Piemonte, itinerario n. 3/2023

Sulle strade piemontesi, tra pianure immense, montagne imponenti, colline e specchi lacustri: Alessandria - Vercelli - Biella - Ivrea


Itinerario: da Alessandria a Ivrea in 3 tappe

Località: Alessandria – Casale Monferrato - Vercelli - Gattinara - Varallo - Biella - Ivrea

Stagione: primavera - estate Tempo: 5/7 giorni. Lunghezza: Km. 200

 

I) Alessandria - Vercelli, km 56

II) Vercelli - Biella, Km 118

III) Biella - Ivrea, Km 26

Un percorso sulla carta classico, abbastanza agevole, attraverso alcune importanti città del Piemonte. Diventato, invece inatteso, imprevedibile e a dirla tutta avventuroso. Noi ci siamo innamorati di questo itinerario tracciato tra le colline del Monferrato, i boschi della Valsesia, i parchi naturali del Biellese e la Serra Morenica del Canavese. Un viaggio audace, che porta con sé immagini indelebili, grandiose, esaltanti. Si parte da Alessandria, tra le delicate colline del Basso Monferrato e la pianura, dove i paesaggi si distendono sui dossi lievi ed amabili, tra castelli fortificati e numerose pievi, circondati dai vigneti e dalle risaie in pianura, che conducono prima a Valenza e Casale Monferrato, poi a Vercelli e il suo territorio, da cui si penetra in Valsesia. Da Serravalle Sesia, superate Gattinara e Varallo, fino ad Alagna Sesia, nell’Alta Valle, alle pendici del massiccio del Monte Rosa, è un susseguirsi di boschi e di valli, dove la rigogliosa vegetazione è interrotta dai numerosi corsi d’acqua. In questo contesto, non poteva mancare il riconoscimento dell’Unesco per Il Sesia Val Grande geopark, che nel 2013 è diventato patrimonio della Rete geoparchi globale dell’Unesco.

Lasciando Alagna Sesia in direzione sud si giunge nell’accogliente e verde valle del Biellese, fatta di parchi e acque trasparenti, montagne, borghi medievali, ricetti e castelli. Biella è la degna capitale di questo territorio, legato a vivissima fede, come testimoniano i numerosi santuari e soprattutto quello di Oropa, a pochi chilometri dalla città.

 Continuando il viaggio verso sud, impreziosito dalle colline e le verdi valli del Canavese, si raggiunge Ivrea, ultima meta del nostro itinerario, centro principale di questo territorio, un gioiello incastonato nell’anfiteatro morenico e circondata da splendidi laghi. Un angolo del Piemonte da non perdere.

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Alessandria

Ab. 91.036, alessandrini; altezza: m. 95 s.l.m.; Provincia: Alessandria - mappa - info Turista.: IAT, piazza della Libertà 43 - T. 0131 288095; P.S. H.: Spalto Marengo, 39a – T.: 0131 206111

 

Insediamento sorto intorno all’antico borgo di Rovereto nella seconda metà del XII sec., prese la propria denominazione da Papa Alessandro III. Caposaldo militare, dalla metà del XIV sec. entrò a far parte dei domini viscontei; nel XVI sec. subì la dominazione degli spagnoli, quindi dal 1707 diventò territorio dei savoia e ne seguì le sorti.

 

Alessandria sorge sulle sponde del Tanaro, nella pianura, vicino al punto di confluenza col fiume Bormida. La pianta urbanistica della città mantiene parzialmente l’impianto primitivo, costituito da quattro borghi: Rovereto, Borgoglio, Marengo, Gamondini, su cui è possibile riconoscere l’antica cinta muraria. Oggi Alessandria è caratterizzata da lunghi viali a più corsie e da ampie piazze.   

