Lagonegro

Cfr: Basilicata, itinerario n. 3/2023 - Da una costa all’altra, lungo le Valli del Noce e del Sinni: Maratea - Lagonegro - Latronico - Senise -Tursi - Policoro

Ab. 5.127, lagonegresi; altezza: m. 666 s.l.m.; Provincia: Potenzamappa - info Turista.: sede del Comune, P.za Unità d’Italia, 1 - 0973 41330; P.S. H.: Viale Colombo - T.: 0973 48251

 

Territorio abitato fin dall’età preistorica, ebbe origini altomedievali e probabilmente nacque sul luogo dell’antica città lucana Nerulum. Secondo altre teorie ebbe origini da un insediamento romano sul quale tra il VII e VIII sec. i monaci basiliani crearono il piccolo centro abitato di Lacus Niger, dal nome di un vicino lago formatosi dal fiume Tanagro, da cui il borgo, durante il periodo longobardo, prese il nome di Lagonegro. Fortificato dagli stessi longobardi, il paese fu assegnato dai normanni alla contea di Lauria, successivamente fu feudo di diversi signori della zona. Nel 1551 diventò città demaniale, nel 1799 si associò alla Repubblica Partenopea; quindi, al Regno di Napoli e ne seguì le sorti.    

Lagonegro sorge a metà strada tra il Massiccio del Sirino e il Mar Tirreno, nell’alto bacino del fiume Noce, abbarbicata su un colle alle falde del monte Sirino, compresa fra il Vallo di Diano e il Massiccio del Sirino. Il suo borgo antico è dominato dall’imponente Concattedrale di San Nicola e numerose altre chiese, se ne contano ben 33 poste tutte nel centro, tra queste: la chiesa del Purgatorio, della Candelora, del Crocefisso, del Carmelo, dell’Assunta. Non mancano le antiche fontane, tra queste: quella del Canterano, quella del Rosario e di Casal Parisi. Rinomato per le sue bellezze paesaggistiche, Lagonegro è un centro turistico invernale, frequentato anche d’estate per le fantastiche escursioni nel Parco del Pollino.