Cfrr.: itinerario n. 3/2021 – Su per la via Emilia: Modena – Reggio Emilia – Parma – Piacenza
Ab. 188.090, modenesi/geminiani; altezza: m. 34 s.l.m.; Provincia: Modena, mappa - info Turista.: IAT Modena, Piazza grande,14 - T. 059 2032659; P.S. H.: Via G. Campi/ Via del Pozzo, 71 – T. : 059 4222111
Insediamento di età preistorica, successivamente abitata da popolazioni di origine etrusca e gallica, i Boi. Divenne colonia romana nel II sec a.C., chiamata Mutina. Grazie al commercio e ai traffici sulla via Emilia divenne fiorente. Nel IV sec. però iniziò il lento declino e l’abbandono della città che culminò nel VIII sec. con la fondazione della vicina Cittanova, sotto la dominazione longobarda. Un secolo dopo la popolazione rientrò nel vecchio borgo che fu fortificato e grazie al governo dei vescovi cominciò la rinascita. Nel 1099 iniziarono i lavori per la costruzione del Duomo. Agli inizi del XII sec. si proclamò libero comune, riacquistando prosperità. Furono costruiti molti edifici cittadini, fu allargato il perimetro murario e creata l’Università. Successivamente fu coinvolta in gravi conflitti prima con la stessa città di Bologna, poi tra le varie signorie degli Este, dei Bonacolsi di Mantova, dei Pico, del papato, fino a quando, nel 1336, entrò nei domini estensi come provincia di Ferrara, dal 1598 divenne capitale del ducato fino al 1860.
La città si estende all’interno dell’antico perimetro a forma di pentagono che costituiva le vecchie mura costruite dagli Este nel 1500, oggi sostituite dai grandi viali alberati di circonvallazione. L’importante Via Emilia è incorporata nello schema urbanistico, facendo da cerniera tra quartieri orientali che si caratterizzano per l’impianto urbano ad assi ortogonali romano, e quelli occidentali con struttura a dedalo di origine medievale.
Sembra incredibile, la sua provincia, posta al centro dell’Emilia Romagna, questo spicchio di terra, che prima si allarga in pianura, poi adagio sale verso l’Appennino, riesce ad affascinare ogni viaggiatore. Oltre al ricco patrimonio artistico che impreziosisce il territorio, qui sono nate le auto da corsa e le vetture di lusso più famose nel mondo, mentre la cucina locale e i prodotti tipici gastronomici DOP, tra innovazione e tradizione, vengono consacrati dappertutto. Una vera e propria "Terra di sapori, arte e motori”.
Da vedere
Largo Garibaldi, dove c’era l’antica Porta Bologna (abbattuta nel 1882), lungo via Emilia Est, si trovano: la Fontana dei due fiumi dello scultore e G. modenesGraziosi, che simboleggia il fiume Secchia e il Panaro, che fiancheggiano la città senza attraversarla e il Teatro Storchi del 1889, secondo i dettami del tempo.
- Chiesa di San Biagio, in via del Carmine, una traversa di via Emilia centro, risale agli inizi del XIV sec. assieme al monastero in cui si stabilirono i frati Carmelitani, fu ricostruita intorno alla metà del XVII sec., all’interno il coro e la maestosa cupola furono affrescati da Mattia Preti.
- Chiesa di S. Pietro, nella via omonima, eretta intorno alla seconda metà del XV sec., l’interno è ampio, a cinque navate.
- Corso Canal Grande, una traversa di via Emilia Centro e grande arteria cittadina, si trovano: la Chiesa di S. Vincenzo del XVII sec. in stile rinascimentale; il Teatro Comunale Luciano Pavarotti, costruito nel 1841 in stile neoclassico, con un portico a colonne doriche; a poca distanza, il conservatorio Orazio Vecchi e la Biblioteca Antonio Delfini; in fondo al Corso si apre il Parco Ducale Giardini Estensi, al cui interno sono posti la Palazzina dei Giardini, oggi sede della Fondazione Modenese Arti Visive e l’Orto Botanico.
