Friuli - Venezia Giulia, itinerario n. 3/2022
Dalla bassa pianura occidentale friulana alle Alpi Orientali: Pordenone – Maniago – Spilimbergo – Tolmezzo – Pontebba - Tarvisio
Itinerario: da Pordenone a Tarvisio in 3 tappe
Località: Pordenone - Maniago – Spilimbergo – Tolmezzo – Pontebba - Tarvisio
Stagione: Primavera - estate Tempo: almeno cinque giorni Lunghezza: Km. 160
I) Pordenone
II) Pordenone – Maniago - Spilimbergo, Tolmezzo km 91, circa h. 1,45’
III) Tolmezzo – Pontebba - Tarvisio, Km 69, circa h. 0,52’
Un itinerario davvero particolare questo, che inizia lungo la pedemontana del Friuli Occidentale, attraverso un ambiente caratteristico, in cui si colgono diversità importanti, dagli aspetti dell’alta pianura, povera e ghiaiosa, al netto contrasto delle aree urbane intensamente abitate e quelle isolate, dove non c’è stata possibilità di creare insediamenti, alla differenza fra il paesaggio della pianura e quello prealpino. Contrasti e peculiarità che ciascun visitatore conserverà come segno indelebile di questo meravigloso territorio.
Da Pordenone, situata nella bassa pianura friulana, nella parte occidentale della regione, nel cui territorio si manifesta evidente il contrasto degli aridi e ghiaiosi “magredi” con le aree verdi create dai depositi alluvionali, raggiungiamo, ai piedi delle Prealpi, la graziosa cittadina di Maniago, nota come la “città del coltello”, protetta alle sue spalle dai rilievi del Monte Jòuf, Monte Fara e Monte San Lorenzo. Poi, proseguendo verso nord, attraverso il borgo di Sequals, famoso per aver dato i natali a Primo Carnera, il grande pugile - lottatore, indimenticabile peso massimo del secolo scorso, arriviamo a Spilimbergo, splendida cittadina, posta lungo la sponda destra del Tagliamento, distribuita intorno al suo suggestivo castello.
Più avanti, verso nord est, per la Val di Ferro, raggiungiamo Pontebba, sul confine con la Val Canale, al limitare delle Alpi Carniche e delle Alpi Giulie. A circa 12 km più a nord si trova il confine con l’Austria posto sul Passo di Pramollo, m 1.530.
Ancora più avanti verso est, in territorio italiano, sulla Val Canale, arriviamo a Tarvisio, meta conclusiva del nostro intenso viaggio, meravigliosa cittadina circondata dall’omonima foresta, al confine tra Italia – Austria e Slovenia, posto sul Monte Forno, m 1.508, appartenente alle Alpi Orientali (catena delle Caravanche Occidentali).
Pordenone
Ab. 51.750, pordenonesi; altezza: m. 24 s.l.m.; ex provincia di Pordenone, mappa info Turista.: Via Mazzini, 2 Palazzo Badini - T. 0434 520381; P.S. H.: Via Montereale, 10/A
La città di Pordenone ha chiare origini romane, portava l’antica denominazione di Portus Naonis. Durante il medioevo fu sottoposta al dominio di varie signorie, fino al 1278 quando fu sottomessa dagli Asburgo che le attribuirono l’autonomia comunale e altri privilegi, diventando un importante centro di comunicazioni fluviali tra le regioni transalpine e il mare Adriatico. Agli inizi del XVI sec., nel 1508 e definitivamente nel 1514, passò sotto la dominazione della repubblica di Venezia aumentando la sua importanza commerciale. Nel 1797, dopo il trattato di Campoformio, passò all’Austria fino all’unione al Regno d’Italia.
Situata nella parte occidentale della pianura friulana, sulla sponda del fiume Noncello, Pordenone, nel suo centro storico, conserva ancora parzialmente l’antica struttura urbanistica medievale, su cui nel corso degli anni si è sviluppata la città moderna con la creazione di nuovi e popolosi quartieri e l’importante zona industriale. La città, posta tra Udine e Venezia è collegata alla linea ferroviaria e stradale Venezia – Pordenone – Udine e Gorizia.
