Benevento

 Cfr.: Campania, itinerario n. 3/2020 - Dal basso Sannio al'originaria e antica Terra di Lavoro: Benevento - Caserta 

Benevento f1Ab. 58.871, beneventani; altezza: m. 135 s.l.m.; comune di Benevento, provincia: Benevento; mappa -  Info Turista.: Via Nicola Sala, 31, - T. 0824 319911; P.S.H.: Viale Principe di Napoli, 14 – T.:0824 771459

Una leggenda indica come fondatore dell’antico insediamento Diomede, eroe greco di ritorno dalla guerra di Troia. Della città sannita, chiamata Maleventum, non rimane nulla (salvo i reperti museali). I Romani, dopo la vittoria su Pirro, 275 a.C., la chiamarono Beneventum, in segno di buon augurio. Grazie alla sua posizione strategica sulla via Appia, divenne un’importante e ricca città imperiale.  I Longobardi vi si stabilirono nel 571 facendone la capitale del loro ducato più meridionale; successivamente divenne un principato. Passò poi al dominio del papato fino al 1860. Subì ingentissimi danni dai terremoti del 1688 e 1701 e dai bombardamenti del 1943.

Benevento, capoluogo del Sannio, è situata al centro di una grande conca fra i fiumi Sabato e Calore, circondata da montagne boschive. La città conserva un notevole patrimonio storico – artistico nonché archeologico. Il disegno urbanistico del suo centro storico presenta l’impianto antico della città romana, di cui Corso Garibaldi riprende il percorso del decumano massimo.  La chiesa di Santa Sofia, costruita nel 760 per volontà del duca longobardo Arechi II, è stata riconosciuta nel 2011 Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ad Est del centro storico, attraversato da due lunghi viali alberati, Viale Mellusi e Viale Atalntici, sorge la zona nuova della città, quartiere dove si trovano edifici moderni e tanto verde. Un’ultima annotazione riguarda la credenza popolare locale nell’esistenza delle streghe, che nacque e si fuse, intorno all’VIII sec., con gli echi delle misteriose usanze dei longobardi, popolo fedele alle proprie tradizioni e ai propri riti magici effettuati attorno al noce, albero demoniaco. Letteratura e musica hanno ben riprodotto questa leggenda, ripresa in maniera sopraffina anche nel gusto squisito con il famoso liquore “Strega”, creato nel 1860.