Cfr.:Marche, itinerario n. 3/2019: Dalla Marca fermana al territorio dei Piceni, attraverso la provincia maceratese e i monti Sibillini
Ab. 41.776, maceratesi; altezza: m. 315; provincia: Macerata, mappa Info Turista.: Corso della Repubblica, 32 - T. 0733 234807; P.S.H.: Via Santa Lucia, 2 – T.: 0733 2571
Sito di epoca preromana, prima municipio romano col nome di Ricina, nel 205 fu elevata a colonia dall’imperatore Settimio Severo che la ribattezzò col nome di Helvia Recina Pertinax, in onore del suo predecessore Publio Elio Pertinace. Nel V o VI secolo a causa delle invasioni dei Goti la maggior parte degli abitanti fu costretta a fuggire e a spostarsi sulle colline, creando il centro medievale dell’attuale Macerata. All’inizio del XII sec. diventò libero Comune, successivamente passò sotto le signorie dei Molucci, dei da Varano di Camerino, degli Sforza, fino alla sottomissione allo Stato Pontificio. Macerata si erge, a 315 metri s.l.m., su un colle, tra la vallata del fiume Potenza a nord e quella del fiume Chienti a sud; è situata a 30 km a ovest del mare Adriatico e a circa 60 km dall'Appennino umbro-marchigiano
Da vedere
– Duomo, via Strambi chiesa risalente al XI sec., completamente ricostruita in stile neoclassico sul finire del XVIII sec. oggi è in fase di ristrutturazione, dopo i terremoti del 2016.
– Piazza della Libertà accoglie: il Palazzo del Comune, opera del seicento in cotto con porticato, la Loggia dei Mercanti, eretta nel XVI sec., in stile rinascimentale con porticato a tre arcate sormontate da una loggia, il Palazzo della Prefettura, costruito in cotto con resti di archi duecenteschi, la chiesa di S. Paolo, risalente al XVII sec., con facciata in cotto e interno barocco, il Palazzo dell’Università, il Teatro comunale in stile neoclassico, la Torre Civica o dell’Orologio della metà del XVII sec.
– Palazzo Buonaccorsi, via Don Minzoni, del XVIII sec., ospita l’accademia delle belle arti
– Corso Matteotti dove si stagliano il Palazzo Mozzi o dei Diamanti, il Palazzo Rotelli e il Palazzo Mozzi-Consalvi.
– S. Filippo Neri, chiesa della fine del XVII sec, in stile barocco, su pianta ellittica. Nel 1997, a seguito del terremoto che colpì le Marche e l'Umbria, l'edificio subì danni e restò chiuso per vario tempo. Da pochi anni è stata riaperta al pubblico a seguito di un restauro durato vari anni.
– la casa del Podestà, in piazza Mazzini, costruita alla fine del XIV sec.
– Sferisterio, viale Pantaleoni, è un’arena semicircolare, costruita intorno alla fine del primo quarto del XIX sec., situato nel centro storico della città, originariamente destinata al gioco del pallone col bracciale e successivamente riadattata per concerti e teatro dell’opera, con acustica perfetta.