Sardegna

Una regione antica, legata alla sua tradizione e alla varietà degli scenari geografici, dove insieme alla macchia mediterranea che domina chilometri e chilometri di coste, regna il fantastico entroterra, la parte meno conosciuta dell’isola.

Paesaggi estremi, altopiani infiniti attraversano tutta l’isola, dove si aprono preziose grotte, foreste secolari e importanti siti archeologici. Poi, le ampie pianure dove le distese di campi di cereali si sostituiscono ai deliziosi frutteti, mentre le colline affascinanti raggiungono il litorale, tra le pinete profumate e le caratteristiche dune che arrivano al mare, dando vita a magnifiche spiagge, splendide scogliere, alle dolci insenature con relative isolette.

Come il suo territorio, la cucina sarda è verace, ricca e forte. Le culture che nel tempo si sono succedute hanno lasciato segni indelebili e profondi che hanno resistito ai secoli, lasciando importanti tracce, tra cui la cultura gastronomica pastorale.

Ogni area dell’isola propone specialità proprie, nel contrasto evidente tra antico e moderno. Per questo motivo si distinguono due cucine, una legata alla terra, basata sulle carni, sui salumi, pane e latticini, l’altra legata ai prodotti del mare.

Il pane è il primo elemento di questa cucina, poi il vino, i liquori come il mirto bianco e rosso e l’acqua vite, le verdure crude, stufate in tegame, lessate, il rinomato pecorino Dop Fiore, le mele, le susine, le pesche, gli agrumi e le mandorle. La varietà dei prodotti è enorme: il prosciutto di montagna; la salsiccia pepata e aromatizzata; il maialino da latte preparato allo spiedo; i maloreddos, gustosi gnocchetti rigati conditi con pecorino sardo e sugo di carne col pomodoro; i filindeu, pasta fresca fatta a mano, gli arrosti; le lumache e infine il pesce: spigole e cefali, sfumati col vino e insaporiti con le olive, il gattuccio preparato con la “burrida”, i frutti di mare e i crostacei, dalle aragoste alle granseole. Infine, i dolci preparati quasi esclusivamente con la ricotta di pecora, mandorle e miele, tra cui segnaliamo le “seadas”, i “gueffas”, palline di mandorle e zucchero, l’”aranzada”, croccante fatto con arance e miele; i “caligonis” e le “zippulas”.