Calabria, Itinerario n.1/2019
Dallo Stretto all’Aspromonte, andata e ritorno: Reggio Calabria – Gambarie – Scilla - Bagnara – Monte Sant’Elia
Itinerario: da Reggio Calabria a Monte Sant’Elia, attraverso Gambarie e Scilla, in 2 tappe.
Località: Reggio Calabria – Gambarie – Scilla - Bagnara – Monte Sant’Elia
Stagione: tutte le stagioni. Tempo: due giorni. Lunghezza: Km. 91.
I) Reggio Calabria – Gambarie, Strada Vico Campi, SS 183, Km 33, circa h. 1.00’
II) Gambarie - Melia – Scilla - Bagnara – Monte Sant’Elia, SP 107, A 2, Strada per Monte Sant’Elia, Km 58, h. 1,20’
Il titolo di questo itinerario è già un programma, che indica un percorso veloce e breve, ma che racchiude in sé la bellezza e la sintesi. In poche parole si tratta di un viaggio fantastico, in cui la ragione si perde a capire la natura e la fantasia gareggia con il mare e con il cielo, in cui si resta annichiliti di fronte a tanta belleza.
Partenza da Reggio Calabria, città antichissima e gloriosa, sempre risorta alle distruzioni subite a causa delle guerre e dei terremoti, che conserva ancora i segni del suo imperituro passato, dalle mura greche alle terme romane, dal Museo nazionale della Magna Grecia, ricco di reperti come i bronzi di Riace e la testa del Filosofo di infinita bellezza, che da soli valgono la visita alla città, al Lungomare da cui si gode la magnifica vista della Sicilia, dal Castello aragonese alle residenze neobarocche. Reggio è situata sulla punta dello "Stivale", alle pendici dell'Aspromonte, al centro del Mediterraneo e gode di un favoloso panorama sulla Sicilia, sull'Etna e sulle Isole Eolie. La città è attraversata dal 38º parallelo, che si trova a 38° di latitudine nord, punto in cui è stato eretto un Monumento, basamento a forma di tronco di piramide, sul cui lato obliquo sono posti dei medaglioni con l’emblema delle 6 città che attraversa, dall’Europa meridionale al mar Mediterraneo, dall’oceano Pacifico agli Stati Uniti e all’oceano Atlantico, tagliando le città di: Seul, Smirne, Atene, San Francisco, Cordova. Tale monumento è situato a Bocale, una contrada poco fuori città, nel punto dove si incontra con la Strada Statale 106 Jonica. Reggio Calabria è situata al centro di una zona agricola particolarmente fertile in cui, grazie al clima mite e all'abbondanza di acque, si sviluppano le colture dell'olivo, della vite, degli agrumi e del bergamotto, agrume che rende la sua migliore qualità nel territorio reggino, divenuto per questo uno dei simboli rappresentativi della città.
