Cfr.: Puglia, itinerario n.2/2020 - Nel cuore del Salento, tra il Golfo di Taranto e il Mare Adriatico: Lecce - Nardò - Gallipoli - Maglie - Otranto
Ab. 95.263, leccesi; altezza: m. 49 s.l.m.; Provincia: Lecce, mappa - info Turista.: Via Vittorio Emanuele, 24 - T. 0832 332463/248092; P.S. H.: Piazza F. Muratore - T.: 0832 661407
L’antica Lupiae di età romana fu fondata dai messapi. Dal VI sec. fu soggetta al dominio dei bizantini fino all’arrivo dei normanni, alla metà dell’XI sec. A partire dal 1053 divenne sede della contea del Salento fino alla metà del XV sec., quando fu assoggettata al dominio degli aragonesi. Diventò capoluogo del nuovo territorio della Terra di Otranto, iniziando il lungo periodo del suo splendore, che vide la città, per i tre secoli successivi, fino al XVIII sec., protagonista di un eccezionale sviluppo, non solo economico, in cui nacquero importanti accademie artistiche e letterarie e con loro fiorì il “barocco leccese”.
Lecce è una città splendida e meravigliosa, dove il suo prezioso centro storico, custodisce a cielo aperto un patrimonio di infinita bellezza, in cui i suoi tesori artistici, di levigata pietra leccese, brillano di una luce che li anima, li rende quasi vitali, più caldi, espressione di uno stile, di un modo di pensare, testimoni di un tempo che la loro presenza rinnova in ogni momento. Disegnato in un imperfetto semicerchio, è facile entrare nel centro della città, basta prendere una qualunque strada dalla circonvallazione che l’avvolge tutto e lo protegge, per raggiungere l’Anfiteatro romano, poi il Duomo, Porta Napoli e il resto dell’inestimabile patrimonio artistico della città.
Da vedere
Per il suo imponente patrimonio artistico e la posizione su cui è situato, abbiamo individuato, per i viaggiatori, un itinerario virtuale unico, distinto in 3 diversi percorsi, intorno ad altrettante direttrici viarie passanti: - il primo: da Piazza S. Oronzo a Porta Rudiae, poi, attraverso via Palmieri, a Porta Napoli, continuando per via Principe di Savoia e Via Umberto I, il percorso si chiude ritornando a Piazza S. Oronzo; - il secondo: da Piazza Vittorio Emanuele II a Porta San Biagio, fino a Torre del Parco, attraverso un labirinto di vicoli e mirabili piazzette; - il terzo: da piazzetta della Chiesa Greca alle Mura Urbiche e oltre, per i vicoli pittoreschi del borgo antico. Tutti percorsi da affrontare anche separatamente, ricordando che nel meraviglioso e vitale labirinto di vicoli, in cui si sviluppa il centro della città, è possibile scoprire altri tesori dell’arte barocca.
I) da Piazza S. Oronzo a Porta Rudiae, poi, attraverso via Palmieri, a Porta Napoli, continuando per via Principe di Savoia e Via Umberto I, il percorso si chiude ritornando a Piazza S. Oronzo.
- Piazza S. Oronzo, centro pulsante della città e simbolo delle sue antiche origini, è occupata: - dall’Anfiteatro romano, risalente al II sec., - dalla Colonna di S. Oronzo, innalzata nel 1666 e identificata come una delle due colonne che a Brindisi, sopra il porto, erano collocate a segnare il termine della via Appia. Oggi, sul sito di Brindisi, a cui si accede da una ripida gradinata a picco sul porto, si può vedere l’altra colonna; - dal Palazzo del Seggio, chiamato " il Sedile" Sedile, vecchia sede del Comune con loggiato e archi a tutto sesto; - dalla chiesetta di San Marco, risalente al XVI sec. e costruita per volontà della ricca colonia veneziana; - dalla barocca Chiesa di Santa Maria della Grazia con una splendida facciata divisa in tre zone da colonne e paraste (pilastri) corinzie.