Da vedere
- Corso Vittorio Emanuele II, antica Contrada maggiore, la quale, partendo da piazza Cavour, il vero cuore cittadino, attraversa l’intero centro storico. Sul corso si affacciano edifici porticati in forme gotiche, rinascimentali, barocche e neoclassiche. Tra questi: il Palazzo Tinti e il Palazzo Gregoris, entrambi del XVIII sec., Casa Vianello, il vecchio Palazzo del Capitano, del XIV sec., il Palazzo Ricchieri del XV sec., oggi sede del museo civico d’Arte, del XV sec., il Palazzo Comunale porticato in forme gotiche della fine del XIV sec. e torre con orologio del XVI sec. Il corso termina in Piazza S. Marco in cui si staglia il Duomo, dedicato a San Marco Evangelista, in stile romanico – gotico risale al XIII sec., ristrutturato prima nel periodo barocco, poi nel XVIII sec. con particolare campanile a cuspide con trifore e notevoli decorazioni romanico – gotiche. L’interno a navata unica conserva importanti affreschi e opere pittoriche, tra cui un S. Girolamo di J. Tintoretto. Nella piazza prospettano: la Casa dei Sam, la Casa del Pordenone, il più importante pittore friulano del rinascimento.
- Corso G. Garibaldi, dalla parte opposta a Corso Vittorio Emanuele II, verso nord, prosegue fino a piazza S. Giovanni Bosco. Su di esso si alzano: Palazzo Sbrojavacca, Casa Marone – Da Ros, edificio decorato a bassorilievo, Palazzo Badini, maestoso edificio di epoca barocca – veneziana.
- S. Maria degli Angeli, chiamata del Cristo, in via del Cristo, degli inizi del XIV sec. all’interno conserva un importante ciclo di affreschi del XIV sec.
- Museo Civico di Storia Naturale, in via della Motta, nel Palazzo Amalteo del XVI sec.
- Piazza della Motta, chiamata anche Prato del Castello, era il cuore popolare della città, destinata al mercato cittadino sin dal XV sec., area su cui sorgono l’ex convento dei Frati minori Conventuali di S. Francesco, della prima metà del XV sec.; il Palazzo del Monte dei Pegni del 1767; i resti dell’antico castello cittadino.
- Castello di Torre e il suo parco, nel quartiere omonimo, al confine col comune di Cordenons, costruito intorno alla fine del XII sec., residenza dei signori di Ragogna, successivamente ricostruito. Oggi è sede del Museo archeologico del Friuli occidentale. Non lontana dal Castello è situata un’antica Villa Romana, scoperta negli anni Cinquanta del secolo scorso.
- Parco fluviale del Noncello, creato nel tratto in cui il fiume Noncello attraversa il centro storico della città, circondato da una flora spontanea di salici cinerini e bianchi, pioppi e ontani. Diversi percorsi pedonali permettono una facile visita.
Maniago
Ab. 11.594, maniaghesi; altezza: m. 286 s.l.m.; comune del Friuli - Venezia Giulia, mappa info Turista.: Via Maestri del Lavoro d’Italia, 1 - T. 0427 709063; P.S. H.: Via Unità d’Italia, 23
Insediamento di origini neolitiche, successivamente colonizzato dai romani. Molti rinvenimenti dimostrano la presenza dei longobardi fin dal VI sec. Passato sotto il dominio di Venezia, ne seguì le sue sorti.
La cittadina di Maniago è situata, ai piedi delle Prealpi, all’imboccatura della Val Cellina e della Val Còlvera, il cui territorio è attraversato dai due torrenti omonimi. Nel suo piccolo centro storico e nelle vie circostanti conserva un notevole patrimonio artistico. Dalle vie del centro si giunge al castello medievale, mentre la cinta muraria, in parte recuperata, è ancora visibile nelle immediate vicinanze dei ruderi del castello e in alcune vie.
Da vedere
- Duomo di San Mauro Martire, costruzione della fine del XV sec., 1488, in forme tardo – gotiche, con pregevole rosone centrale e un importante portale del 1700 a sesto acuto.