Seconda tappa dell’itinerario è Gambarie, che si raggiunge, seguendo, dal centro cittadino di Reggio Calabria, la strada Vico Campi e poi la SP 183, per circa 30 km. È una frazione di Santo Stefano in Aspromonte situata a m. 1.350 s.l.m., nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte, rinomata stazione sciistica e climatica da cui si vede il mare e in lontananza, nelle giornate limpide, le isole Eolie. Qui il bosco è costituito principalmente da abeti, faggi e pini secolari e castagni. Nel sottobosco si trovano fragoline, more, felci, asparagi, ciclamini, agrifoglio. La località è pure rinomata perché, dopo le prime piogge, in autunno, nei suoi boschi è facile trovare funghi di diverso genere, anche il gustoso porcino. Tre chilometri più avanti una strada panoramica, da seguire per 16 km, porta a Montalto, dove si trova la vetta del monte Cocuzza, m. 1956, la cima più alta dell’Aspromonte. Riprendendo la strada del nostro itinerario, scendendo da Gambarie in direzione Scilla, sulla SP 107 si attraversano fitti boschi e ampi campi prima di raggiungere i Piani di Aspromonte e, sempre in discesa, la piccola frazione di Melia, tutta prospicente la Strada Statale, fino a raggiungere le prime case di Scilla, i cui colori si confondono con il mare, che sta lì, sotto di esse, a splendere supremo. Poi Piazza S. Rocco, dal cui belvedere si ammira la massiccia mole del Castello dei Ruffo, l’imbocco dello Stretto di Messina, il profilo del capo di Ganzirri, a volte il golfo di Milazzo, poi Marina Grande, la spiaggia della cittadina, perla del sud. Dalla piazza S. Rocco si scende ancora giù, verso il mare, dalla parte opposta alla spiaggia e al lungomare, per ammirare il rione Chianalea, incastonato tra il mare e la scogliera, dove le barche e le pittoresche abitazioni sono protagoniste assolute di questa piccola Venezia, considerata tra i borghi più belli d’Italia. Seguendo poi la SS 18, a circa 3 km si incontra Bagnara Calabra, splendida cittadina situata tra il mare e la montagna, intagliata a gradoni coltivati degrada sulla marina, incastonata come un diamante tra due costoni di roccia che si protendono in mare.
Risalendo verso l’A2, quindi seguendo l’uscita per Bagnara, poi la strada per Monte Sant’Elia si giunge sulla cima, ultima meta del nostro itinerario. Da qui si apre un panorama immenso, infinito, che canta all’anima di ogni visitatore, sull’intera costa tirrenica, da Capo Vaticano allo Stretto di Messina, Scilla, le isole Eolie, l’Etna e l’intera città di Palmi.
Reggio Calabria
Ab. 180.504, reggini; altezza: m. 31 s.l.m.; città metropolitana, mappa info Turista.: http://turismo.reggiocal.it; P.S. H.: Via G. Melacrino, 21 – T.: 0965 397111 – Aeroporto: T. Minniti, Via Ravagnese, 11 - T.: 0965 644933
Fondata nell’VIII sec. a.C. l’antica Rhegion raggiunse grande prosperità durante il Vi – V sec. a.C. sotto il tiranno Anassilao. Costantemente in contrasto con Siracusa, fu alleata di Roma contro Cartagine. Diventò municipio romano nel I sec. a.C. e fiorente città durante l’epoca imperiale. Nel medioevo subì la dominazione bizantina, nel X sec. fu sottoposta a varie occupazioni musulmane, passando infine ai normanni, quindi agli angioini e agli aragonesi, ottenendo vari privilegi. Fu devastata da un forte terremoto nel 1783, e nuovamente distrutta dal disastroso sisma del 1908. Riportò gravi danni dai bombardamenti durante l’ultima guerra. Oggi Reggio è una città moderna, effetto principalmente delle ultime ricostruzioni eseguite dopo il terremoto del 1908, eseguite sulle vecchie rovine, situata in una posizione panoramica unica al mondo, sulle rive orientali dello Stretto di Messina. Il centro cittadino si sviluppa su strade rettilinee a scacchiera, parallelamente alla costa, tra i torrenti Annunziata e Colapinace.
Da vedere
- Molte delle opere d'arte e degli edifici realizzati nei secoli sono andati perduti, tuttavia il centro della città è caratterizzato dall'architettura dei primi decenni del Novecento, e presenta diversi esempi di stile liberty, il neogotico Palazzo Zerbi, il neoclassico Teatro Comunale Francesco Cilea, dove è situata anche la Pinacoteca civica, il Palazzo Mazzitelli e quello, cosiddetto fascista, della Stazione Ferroviaria, il Museo Nazionale della Magna Grecia, che annovera, tra altri reperti di pregio, i famosi Bronzi di Riace e la Testa del filosofo.
- Sempre nel nucleo centrale della città, si notano alcune opere di rilievo quali il Castello Aragonese, nella parte alta della città, il vicino Duomo, ricostruito dopo il terremoto del 1908, la Chiesa degli Ottimati, la Chiesa di S. Maria della Cattolica dei Greci, la Chiesa della Graziella, sopravvissuti almeno in parte al sisma del 1908.
