Cfr: Trentino - Alto Adige, itinerario n. 3/2022 - Attraverso la Val di Fassa, Val Gardena, Val d’Isarco e Val PusteriaTrentino - Alto Adige, itinerario n. 3/2022 - Attraverso la Val di Fassa, Val Gardena, Val d’Isarco e Val Pusteria: Moena - Canazei - Ortisei - Bressanone - Brunico - San Candido
Ab. 16.856, brunicensi; altezza: m. 828 s.l.m.; Provincia autonoma: Bolzano, mappa - info Turista.: Piazza Municipio,7 - T. 0474 555722 – P.S. H: via Ospedale, 11 – T.: 0474 581200
Deve il suo nome al vescovo Bruno che, nel 1200, fece costruire le mura e il castello. Il paese si sviluppò tra il XIV e il XV sec. in cui operò l’artista, pittore e scultore, M. Pacher. Dopo le invasioni napoleoniche fu annessa al Tirolo e passò al Regno d’Italia nel 1918.
Brunico è il principale centro della Val Pusteria, suggestivo borgo di villeggiatura invernale, circondata dal Plan de Corones, 2.273 m, una delle aree più famose per lo sci gli altri sport invernali, la Croda Nera, 3.105 m, il Monte Sommo, 2.417. Le piste da sci di Brunico si sono affermate per loro difficoltà, le grandi pendenze e i muri da capogiro. Il suo centro storico, da cui si accede attraverso le tre antiche porte che la delimitano, mantiene intatto il suo fascino medievale. Suggestive le splendide facciate degli edifici con le caratteristiche finestre a sporto.
Da vedere
- Castello di Brunico, si staglia su una collina nascosto dal fitto bosco, eretto nel 1251 per volere del vescovo di Bressanone Bruno von Kirchberg. Circondato da mura presenta un mastio quadrangolare merlato.
- Chiesa di Santa Maria Assunta, ricostruita agli inizi del XVI sec. in forme gotiche, sul luogo dove già sorgeva una cappella del XIII sec., poi ampliata nel secolo successivo. Alla fine del XVIII sec. venne consacrata e modificata nello stile classicheggiante, in seguito, intorno alla metà del XIV sec., venne ristrutturata nelle forme neoromaniche in cui è pervenuta a noi.
- Cimitero austro – ungarico di Brunico, sul pendio boscoso Kùhbergl, sulla strada che porta a Riscone, riposano i caduti brunicensi delle due guerre mondiali.