Da vedere
Castello dei Doria, l’antica rocca fortemente rimaneggiata oggi sede del Museo della cestineria sarda.
Concattedrale di Sant’Antonio Abate, in via Manganella, nel centro storico a picco sul mare, costruzione del XVI sec. in forme gotico catalane che si fondono con linee classico rinascimentali. Presenta un’alta torre campanaria, con cupola maiolicata. L’interno a croce latina a navata unica con volta a botte e cappelle laterali e un transetto che conserva alcuni affreschi manieristi attribuiti al noto artista locale Andrea Lusso. L’Abside accoglie l’altare maggiore in marmo sormontato da una splendida tavola della Madonna con Bambino del Maestro di Castelsardo; i sotterranei sono stati adibiti a Museo diocesano, dove sono conservate numerose per d’arte.
Roccia dell’elefante, fuori dell’abitato, sulla strada per Sedini, singolare roccia vulcanica, a forma di un pachiderma, elaborata in parte dai fenomeni naturali e in parte lavorata dall’uomo, nel cui corpo sono presenti “fori di domus de janas”.
Spiagge, segnaliamo: la Vela Blu; la Marina, lu Poltu di la Rena, Sa Ferula.
Nei dintorni
Tergu, circa 10 km a sud, borgo dove è situata l’antica chiesa di Nostra Signora, precedente al XII sec., in forme romaniche. Faceva parte di un monastero benedettino.
Sedini, circa 15 km a sud est, paese dove è situata l’imponente domus de janas, costituita da diverse camerette sepolcrali, successivamente usate come prigioni e ancora abitate. Più avanti si trova la chiesa di S. Andrea, del XVI sec., esempio di arte gotico aragonese. Seguendo un sentiero si raggiunge nello strapiombo della Valle del Silanis, dove, tra i fichidindia, si trovano i resti della chiesa di S. Nicola di Silanis, costruzione romanica del XII sec., a cui era annessa un’antica abbazia.
Bulzi, circa 19 km a sud est, nel cui centro abitato si trova la chiesa di S. Sebastiano della prima metà del XIII sec., in forme romaniche; ampiamente ristrutturata nel XX sec. che ne hanno modificato il disegno. Poco fuori l’abitato è posta la magnifica chiesa di S. Pietro delle Immagini o del Crocefisso, costruita agli inizi del XII sec. in forme romaniche on notevole frontale a strisce bicolori e archeggiature.
Perfugas, circa 30 km a sud est, antico borgo, nel cui nucleo storico si trovano gli scavi del pozzo sacro di Predio Canopoli, vicino ai quali si staglia la chiesa di Santa Maria degli Angeli, costruzione risalente nelle forme attuali al periodo del XVI – XVII sec., poi ritoccata nel XVIII e XIX sec. Nella chiesa si può visitare il Museo Diocesano di arte Sacra, il quale conserva la grande pala d’altare, in tempera e oro su tela, chiamata “Retablo di San Giorgio”, opera d’arte del XVI sec. del Maestro di Perfugas, in stile gotico sardo, costituito da 14 tavole composte entro una struttura lignea sul tema dei Misteri del Rosario. Fuori dell’abitato, circa 2 km a nord, si incontra la campestre chiesa di S. Giorgio del XVI sec., costruita da maestranze locali in forme che richiamano il Gotico catalano, la facciata risulta interamente eretta con tronchi di trachite rosa, mentre il portale e disegnato con colonnine laterali e un arco a tutto sesto, unico segno dei modelli catalani e siciliani per l’intera isola. Nella chiesa era conservata la struttura lignea del “Retablo di San Giorgio”, ora custodita nella chiesa parrocchiale del paese di Santa Maria degli Angeli. Nel paese si possono visitare il Museo Archeologico e Paleobotanico e il Museo Etno Antropologico dell’Anglona.
Martis, circa 30 km a sud est, nel cui territorio si trovano: la cascata di Triulintas e l’affascinante foresta pietrificata di Carrucana, nel Parco paleo botanico dell’Anglona di Martis.
Chiaramonti, circa 37 km a sud est, paese nel cui territorio si trovano: la reggia nuragica di Ui; più avanti, verso sud, ancora 8 km circa, è possibile ammirare la cascata di Chirralza, al confine col comune di Erula. Più a ovest del centro abitato, di altri 6 km, nell’antica località medievale di Orria Pithinna, è situata la splendida chiesa di Santa Maria Maddalena, in forme romaniche. Invece, più a est, alle pendici del Monte Cucullai è ben visibile la necropoli di Su Murrone, area funeraria prenuragica.
Manifestazioni
I maggiori eventi sono legati alle feste religiose, fra tutte ricordiamo le celebrazioni della Settimana Santa, che si apre lu linissanti (il lunedì santo) dalla chiesa di Santa Maria. Tra i riti pasquali più affascinanti della Sardegna.
Gastronomia
Piatti di mare, pesce e crostacei: Risotto al nero di seppia/spaghetti ai ricci di mare/ involtini di tonno con fichi e ricotta/ moscardini aglio e prezzemolo/ grigliata mista di pesce fresco/ fregola sarda.
Piatti di terra: gnocchetti sardi/ Culurgiones, ravioli ripieni di ricotta, patate e spezie, conditi con sugo di pomodoro/ salumi e formaggi sardi/ malloreddus, gnocchetti semola conditi con sugo di pomodoro e salsiccia/ carne arrosto bovina, caprina e selvaggina.
Da non perdere
Aragosta alla Castellanese/ aragosta all’aragonese/ zuppa alla castellanese o sa Cassola di Castelsardo, una sorta di zuppa di pesce del golfo dell’Asinara/ porceddu sardo cotto nel forno a legna.
Vini
Vermentino di Sardegna Doc
Alberghi
Meli Hotel ***, via Lungomare Anglona, 15 – 079 479097
B&B Il Borgo, via Vasco de Gama, 3 – 339 7359401
Hotel Rosa dei Venti***, Corso Italia, 97 località Lu Bagnu – 079 474255
Ristoranti
Trattoria da Maria Giuseppa, via Cristoforo Colombo, 6 – 079 470601
Rocca Ja, via Sedini, 100, SS 134 – 079 470164
Da Edoardo, piazza Pinedda – 079 470415