al mare sferzato dal vento, guardando l’orizzonte lontano, con la speranza di potere presto ritornare in questi luoghi tanto suggestivi, baciati dal sole e dalla storia.

Lecce


Lecce f.1Ab. 95.263, leccesi; altezza: m. 49 s.l.m.; Provincia: Lecce, mappa - info Turista.: Via Vittorio Emanuele, 24 - T. 0832 332463/248092; P.S. H.: Piazza F. Muratore - T.: 0832 661407

L’antica Lupiae di età romana fu fondata dai messapi. Dal VI sec. fu soggetta al dominio dei bizantini fino all’arrivo dei normanni, alla metà dell’XI sec. A partire dal 1053 divenne sede della contea del Salento fino alla metà del XV sec., quando fu assoggettata al dominio degli aragonesi. Diventò capoluogo del nuovo territorio della Terra di Otranto, iniziando il lungo periodo del suo splendore, che vide la città, per i tre secoli successivi, fino al XVIII sec., protagonista di un eccezionale sviluppo, non solo economico, in cui nacquero importanti accademie artistiche e letterarie e con loro fiorì il “barocco leccese”. 

Lecce è una città splendida e meravigliosa, dove il suo prezioso centro storico, custodisce a cielo aperto un patrimonio di infinita bellezza, in cui i suoi tesori artistici, di levigata pietra leccese, brillano di una luce che li anima, li rende quasi vitali, più caldi, espressione di uno stile, di un modo di pensare, testimoni di un tempo che la loro presenza rinnova in ogni momento. Disegnato in un imperfetto semicerchio, è facile entrare nel centro della città, basta prendere una qualunque strada dalla circonvallazione che l’avvolge tutto e lo protegge, per raggiungere l’Anfiteatro romano, poi il Duomo, Porta Napoli e il resto dell’inestimabile patrimonio artistico della città.   

 

Nardò

 


Nardò f.6
Ab. 31.344, neretini; altezza: m. 45 s.l.m.; Provincia: Lecce, mappa - info Turista: Piazza A. Salandra - T. 0833 836928/ 572081; P.S. H.: Via XXV Luglio, 4 - T.: 0833 568111

 

L’abitato ebbe origine messapica, all’incirca nel VII sec. a.C., in età romana diventò Neretum, importante municipio. Nel medioevo fu un’importante colonia bizantina. Fu annessa al Regno longobardo (662 – 690). Attaccata e saccheggiata dai saraceni tra il 901 e il 924, fu sottomessa ai Normanni nel 1055 e ne seguì le sorti finendo sotto il dominio angioino. Fu coinvolta nelle dispute tra aragonesi, veneziani e turchi, divenendo, dal 1487 al 1806, feudo dei duchi di Acquaviva, sotto i quali fiorì e all’inizio del XVII sec. fu un centro di attrazione culturale diventando sede di Università e di accademie. Successivamente partecipò ai movimenti del risorgimento italiano sostenendo la Carboneria, quindi con l’unificazione del 1861 seguì il destino del nuovo regno d’Italia.

 

Il centro della città è uno scrigno di tesori barocchi, di edifici e chiese di eccezionale ricchezza e interesse storico, che si rivelano passo dopo passo, perdendosi nei vicoli e nelle stradine, attraversando piazze e piazzette, scoprendo angoli nascosti e scorci suggestivi, che incantano ogni visitatore. Un centro che ha saputo comunque declinare l’aristocratica bellezza del suo patrimonio artistico con l’originale disegno dei viali del suo centro moderno, ricco di attrattive.

