Cfr.: Abruzzo e Molise, itinerario 1/2019: Dalla costa pescarese verso la Maiella e la valle Peligna
Ab. 50.652, teatini; altezza: m. 330 s.l.m.; provincia: Chieti, mappa Info Turista.: Via S. e B. Spaventa, 47 – 0871 63640; P.S. H.: Via dei Vestini – T. 0871 3571
Le sue origini storiche si confondono con la mitologia; una leggenda racconta che l'odierna Chieti fu fondata nel 1181 a.C. dall'eroe Achille, che la chiamò Teate (Teti) in onore di sua madre. Altre leggende narrano che la fondazione è dovuta ai Pelasgi; Strabone invece, riteneva fosse stata fondata dagli Arcadi. L’attuale territorio fu chiamato dai romani Teate Marrucinorum, capitale del popolo dei Marrucini, i quali prima, combatterono contro Roma, ai tempi delle guerre sannitiche poi, nel 304 a. C., diventarono fedeli alleati dei romani, dopo la firma di un trattato di pace tra i due popoli. Nel 91 a.C. Chieti entrò definitivamente nell'orbita romana: fu eretta a municipio e urbanizzata, secondo i canoni romani, divenne così il principale centro economico della regione e arrivò a contare oltre 60 000 abitanti. Durante il periodo delle invasioni barbariche e la caduta dell’Impero romano di Occidente decadde e si risollevò soltanto con l’avvento della dominazione longobarda, diventando gastaldato. Nell’801 fu distrutta dai Franchi di Pipino. Passò quindi al controllo dei normanni e si risollevò sotto la dominazione sveva. Sotto l’influenza degli Angioini e soprattutto con gli Aragonesi, conobbe un ulteriore periodo di grande sviluppo e fu posta a capo di tutti gli Abruzzi con diritto di battere moneta propria. Nel Seicento Chieti assunse la conformazione urbanistica che fondamentalmente ancora oggi la contraddistingue, favorita anche dalle ricche commesse della Chiesa, che si prodigò nella costruzione di imponenti edifici. Nel 1861 fu annessa al Regno d’Italia. La città è divisa in due centri principali, Chieti alta e Chieti Scalo. Chieti alta è il nucleo più antico della città e comprende il centro storico che, situato sul colle, ospita numerosi resti ed edifici in vari stili che raccontano delle molte fasi storiche attraversate del capoluogo teatino.
Chieti Scalo è invece la parte nuova ed industriale della città. Adagiata nella vallata a nord della collina ed estesa fino all'argine destro del fiume Aterno-Pescara, si è sviluppata seguendo prevalentemente il percorso dell'antica via Tiburtina Valeria (che nel tratto urbano viene ridenominata e suddivisa in via Aterno, viale Abruzzo, viale Benedetto Croce e viale Unità d'Italia) e della ferrovia Roma-Pescara. Chieti è bene integrata con i comuni della val Pescara, e fa parte della grande area metropolitana pescarese, che raggiunge una popolazione totale di circa 350 mila abitanti.
Da vedere
· I tempietti romani, piazza dei templi, si trovano al centro della città, i primi due databili intorno al I sec. e il terzo al III sec. d.c.
· le Terme, via Giovanni XXIII, leggera deviazione dal centro cittadino, complesso grandioso che provvedeva al rifornimento idrico della città.
· Corso Marrucino, via principale della città, che va da piazza Trento e Trieste a via Arniense, nel cuore del centro storico teatino, dove è situata la chiesa barocca di S. Domenico, con annesso museo diocesano. Sullo stesso lato, più avanti, si trova il Teatro Marrucino, costruzione del XIX sec.; sempre sul corso si staglia la chiesa di S. Francesco della Scarpa del XIII sec., con un elegante rosone sulla parte superiore della facciata. Sulla destra del Corso si apre via De Lollis, su cui si alza il palazzo Martinelli-Bianchi, che ospita la Pinacoteca Barbella, dove sono conservate preziose e notevoli opere d’arte dal XIV sec. ad oggi e un’interessante raccolta di dipinti di autori abruzzesi.
· La Cattedrale, piazza S. Giustino, risale al X sec. è stata più volte rimaneggiata fino al 1920, conservando un impianto barocco settecentesco. L’interno è a tre navate, diviso da pilastri.
· Santa Chiara, lungo la via Arniense, chiesa medievale del XIII sec, ristrutturata nel XVIII sec., a navata unica con volta a botte.
· S. Giovanni, via dei Sette Dolori, chiesa barocca del XIII sec., rimaneggiata nel XVIII sec., conserva pregevoli opere del Veronese.
· Tempietto di S. Maria del Tricalle, sorge sulla chiesa medievale S. Maria del Tricaglio, costruita a sua volta su un edificio più antico a pianta ottagonale, restaurata nel XIX sec. e accorpata al moderno quartiere Tricalle.
· Esedra della Pescheria, piazzetta teatro Mario Zuccarini, ricorda un mercato di età classica.
· Villa comunale è composta da più livelli terrazzati che comprendono: un giardino all’italiana, una fontana monumentale, una passeggiata tra i laghetti con camminamenti e ponti in pietra.
· Museo archeologico nazionale d’Abruzzo, sorge al centro della Villa comunale, e conserva la più importante raccolta archeologica abruzzese.
· Museo archeologico nazionale d’Abruzzo “la Civitella”, espone i reperti della terra dei Marrucini, i materiali e le fasi che ripercorrono la storia dell’archeologia teatina.
· Chieti sotterranea, si tratta di un’intera città situata sotto l’attuale centro storico, dovuta al fatto che nell’antica Teate fu realizzato un articolato e complesso sistema di cisterne collegate mediante cunicoli, forniti di fori di aerazione, che costituirono degli ottimi rifugi antiaerei, durante la seconda guerra mondiale.