- Chiesa dell’Immacolata Concezione, situata in Piazza Italia, costruzione della fine del XVIII sec., in forme neoclassiche.
- Palazzo d’Attimis – Maniago, prospetta su Piazza Italia, risale al XVIII sec. Oltre la corte, nella parte retrostante si apre un meraviglioso parco, costituito da un giardino all’italiana e da un parco all’inglese di ben 7 ettari che giunge fino ai ruderi del Castello di Maniago, costruzione del XI sec. ai piedi del Monte Jòuf, residenza dei nobili di Maniago.
- La Loggia, in Piazza Italia, eretta nel 1661, un tempo sede del tribunale e del mercato, oggi è diventato il monumento dedicato ai Caduti di tutte le guerre.
- Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie “Co. Ri. Ca. Ma.”, in via Maestri del Lavoro d’Italia.
- Resti di archeologia industriale, l’ex filanda, risalente alla seconda metà del XIX sec., situata allo sbocco della Val Còlvera. Restaurata nel corso degli anni, oggi è sede della Biblioteca civica e di esposizioni e manifestazioni di carattere culturale.
Spilimbergo
Ab. 11.878, spilimberghesi; altezza: m. 132 s.l.m.; comune del Friuli - Venezia Giulia, mappa info Turista.: Piazza Duomo, 1 - T.: 0427 2274; P.S. H.: Via Raffaele Sanzio, 1 – T.: 0427 595595
Di origini romane, probabilmente l’antica Bivium, deve il suo attuale nome alla famiglia feudataria che la governò durante il medioevo, periodo in cui si sviluppò come piazzaforte militare e come centro di transito commerciale. Dopo lunghi conflitti tra Austria, Gorizia e Venezia, nel 1420 entrò a far parte definitivamente dei domini veneziani e ne seguì le sorti.
Spilimbergo, situata sulla sponda destra del fiume Tagliamento, fulcro della cittadina è il castello, le cui mura circondano gli antichi Borgo Vecchio e la Valbruna, mentre Borgo di Mezzo, il Broluccio, oggi piazza Borgolucido e Borgo Nuovo sono le borgate sorte successivamente. Il centro storico ha origini medievali, in Piazza Roma prospetta lo splendido duomo di Santa Maria Maggiore, proseguendo si raggiunge il suggestivo Castello, dove si staglia il Palazzo Dipinto con affreschi che si estendono per tutta la facciata. La cittadina è la sede della prestigiosa “Scuola Mosaicisti del Friuli”, nota a livello internazionale.
Da vedere
- Piazza del Duomo, centro della cittadina, su cui prospettano: la Pergola, costruzione del XIV sec. in forme gotico – veneziane; il Palazzo del Daziario costruzione porticata in stile gotico e la Loggia della Macia, antica unità di misura di lunghezza; il Duomo di Santa Maria Maggiore, costruito tra il XIII e il XIV sec. in forme gotiche con un notevole portale romanico di Zenone da Campione del 1376.
- il Castello, costruzione dell’VIII sec. successivamente modificata e ampliata, costituito da un insieme di caseggiati disposti intorno ad un cortile, edificati intorno al XV e XVIII sec. Pregevoli il Palazzo Dipinto con facciata ricca di affreschi della fine del XV sec. e Palazzo Tadea del XVI sec.
- Palazzo di sopra, a nord del Castello, sede del Municipio, dal cui cortile si gode una splendida vista sulla valle del Tagliamento.
- quartiere Valbruna, di fronte al Palazzo di sopra, conserva la tipica struttura medievale.
Tolmezzo
Ab. 9.914, tolmezzini; altezza: m. 323 s.l.m.;ex provincia di Udine, mappa info Turista.: via della Vittoria, 4 - T.: 0433 467873; P.S. H.: via Morgagni, 18 – T.: 0433 488418
Insediamento di probabile origine romana. Durante il medioevo, sottoposto al dominio del patriarcato di Aquileia, diventò libero comune. Sfruttando notevoli privilegi, nel XIV sec., era già il centro più importante della Carnia e ne divenne la capitale. Nel 1420 passò sotto la Repubblica di Venezia e ne seguì le sorti.