- Castello, del X situato a ridosso di Piazza S. Oronzo, VI sec., ha la forma di un quadrilatero con gli angoli sporgenti a forma di lancia.
- Chiesa del Gesù, piazzetta Castromediano, della seconda metà del XVI sec., che conserva importanti opere pittoriche del periodo. Vicino è situato il Palazzo comunale, costruzione del XVIII sec.
- Chiesa di S. Irene, su via Vittorio Emanuele II, eretta nella pima metà del XVII sec. con un ricco interno dove si trovano altari scolpiti e ornati da notevoli pitture. Attiguo alla chiesa si trova il Monastero dei Teatini che oggi ospita mostre e fiere.
- Piazza Duomo, su via Vittorio Emanuele II, da cui si accede attraverso i propilei, un ingresso costruito nel XVIII sec. che ha una quinta di interessanti statue barocche. Raro esempio di piazza chiusa. A destra si apre il Palazzo del Seminario, dell’inizio del XVIII sec. e il Palazzo vescovile, l'Episcopio, ricostruito nelle forme attuali, a forma di una L tra il XVI- XVII sec., sulla sinistra si slancia il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, costruito tra il 1659 e il 1670 con a fianco l’alto campanile di ben 68 m.
– Via Libertini, si trovano: - Palazzo Forleo; – Chiesa di Santa Teresa, insieme al convento dei Carmelitani Scalzi, costruita tra il 1620 e il 1630 in stile barocco leccese; - Chiesa di San Giovanni Battista al Rosario, del ‘700, ricca di sculture ornamentali sia all’esterno che all’interno; - Chiesa di Sant’Anna, costruzione della fine del XVII sec, in forme barocche, con l’attiguo ex Conservatorio; - Accademia di Belle Arti.
- Porta Rudiae, porta di accesso alla città per coloro che provenivano dall’antica città di Rudiae, in stile barocco e coronata dalle statue dei Santi patroni.
- Via Palmieri si trovano: - il Palazzo del Comune; - Palazzo Guarini, settecentesca costruzione il cui cortile conserva un ipogeo del IV sec. a. C.; - Chiesa di San Giovanni di Dio o Chiesa di Santa Maria della Pace, con l’annesso convento dei Fatebenefratelli, complesso interamente ricostruito intorno alla metà del XVIII sec., in stile barocco leccese; - Chiesa di Santa Maria della Porta, eretta a metà del XIX sec., in forme neoclassiche; - Teatro Paisiello; - Palazzo Guarini;
- Porta Napoli o Arco di Trionfo, alla termine di via Palmieri, monumentale porta d’accesso alla città per coloro che provenivano da Napoli , costruita nel 1548 per onorare l’Imperatore Carlo V.
- Obelisco, sul lato opposto a Porta Napoli, sulla Piazzetta Arco di Trionfo, eretto nel 1822 per celebrare il Re Ferdinando I di Borbone.
- Museo Archeologico, MUSA, proseguendo oltre l’Obelisco, seguendo Viale dell’Università, poi viale San Nicola, in via di Valesio, è dotato di Pinacoteca e di un lapidario, conserva testimonianze della civiltà messapica e romana.
- - ritornando dentro il perimetro delle mura cittadine, seguendo il passaggio di Porta Napoli, si raggiunge la Chiesa di S. Maria della Provvidenza o delle Alcantarine (nome delle suore che occupavano l’attiguo monastero ora demolito), in Piazzetta G. Bagivi, nel borgo antico, costruita tra il 1703 e il 1704 in forme barocche.
- - Via Umberto I, si stagliano: - Palazzo Zecca; - Palazzo Loffredo Adorno; - Palazzo dei Celestini, ora sede del Governo (Prefettura). eretto alla fine del 1600, ex convento dei celestini con una ricca facciata decorata in stile rococò, dietro, sulla via parallela si trovano i Giardini Pubblici G. Garibaldi; - Basilica di Santa Croce, costruita tra XVI e il XVII sec., massimo esempio del barocco leccese.
