Cortina d’Ampezzo

Cfr.: Veneto, itinerario n. 2/2019:  La Valle del Piave, il Sella, la Marmolada e un angolo del Cadore: Belluno – Arabba – Cortina d’Ampezzo – Pieve di Cadore

 


Ab. 5.807, cortinesi o ampezzani; altezza: m. 1.211 s.l.m.; Provincia: Belluno, mappa info Turista.: Corso Italia, 81 - T. 0436 869086; P.S. H.: Via Codivilla, 1 - T.: 0436 883111

Gli ultimi ritrovamenti archeologici: l’uomo di Mondeval, VI sec. a.C., e della famosa mummia del Similaun, IV – III sec. a.C, fanno pensare che questa parte orientale dell’Arco Alpino dolomitico fosse abitata da tribù paleovenete. Nei secoli successivi, i romani conquistarono la zona e vi si insediarono sottomettendo i popoli venetici, attribuendo il nome di Ampicium all’odierna Ampezzo. Nel 572 il territorio fu soggetto al domino longobardo, poi successero i Franchi. Nel X sec. è compresa nel sacro Romano Impero. Nel 1077 l’Imperatore Enrico IV concesse il territorio cadorino e l’attuale Ampezzo al patriarcato d’Aquileia. Nel 1420 passò alla Repubblica di Venezia. Nel 1511 le truppe dell’Imperatore Massimiliano I ebbero la meglio e presero il controllo dell’Ampezzo, dividendolo politicamente dal Cadore, fino al 1918. Nel 1531 Cortina venne incorporata al Tirolo e sottomesso nel 1741 all’Imperatore Giuseppe II d’Austria. Dopo la caduta della Serenissima l’Ampezzo fu annesso all’Austria, 1797 e diventò una fiorente stazione di soggiorno, fino allo scoppio della I^ guerra mondiale quando diventò uno dei principali teatri del conflitto.  

Cortina d’Ampezzo, Regina delle Dolomiti, sorge nell’ampia conca della Valle del Boite, comprende interamente l’area protetta del Parco naturale regionale delle Dolomiti, si suddivide in sei sestieri che rappresentano le comunità locali. La sua fama è dovuta soprattutto alle piste da sci tra le più tecniche e panoramiche delle Dolomiti. Lo scoiattolino rosso sulla prima lettera di Cortina, scritta in diagonale, è il caratteristico logo che identifica nel mondo questa cittadina da sogno.