Vercelli

Ab. 45.233, vercellesi; altezza: m. 130 s.l.m.; Provincia: Vercelli - mappa - info Turista.: A.T.L., Corso Garibaldi, 96 - T. 0161 58002; P.S. H.: Corso M. Abbiate,21 – T.: 0161 593111

Insediamento celto – ligure, colonizzato dai romani, dopo il 49 a.C., diventò uno dei “firmissima Municipia” della Transpadania con il nome di Vercellae. Dopo la caduta dell’Impero - Romano fu teatro di aspre battaglie fino all’arrivo dei longobardi, i quali, a loro volta, sconfitti cedettero il territorio al dominio dei carolingi, ma le contese per il potere tra i signori della zona continuarono. Agli inizi del XIII sec. la città raggiunse un certo splendore, ma nel secolo successivo, a causa delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, nel 1335, fu sottomessa al potere dei Visconti e nel 1427 passò sotto i Savoia e ne seguì le sorti, diventando uno dei centri piemontesi più illuminati del rinascimento.    

Vercelli è situata sulla costa destra del fiume Sesia, a nord est del Po. Circondata da corsi d’acqua e pianeggiante il suo territorio è coltivato prevalentemente dalle risaie. Capitale di questo regno presenta un notevole patrimonio artistico che si rifà ai modelli settecenteschi con il gioiello, rappresentato dalla basilica di S. Andrea, uno dei primi esempi di architettura gotica cistercense in Italia.   

Biella


Ab. 42.562, biellesi; altezza: m. 420 s.l.m.; Provincia: Biella - mappa - info Turista.: A.T.L., piazza Vittorio Veneto, 3, - T. 015 351128; P.S. H.: via dei Ponderanesi, 2 – T.: 015 15151

Antico insediamento celtico, durante l’età romana rivestì una certa importanza. Nel periodo medievale col nome di Busella fu sottomessa alla dominazione della Chiesa, fino alla metà del XIV sec. quando si consegnò al potere dei Visconti. Successivamente, nel 1379, passò sotto la dominazione sabauda, seguendone le sorti.   

Attraversata dal torrente Cervo, la città di Biella si distribuisce su tre nuclei: - il Piazzo, raggiungibile con una funicolare, conserva la struttura di borgo medioevale; - il Piano, risalente all’epoca romana custodisce importanti tesori dell’arte; - Chiavezza, lungo il torrente Cervo, presenta in bella vista uno scrigno di tesori archeo industriali, dove i vecchi stabilimenti tessili sono stati trasformati in moderni centri culturali, come  Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, la Fondazione Sella, il Museo d’arte contemporanea, MACIST, e la galleria Woolbridge, presso l’ex lanificio Pria.

Biella, nel 2019, è stata riconosciuta “Città creativa Unesco” nel settore “Crafts and Folk Art”. 

Ivrea

Ab. 23657, eporediesi/eporediensi; altezza: m. 253 s.l.m.; Città metropolitana di Torino - mappa- info Turista.: p. za Ottinetti - T.: 0125 618131/IAT, p. za Vittorio Emanuele, 1 - T. 0125 41011; P.S. H.: piazza Credenza, 2 – T.: 0125 414260

Colonia romana dal 100 a. C. l’antica Erodia nacque sulla strada delle Gallie come una fortificazione contro la popolazione dei Salassi. Dopo la caduta dell’Impero Romano e il disfacimento dell’organizzazione romana fu soggetta a numerosi conflitti. Nel periodo longobardo, VI – VII sec. fu sede del ducato omonimo. Sotto il regno franco fu contea.  una città florida sotto la dominazione di Berengario II nel X sec. e di Arduino nell’XI sec., assumendo grande importanza all’interno dell’allora Regno d’Italia. In seguito, fu soggetta alle dispute tra il vescovo di Ivrea, il marchese del Monferrato e altri signori locali. Nel 1356 passò ai Savoia e ne seguì le sorti, diventando libero comune.

 

Ivrea sorge su un colle in mezzo a un immenso anfiteatro morenico, bagnata dal fiume Dora Baltea è circondata da diversi specchi d’acqua. Il suo ripido centro storico conduce su una collina dove si staglia il Castello sabaudo e il Duomo. La parte moderna della cittadina è posta in piano su entrambe le rive della Dora. Ivrea è considerata la capitale del Canavese, dal 2018 fa parte del patrimonio dell’umanità Unesco.