- la città, posta in armonica posizione, si affaccia sul mare, il suo splendido lungomare, spesso definito “il più bel chilometro d’Italia”, da cui si può ammirare la Sicilia, davvero vicina, ospita: l’orto botanico, tra i più importanti, che conserva varie specie di piante tropicali e alberi di ficus centenari, e i resti delle mura greche e delle terme romane.
- le Strade Cannocchiale, sulla zona collinare del centro storico, nei pressi delle Tre fontane, in cima alla scalinata di via Giudecca, vicino a Villa Nesci, dalla via Reggio Campi si dipartono scalinate, che giungono fino al Lungomare, particolarmente caratteristiche che offrono un singolare effetto ottico: si ha l'impressione che la Sicilia e il panorama circostante siano più vicino di quanto non sia realmente.
Gambarie (località del comune di Santo Stefano D’Aspromonte)
altezza: m. 1.350 s.l.m.; Città metropolitana di Reggio Calabria, mappa info Turista.: http://turismo.reggiocal.it; P.S. H.: Via Giuseppe Melacrino, 21 Reggio Calabria – T.: 0965 397111
Alle spalle della città di Reggio Calabria si erge il massiccio dell'Aspromonte, che raggiunge i 1.998 m di altezza, e l’importante stazione sciistica di Gambarie col suo parco naturale, ad appena 35 km dal centro del capoluogo. Si tratta di una delle più importanti aree protette d’Italia, sia per l’estensione che per il suo valore naturalistico, faunistico e paesaggistico. A Gambarie, situata in posizione panoramica, sui Piani dell’Aspromonte, si scia vedendo lo Stretto di Messina, le isole Eolie e l’Etna. Un vero Paradiso. La località è nota anche per i suoi percorsi di Trekking, numerosi e di diversa difficoltà e durata, ad anello o diretti verso altre località aspromontane.
- Nel centro del borgo si trova l’ampia piazza Mangeruca dove è posta una fontana, costruita in pietra nel 2003, su cui sono poste lastre di vetro che simboleggiano la montagna, dalla cui cima sgorga l’acqua che conferisce un fascino particolare. Le lastre riportano l’incisione di un testo, tratto dalla Carta dell’Aspromonte, che durante l’estate, causa il riflesso dei raggi del sole, viene proiettato a terra così da risultare leggibile. Attorno alla piazza sono disposti negozi, bar, ristoranti e alberghi.
- Vicino alla piazza è situata la chiesetta del Sacro Cuore, costruita intorno alla metà dell’800, di lato si trova la pineta, al cui centro si erge una fontana del 1954.
Nei dintorni
Il Cippo di Garibaldi, a circa 7 km, dove sorge un minuscolo mausoleo, che ricorda le gesta dell’eroe, vicino al quale si trova l’albero, vicino al quale i compagni adagiarono il generale Garibaldi, il 29 giugno 1862, ferito a una gamba nello scontro con le truppe regolari.
Montalto, a 16 Km, piccolo comune dell’Aspromonte, dove si trova la vetta del monte Cocuzza, m. 1956, il più alto della catena dell’Aspromonte, su cui si erge una statua al Cristo benedicente e da cui si apre un vasto e immaginifico panorama.
Scilla
Ab. 4.896, scillesi; altezza: m. 72 s.l.m.; Città metropolitana di Reggio Calabria, mappa info Turista.: http://turismo.reggiocal.it; P.S. H.: Via Tripi Superiore – T.: 0965 7909295
Dalle origini lontanissime che si perdono tra mitologia e storia, leggenda e poesia, tutte alimentate dalla bellezza e suggestività dei luoghi e dall’ambiente in cui sorge, Scilla è situata sul promontorio Scilleo, proteso verso lo Stretto di Messina.