 

Gallipoli

 


Gallipoli f.10
Ab. 20.259, gallipolini; altezza: m. 12 s.l.m.; Provincia: Lecce, mappa - info Turista.: Piazza Imbriani, 10 – 0833 262529; P.S. H. Strada Provinciale per Alezio, 13 - T.: 0833 270111

 

Era una colonia greca, nel 267 a.C. fu conquistata dai romani e, dopo la caduta dell’Impero Romano, subì la dominazione delle popolazioni barbariche e diventò una fortezza bizantina. Dal 1132 fu soggetta al dominio dei normanni poi a quello angioino. Territorio strategico per cui la città fu sottoposta a vari conflitti soprattutto con i francesi nel 1495. Nel 1501 entrò a far parte del Regno di Napoli sotto Ferdinando il Cattolico.  In questo periodo fu avviata la costruzione del porto che nel 1700 diventò la più importante piattaforma olearia del Mediterraneo dell’olio lampante.

Il centro storico della “città bella”, questo il significato del suo nome, stretto su un isolotto ha conservato immutata la struttura urbana, fatta di intricati e stretti vicoli e di candidi edifici, che le conferiscono un profilo orientaleggiante. Intorno è circondata dalla cinta muraria e un crogiuolo di stradine si perdono verso l’interno per sbucare dall’altra parte dell’Isola in un impianto scenografico di suggestiva presa. Un ponte collega, costeggiando il porto, collega il centro storico al promontorio dove dal XVIII sec. si è sviluppato il borgo nuovo.     

 

Maglie

 


Maglie f.10
Ab. 14.166, magliesi; altezza: m. 81 s.l.m.; Provincia: Lecce, mappa- info Turista.: Piazza A. Moro, 1 – T. 0836 489203; P.S. H. via Ospedale, 105 - T.: 0836 485000

 

 Le sue origini si perdono nella preistoria. La zona conserva testimonianze del periodo megalitico. L’abitato si sviluppò intorno al Castello tra il XIII e il XIX sec., costruito probabilmente dagli angioini e rinforzato dagli aragonesi.

 

Il centro storico di Maglie mantiene tutt’ora l’antica struttura e si sviluppa intorno al Castello, sostituito dal Palazzo Baronale Capece, conservando interessanti tesori dell’arte barocca. Nel territorio cittadino sono presenti numerosi monumenti megalitici come Dolmen e Menhir.

  

 

Otranto


Ab. 5.898 otrantini/idruntini; altezza: m. 15 s.l.m.; Provincia: Lecce, mappa - info Turista.: Piazza Castello, –0836 801436/804954; P.S. H. Via Mammacasella - T.: 0836 802500

Probabilmente ebbe origine dai messapi e conquistata dai romani diventò un importante municipio.  Per l’importanza del suo porto per un lungo periodo fu un ponte tra l’oriente e l’occidente. Subì la dominazione bizantina, diventando capoluogo dei territori del Salento. Dal 1068 finì sotto i normanni, poi sotto gli svevi, gli angioini e gli aragonesi. Nel 1480 fu espugnata dai turchi di Maometto II che fecero strage della popolazione. Nell’occasione si ricorda il sacrificio dei Santi Martiri Idruntini, circa 800 prigionieri maschi i quali per non avere voluto rinnegare la fede cristiana furono decapitati. Successivamente la città lentamente si riprese tanto da essere contesa dai veneziani prima e poi nuovamente dagli assalti di Turche e dei saraceni, che nel tempo costrinsero la popolazione sempre più stanca a lasciare la città. Nei primi anni del Settecento cominciò una lieve ripresa, che proseguì lentamente nell’ottocento quando, dopo l’unità d’Italia, 1868, fu approvato il primo progetto di bonifica delle paludi, che portò alla ripresa dell’agricoltura e un minimo benessere.

La parte antica di Otranto, ha mantenuto l’impianto urbano medievale, adagiata sulla valle del torrente Idro, cinta quasi completamente da mura turrite, si apre sul mare dalla parte del Lungomare degli Eroi. L’antica Porta Alfonsina, permette l’accesso dentro le mura e al nucleo storico, in un labirinto di vicoli che si perdono tra le case bianche incollate una all’altra e i negozi di artigianato locale e di gastronomia. L’attrattiva principale resta comunque, il mare, i suoi colori, le sue spiagge di sabbia finissima