II) da Piazza Vittorio Emanuele II a Porta San Biagio, fino a Porta del Parco, attraverso un labirinto di vicoli e mirabili piazzette:
- Chiesa di S. Chiara, in Piazza Vittorio Emanuele II, della fine del XVII sec., in stile barocco e decorazioni in oro.
- MUST, Museo Storico, via degli Ammirati, dietro la Chiesa di S. Chiara, vi si trovano reperti interessanti con l’Antiquarium e la Pinacoteca.
- Teatro Romano, del II sec., in via della Cartapesta, una laterale a destra di Via Augusto Imperatore, prima di continuare per via Federico d’Aragona, si riescono a vedere l’orchestra e alcune file delle gradinate che dimostrano la grande ampiezza della struttura. Proseguendo si raggiunge la settecentesca Chiesa del Carmine, con l’annesso convento dei Carmelitani, in Piazza Tancredi, complesso in stile barocco costruito tra il 1711 e il 1737.
- Palazzo Tresca, Viale O. Quarta,
- Chiesa della Madre di Dio e di San Nicolò, Via C. Russi, costruita nel 1631, un gioiellino dell’arte barocca leccese.
- Chiesa di San Francesco della Scarpa, Via B. Cairoli, eretta nel XII sec., poi rifatta completamente agli inizi del XVIII sec., definita “chiesa senza facciata”, il suo interno, compreso l’attiguo oratorio (in cui, secondo la tradizione S. Francesco si fermò a pregare e riposare, di ritorno dalla Palestina) sono notevoli.
- Palazzo Tamborino Cezzi, Via G. Paladini,
- Palazzo Castromediano, vicolo Vernazza,
- Confraternita Maria Presentata al Tempio, Via del Palazzo dei Conti di Lecce, vicino è la Piazzetta G. Pellegrino, dove, si staglia Palazzo Vernazza.
- Chiesa di San Matteo, Via dei Perroni, costruzione seicentesca in classico stile barocco, con facciata riccamente scolpita. All’interno conserva affreschi e statue dell’epoca.
- Palazzo Grassi, via dei Perroni,
- Porta San Biagio, porta di accesso alla città per le vie che provenivano da Capo di Leuca, eretta nel 1774 su una torre preesistente, in stile barocco. In alto è posta la statua di San Biagio. Un poco oltre la Porta è situata la Torre del Parco, nel Viale omonimo, edificata nel 1419, alta più di 23 metri, circondata da un fossato con attorno un parco di circa 40 ettari. Oggi il complesso è di proprietà privata e viene adibito a luogo di cerimonie ed eventi.
III) da piazzetta della Chiesa Greca alle Mura Urbiche e oltre, per i vicoli pittoreschi del borgo antico:
- Chiesa di San Niccolò dei Greci, nella Piazzetta omonima, di origini antiche, probabilmente del IX sec., quando i bizantini si stanziarono in questo territorio. L’attuale forma risale al 1765 con facciata dalle linee semplici e regolari in stile tardo barocco.
- Chiesa di S. Giovanni Evangelista con annesso Monastero delle Benedettine, in Corte Accardo, costruzione in stile romanico, quando iniziarono i lavori, nel XII sec., completata nella seconda metà del XVIII sec., nelle forme barocche attuali.
- Chiesa di San’Angelo, nella Piazzetta SS. Addolorata, eretta nel 1061 per gli agostiniani, ristrutturata nel XIV sec. e completamente rifatta nelle forme attuali nel 1663.
- Chiesa di Santa Maria degli Angeli, con l’annesso Convento di San Francesco da Paola, Piazzetta dei Peruzzi, costruzione del XVI sec. in forme rinascimentali e barocche.
- Mura Urbiche, via Fornello Casale, mura difensive, rinforzate nel XVI sec., per volontà di Carlo V contro eventuali attacchi dei pirati turchi.
- Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, oltre le Mura Urbiche su via Cimitero, costruzione della fine del XII sec. risalente all’opera del normanno Tancredi. La facciata ristrutturata nel 1700 è una combinazione di elementi che richiamano lo stile romanico e barocco.