L’odierna Scilla si sviluppa, in alto, su un piano di uno sperone di roccia, intorno al centro storico “S. Giorgio”, che trova nella piazza San Rocco il punto di ritrovo principale, in cui si trovano la chiesa di S. Rocco, patrono della città, e il palazzo comunale. La piazza, si affaccia a strapiombo sul mare e offre una vista unica sullo Stretto di Messina, che abbraccia Punta Paci, estremità meridionale dell'area di Scilla, la Sicilia, con Ganzirri in bella evidenza e, nelle giornate terse, Capo Milazzo, in lontananza alcune delle Isole Eolie, Lipari, Panarea e Stromboli, e il Castello Ruffo.
Da vedere
- Sempre nel centro storico si trova il caratteristico quartiere di Bastia con le case basse poste sui vicoli stretti e scoscesi.
In basso sulla costa costituita da scogli e rocce è situato l’altro quartiere pittoresco di Scilla, Chianalea, per la quale è definita “piccola Venezia del sud”. Tutta Chianalea è percorsa da un’unica strada che la congiunge al porto, su cui si stagliano, piacevolmente inserite nel contesto, caratteristiche case costruite a ridosso del mare.
-Dalla parte opposta, divisa dalla rocca che ospita il Castello dei Ruffo, sorge Marina Grande, la spiaggia di Scilla, col suo splendido lungomare.
- Il Porto di Scilla è diventato nel tempo uno scalo turistico, mantenendo la sua importanza di scalo e rifugio per i pescherecci famosi per la pesca del pesce spada, vera risorsa economica della località.
Monte S. Elia (località del comune di Palmi)
Altezza: m. 582 s.l.m.; Città metropolitana di Reggio Calabria info Turista.: http://turismo.reggiocal.it; P.S. H.: Viale B. Buozzi, 179, Palmi – T.: 0966 418229
Luogo di preghiera e di ritiro spirituale, dove il monaco Elia da Enna ritiratosi in penitenza fondò, sul finire del IX sec., un convento. Successivamente, nel X sec., alcuni monaci basiliani ne fondarono altri. Nell’XI sec. la montagna venne dedicata dai monaci a S. Elia di Enna. L’abbazia del monte e il convento vennero distrutti e poi ricostruiti in maniera più semplice e ridotta, a causa dei terremoti del 1783 e del 1894. La chiesetta che oggi vediamo fu riedificata nel 1958. Il monte è definito il balcone sul mar Tirreno, in quanto crinale costiero della catena montuosa dell’Aspromonte, da cui si gode “il panorama più bello del mondo”, occupa la parte più a sud del territorio di Palmi, sovrastando il centro della cittadina. Per mezzo di piccole spiagge e scogliere esso degrada repentinamente verso il mar Tirreno, restituendo piccole ma enormi opere d’arte naturali, come la baia della Marinella, la grotta delle Sirene, la grotta dell’Arcudace, la grotta Perciata e lo scoglio di Pietra Galera.
Grazie alla particolare conformazione del luogo, il punto panoramico di rilievo è il Rocco Isola – Pelorosso, situato sulla cima, costituito da diverse balconate, con ringhiere e scale, poste sopra i costoni della montagna. Da qui si apre un panorama mozzafiato sull’intera costa tirrenica, da Capo Vaticano allo Stretto di Messina, Scilla, le isole Eolie, l’Etna e l’intera città di Palmi.
In cima al Belvedere sono collocate tre croci bianche a ricordo del monte Calvario.
Monte Sant’Elia è una importante meta per l’escursionismo con due percorsi posti uno alle pendici della montagna “il sentiero del Tracciolino” e l’altro sulla vetta
Monte Sant’Elia ricade prevalentemente su due aree protette della Regione Calabria, una è la zona di protezione speciale denominata “Costa viola” (dichiarata, recentemente, novembre 2018, patrimonio immateriale dell'Unesco) e l’altra è il Sito di interesse Comunitario denominato “Costa Viola e Sant’Elia”