Nardò *
Cfr.: Puglia, itinerario 2/2020 - Nel cuore del Salento : Lecce - Nardò - Gallipoli - Maglie - Otranto
* articolo aggiornato a settembre 2024
Ab. 31.344, neretini; altezza: m. 45 s.l.m.; Provincia: Lecce, mappa - info Turista: Piazza A. Salandra - T. 0833 836928/ 572081; P.S. H.: Via XXV Luglio, 4 - T.: 0833 568111
L’abitato ebbe origine messapica, all’incirca nel VII sec. a.C., in età romana diventò Neretum, importante municipio. Nel medioevo fu un’importante colonia bizantina. Fu annessa al Regno longobardo (662 – 690). Attaccata e saccheggiata dai saraceni tra il 901 e il 924, fu sottomessa ai Normanni nel 1055 e ne seguì le sorti finendo sotto il dominio angioino. Fu coinvolta nelle dispute tra aragonesi, veneziani e turchi, divenendo, dal 1487 al 1806, feudo dei duchi di Acquaviva, sotto i quali fiorì e all’inizio del XVII sec. fu un centro di attrazione culturale diventando sede di Università e di accademie. Successivamente partecipò ai movimenti del risorgimento italiano sostenendo la Carboneria, quindi con l’unificazione del 1861 seguì il destino del nuovo regno d’Italia.
Il centro della città è uno scrigno di tesori barocchi, di edifici e chiese di eccezionale ricchezza e interesse storico, che si rivelano passo dopo passo, perdendosi nei vicoli e nelle stradine, attraversando piazze e piazzette, scoprendo angoli nascosti e scorci suggestivi, che incantano ogni visitatore. Un centro che ha saputo comunque declinare l’aristocratica bellezza del suo patrimonio artistico con l’originale disegno dei viali del suo centro moderno, ricco di attrattive.
Da vedere
Piazza Salandra, cuore pulsante della cittadina, posta su una laterale di Corso Vittorio Emanuele II, disegnata in epoca barocca, appare come un vero e proprio salotto in cui sono sistemate: al centro la Guglia dell’Immacolata, del 1769; intorno alla piazza, a cornice, la Chiesa di San Trifone, degli inizi del XVIII sec., in stile barocco;
la manieristico barocca Chiesa di San Domenico, realizzata tra il 1580 e 1594, ristrutturata nel 1700; la Torre dell’Orologio, nel Palazzo dell’ex Pretura, costruita nel 1598; il Palazzo dell’Università, fine del XVI sec., ricostruito dopo il terremoto del 1743 e completato nel 1773, l’edifico in stile tardo barocco, presenta un portico sostenuto da sette colonne e una splendida facciata in stile tardo barocco;
la Fontana del Toro, realizzata nel secolo scorso per l’inaugurazione dell’Acquedotto pugliese.
Castello Acquaviva, metà del XV sec., rimaneggiato più volte fino all’attuale forma assunta tra la fine del XIX e l’inizio del XX sec. Oggi ospita la sede del Municipio. Era una pertinenza della cinquecentesca residenza della famiglia Acquaviva d’Aragona. Attiguo si trova il Giardino botanico storico, oggi “Villa Comunale”.
Chiesa dell’Immacolata, nel centro storico, del 1580, in stile barocco, con relativo convento, oggi adibito ad abitazione privata.
Chiesa di S. Giuseppe Patriarca, nel centro storico, eretta nel 1758 sul luogo di una precedente risalente al XVI sec., in forme barocche, presenta una facciata a Tamburo che riprende una caratteristica dello stile architettonico leccese.
Chiesa di Santa Teresa con attiguo convento, nel centro storico, metà XVII sec., consacrata nel 1769, in stile barocco e rococò.
Cattedrale di Santa Maria Assunta, Duomo della città, si raggiunge prendendo la via omonoma, costruita intorno alla fine del XII sec., ricostruita alla metà del XIII sec. e ampliata nel secolo successivo. La facciata a due ordini è del XVIII sec. Notevole per i riferimenti storici e religiosi è il Crocifisso Nero, opera lignea duecentesca.
Palazzo vescovile, vicino alla cattedrale, eretto nel 1830, con annesso Museo Diocesano.
Tempio dell’Osanna, nei pressi di Porta San Paolo, dei primi scorci del XVII sec., particolare edicola con cupola poggiata su otto colonne;
Chiesa di Santa Chiara, con l’annesso convento, innalzata tra XVII e il XVIII sec. sulla precedente risalente al XIII sec., in stile barocco.
Chiesa Beata Vergine Maria del Carmelo e l’attiguo convento, inizio XV sec., ristrutturata in vari momenti fino a raggiungere l’aspetto attuale, un misto di forme romaniche e barocche.
Chiesa di Santa Maria della Purità, inizio del XVIII sec., in forme barocche, consacrata nel 1722.