Cfr.: Veneto, itinerario n. 1/2019 - Padova e Colli Euganei: Padova, Abbazia di Praglia, Montagnana, Este, Monselice, Arquà Petrarca, Abano Terme.
Ab. 17.616, monselicensi; altezza: m. 13; provincia: Padova; mappa Info Turista: Via Dante, 1- T. 0429 72380; P.S.H.: Via Albere, 30, Monselice PD (km.5); T. 800 829 141
Il significato di "Monselice" deriva da mons silicis, in relazione all'estrazione della pietra dal colle attorno a cui si stende il paese, o da mons elicis (monte delle selci), da una specie presente sullo stesso colle, o ancora monte di selce a causa delle cave di selce sui colli circostanti. I primi insediamenti nel territorio sono assai antichi. Due leggende vorrebbero Monselice fondata da Ossicella, un compagno di Antenore, o da Egina, regina della Rocca. La nascita di Monselice come nucleo cittadino risale al V-VI secolo ed è dovuta ad una prima fortificazione del colle della Rocca da parte dei bizantini, fortificazione che si rivela importante sul piano della strategia difensiva. Dopo la caduta di Padova nel 601, anche Monselice fu conquistata nel 602 dai longobardi di Agilulfo. Nell'XI secolo un aumento della popolazione locale favorisce nuovi insediamenti abitativi e alla metà del XII secolo Monselice viene elevata al rango di comune, entrando nel XIII secolo sotto la giurisdizione di Ezzelino III da Romano. Il momento di massima capacità difensiva della città coincide con l'inglobamento, avvenuto nel 1405, di Monselice nel territorio della Repubblica di Venezia, la cui vocazione era indirizzata ai traffici e ai commerci più che alla pratica militare. La città comincia così gradatamente a perdere la sua funzione difensiva e si avvia a diventare centro di soggiorno e di villeggiatura per le nobili famiglie veneziane. Tra il '400 e il '500 sulla struttura urbanistica medioevale s’innestano elementi rinascimentali. Nel 1866 Monselice con il Veneto fu annessa al Regno d'Italia.
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