- Piazza Roma, ristrutturata modernamente alcuni anni fa, collegata a Piazza Grande, cuore della città, dalla signorile via Farini, vi si staglia il maestoso Palazzo Ducale, edifico in forme barocche del XVII sec., antica residenza dei duchi d’Este, attualmente ospita l’Accademia Militare; si alza il monumento a Ciro Menotti, protagonista dei moti risorgimentali del 1831, accanto al quale scorre l’acqua di un’avveniristica fontana. Adiacente a Piazza Roma si erge la Chiesa di S. Domenico, posta però, sull’omonima piazza, costruzione risalente ai primi anni del XVIII sec. su una precedente chiesa del XIII sec.
- Chiesa di San Giorgio, in via Farini, eretta a partire dal 1647, in forme barocche.
- Piazza Grande, nel cuore pulsante della città, collegata alla via Emilia da Corso Duomo, è situato il Duomo, meraviglioso esempio dell’arte romanica, costruito a partire dal 1099, su una precedente chiesa paleocristiana che custodiva il sepolcro di S. Geminiano; a fianco si staglia la Ghirlandina, imponente campanile di 86 m., con cupola a cuspide gotica trecentesca, simbolo della città; il Palazzo Comunale, mastodontico edificio risalente al XII sec, ricostruito in toto nella prima metà del XVII sec., con la Torre dell’Orologio del XVI sec. L’Unesco, nel 1997, ha riconosciuto Piazza Grande, il Duomo e la Ghirlandina, siti patrimonio dell’Umanità.
- Piazza XX Settembre, attigua a Piazza Grande, vi si accede da via Albinelli, sulla quale si apre il mercato storico coperto Albinelli.
- Chiesa di San Bartolomeo, in via dei Servi, eretta agli inizi del XVII sec. sul luogo dove sorgeva una più antica, in forme barocche.
- Chiesa del Voto, in via Emilia Centro, proprio dove inizia corso Duomo, costruita a partire dal 1634, all’interno conserva dipinti di Lodovico Lana. Su via Emilia centro, all’incrocio con via S. Carlo, quasi in continuazione con via Farini, si erge la Chiesa di San Carlo, la cui costruzione iniziò nel 1664, fu consacrata nel 1766, essa ripropone in dimensioni ridotte la chiesa di S. Carlo ai Catinari di Roma, oggi è adibita ad auditorium fa parte del complesso del S. Carlo che comprende una cappella, un teatro, una biblioteca, oltre allo straordinario porticato su via Emilia centro.
- Chiesa di San Giovanni Battista, su via Emilia centro, accanto a Piazza Matteotti, edificata sul luogo dove sorgeva una chiesa più antica fu ricostruita nel XVI sec. e rimaneggiata nel XVIII sec. che conserva una meravigliosa “Deposizione”, gruppo di otto statue di terracotta colorata dell’artista modenese Guido Mazzoni.
- Santa Maria della Pomposa, nella via omonima, riedificata nel XVIII sec. in forme rinascimentali, per volontà di Ludovico Antonio Muratori, grande intellettuale del 700, di cui custodisce le spoglie.
- Chiesa di San Francesco, nel largo omonimo, su Corso Canal Chiaro, della metà del XII sec.
- Largo di Porta S. Agostino, si alza la Chiesa di S. Agostino, costruita intorno alla metà del XIII sec. e ricostruita completamente nel XVII sec., ornata all’interno in stile barocco; Palazzo dei Musei, costruzione della metà del XVIII sec., dove si trovano il Museo civico del Risorgimento, il Museo Lapidario, la Biblioteca estense, il Museo civico archeologico medievale e moderno, la galleria Cantori con otre numerose opere pittoriche dal XVI al XVIII sec., la Galleria Estense, tra le più prestigiose collezioni italiane di dipinti veneto – emiliani tra il XIV e il XVIII sec., insieme al Museo estense che conserva monete, medaglie, avori, ceramiche, cristalli, miniature, stoffe, dell’epoca rinascimentale.