Cfr.: Calabria, itinerario n. 3/2022 - Dalla Riviera dei Cedri all’alto Ionio cosentino, attraverso il Parco del Pollino: Scalea - Morano Calabro - Trebisacce - Roseto Capo Spulico - Oriolo.
Ab. 11.363, scaleoti; altezza: m. 25 s.l.m.; Provincia: Cosenza, mappa - info Turista.: I.A.T. via Kennedy, 25 - T. 0985 90679; P.S. H.: Contrada Testa, Ospedale Iannelli, Cetraro (a 33.4 km) - T.: 0982 977231/9771
Insediamento risalente al periodo paleolitico, colonizzata successivamente dagli Enotri. Nel 600 a. C., i Sibariti fondarono, sul fiume Lao, la città di Laos che, insieme alla colonia romana di Lavinium, sorta in epoca più tarda, si può definire l’antica Scalea, il cui centro urbano attuale ebbe origine intorno al VI sec., sotto la dominazione longobarda. Con l’arrivo dei normanni la cittadina ebbe uno sviluppo commerciale e marinaro, nel XIV sec. diventò un importante scalo marittimo. Seguì la dominazione angioina e aragonese, quindi con gli spagnoli il suo territorio entrò a far parte del Regno di Napoli e del regno delle Due Sicilie e ne seguì le sorti.
Scalea sorge al limitare di un grande promontorio che segna il confine meridionale del Golfo di Policastro. La parte pianeggiante del suo territorio si estende sulla costa del mar Tirreno, mentre quella collinare raggiunge i 400 m s.l.m. Suggestivo è il suo centro storico, fitto di scale e di vicoli, raccordati da archi, che conserva ancora i caratteristici “Suppuorti”, che coprono alcuni tratti delle vie, traccia dell’antica muraglia difensiva costituita dalle case legate insieme come una cinta. Scalea, insieme ad altri 22 comuni, fa parte della Riviera dei Cedri che si estende tra i territori compresi fra i comuni di Tortora e Sangineto, in cui è diffusa la coltivazione del cedro.
Da vedere
- Torre Talao, costruzione militare aragonese del XVI sec., simbolo della città.
- Torre di Sopra, i ruderi del castello che dominano il nucleo storico.
- Torre della Scalicella o di Giuda, torre di guardia del castello
- Chiesa di Santa Maria d’Episcopio, costruzione risalente all’VIII sec., ingrandita nel periodo normanno; conserva pregevoli sculture lignee e di marmo, importanti tele e affreschi.
- Episcopio, edificio normanno del XII sec., diventato una fortezza.
- Palazzo dei Principi, nel borgo antico, costruzione del XIII sec. oggi di proprietà comune ospita la Biblioteca Comunale, conserva notevoli affreschi del XVII sec.