Cfr. Sardegna, itinerario 2/2020 - Nella Sardegna nord - occidentale, verso la valle dei nuraghi e i preziosi siti archeologici della Penisola del Sinis: Sassari - Macomer - Oristano - Tharros
Ab. 126.641, sassaresi; altezza: 225 m. s.l.m.; provincia: Sassari; mappa - Info Turista.: Via Camillo Benso Conte di Cavour, 65, - T.348 685 9157 ; P.S.H.: Viale S. Pietro, 43 / B – T.: 079 283 0626
Sassari è una città "giovane", che risale alla fine del Medioevo, probabilmente fondata dagli abitanti della costa che si spostarono nell’entroterra per sfuggire alle incursioni dei pirati saraceni che venivano dal mare. Fu l'ultima capitale del Giudicato di Torres, nel 1294 divenne libero Comune, confederato a Genova (dopo un primo periodo filo-pisano). Nel 1323 la Sardegna passò agli aragonesi grazie alla concessione elargita da Papa Bonifacio VIII. Nel 1479 la città di Sassari, insieme a tutta l'isola, passò sotto il dominio spagnolo. Agli inizi del '700, in seguito alle vicende della guerra di successione spagnola, Sassari conobbe per alcuni anni la dominazione austriaca. Successivamente, dopo essere ritornata per un breve periodo agli spagnoli, la città di Sassari, con tutta la Sardegna, passò al Piemonte e ai Savoia in conseguenza del trattato di Londra del 1718 seguendone i destini politici.
Il centro storico è rimasto medievale con alcune tipiche caratteristiche lasciate dalla dominazione spagnola, mentre la parte moderna della città si è sviluppata con pianta regolare a scacchiera. Il centro urbano è circondato da coltivazioni ortive, uliveti e boschi che conferiscono l’aspetto paesaggistico caratteristico di questi luoghi.
Da vedere
- Corso Vittorio Emanuele II, via principale della città, divide il suo territorio: a Nord, la parte più pulsante con negozi e locali vari; a sud il nucleo storico con gli edifici religiosi, come la rinascimentale Chiesa di Santa Caterina. e la Chiesa di Sant'Andrea. Sul corso si incontra la centrale Piazza Castello, collegata alla Piazza d’Italia, il salotto cittadino per eccellenza, circondata da notevoli edifici del XIX sec., dove si stagliano il Palazzo della Provincia e il neo-gotico Palazzo Giordano. Il Corso termina aprendosi su Piazza S. Antonio, dove sorgeva l'antica porta Sant'Antonio, distrutta nel 1866. Nella piazza si erge la chiesa di Sant'Antonio Abate e la famosa Colonna di E. Tavolara del 1954, che attraverso vari bassorilievi racconta la storia della città.
- Fontana del Rosello, in via Col di Lana, vicino a via Rosello, una delle strade più pittoresche di Sassari dove si trovano le botteghe artigiane e i negozi di gastronomia locale. La fontana è uno dei simboli della città, opera simbolica genovese del 1606.
- Duomo, Cattedrale di San Nicola, nella piazza omonima, costruzione eretta a cominciare dal 1200 e completata nel XVIII sec., in molteplici stili, con l’imponente facciata in forme barocche, la cupola semisferica e i doccioni laterali che richiamano lo stile gotico, e l’alto campanile che si staglia a sinistra, alla cui base restano ancora i segni delle forme romaniche. Dietro la cattedrale si trova il Palazzo del Comune, costruito tra la fine del XVIII sec. e l’inizio del XIX sec.
- Palazzo Ducale, vicino al Duomo, edificio costruito tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX sec., oggi è la sede del Municipio.
- Museo nazionale Sanna, in viale Umberto I, comprende una sezione archeologica, quella etnografica e la pinacoteca.
- Mura, costruite nel XIII sec.,si alzavano intorno alla cittàintervallate da 36 torri di cui sono rimaste soltanto sei, tra cui l’unica torre tonda, chiamata Turondola, raggiungibile da Piazza Università.
- Parco di Monserrato, nella periferia sud, situato in una conca naturale e attraversato da numerosi viali.
- S. Maria in Bethlem, lungo il corso Vico, costruzione del tardo XIII sec., successivamente trasformata nel XV sec., conserva la facciata romanica con il meraviglioso rosone.
- S. Pietro in Silki, posta in periferia a ovest del centro storico, in via delle Croci, con annesso il convento dei frati francescani. L’edifico risalente al XI sec. fu ricostruito in stile romanico nel XIII sec. e successivamente, tra il XV e il XVII sec. in stile gotico.