La cittadina è situata alla confluenza delle sette valli carniche, circondata dalle Alpi Tolmezzine Orientali, tra il fiume Tagliamento e il torrente But. Sopra la città si alza la formidabile cima del monte Amariana, m. 1906, simbolo del territorio. Proclamata "Città Alpina 2017", il suo centro storico conserva ancora le tracce dell'antico impianto urbanistico del XV sec. Il quartiere Borgàt è la parte più caratteristica, in cui sorge la chiesa di S. caterina e Casa Janesi, l'abitazione più antica della città.
Da vedere
- Piazza XX Settembre, piazza principale del paese, affacciano: il Duomo di S. Martino, costruito nel XVIII sec., restaurato nel 1931 e il Palazzo Garzolini con portico.
- Palazzo Campeis, in piazza Garibaldi, oggi sede del Museo delle Arti e Tradizioni popolari.
- Chiesa di Santa Caterina, eretta ne XV sec. e ricostruita nel XVIII sec., conserva all’interno una splendida pala: “lo sposalizio di Santa Caterina” del pittore Pomponio Amalteo.
- Palazzo Linussio, imponente complesso architettonica che fungeva da industria tessile e da residenza della famiglia. Costruito intorno alla metà del XVIII sec.
- Porta di sotto, resto dell’antica cinta muraria, XII – XIV sec., ormai distrutta, che proteggeva la cittadina.
Pontebba
Ab. 1.333, pontebbani; altezza: m. 568 s.l.m.; ex provincia di Udine, mappa info Turista.: Via Mazzini, 32 - T. 0426 90693; P.S. H Via via Morgagni, 18 Tolmezzo – T.: 0433 488418
Insediamento di origine preistorica, all’epoca romana era già una stazione di transito commerciale con le regioni transalpine. Dopo la caduta dell’Impero Romano subì diverse dominazioni politiche e religiose. Dal 737 passò sotto il patriarcato di Aquileia fino al 1420 quanto entrò a far parte del dominio della Serenissima Repubblica di Venezia.
Il borgo è posto allo sbocco del torrente Pontebbana nel fiume Fella, tra il canale del Ferro e la Val Canale, a 12 km dal confine con l’Austria sul Passo di Pramollo, m 1.522. Oggi la cittadina è punto di partenza per escursioni e ascensioni, nonché per le piste sciistiche del versante austriaco.
Da vedere
- Piazza Garibaldi, principale luogo di incontro del paese, si staglia il Palazzo municipale, costruito nel 1923.
- Casa Micossi, in via Roma, la più rappresentativa dell’abitato, costruito nel XVIII sec.
- Casa Gaspero Rizzi, posto tra via Roma e via Cavallotti, eretto nel XVII sec.
- Pieve di Santa Maria Maggiore, costruzione dell’inizio del XVI sec. in stile gotico, affiancato da un campanile a cuspide, restaurato dopo il terremoto del 1976. All’interno conserva uno splendido altare in legno dorato con un polittico del 1517 del famoso intagliatore austriaco W. Haller e un importante dipinto del 1624: “Madonna e i Santi Rocco e Sebastiano” di Palma il Giovane.
Tarvisio
Ab. 4.036, tarvisiani; altezza: m. 754 s.l.m.; E.D.R. Udine, mappa info Turista.: Via Roma, 14 - T. 0428 2135; P.S. H.: via Morgagni, 18 Tolmezzo – T.: 0433 488418
Probabile insediamento della popolazione celtica dei taurisci, a cui si deve l’origine del nome. Come abitato ebbe origini romane. Nel medioevo fu un possedimento del Capitolo di Bamberga, dal XII sec. divenne un centro commerciale di una certa importanza e nel 1456 ottenne dal vescovo il privilegio di tenere una fiera annuale. Nel XV sec. si sviluppò l’industria del ferro, nello stesso periodo 1478 e 1492 subì il saccheggio da parte dei turchi. Posta al confine con i territori della Repubblica di Venezia fu coinvolta in diversi conflitti, fino a quando divenne territorio austriaco. In epoca napoleonica fu teatro di guerra tra austriaci e francesi, 1797 – 1809 – 1813. Entrò a far parte del Regno d’Italia dopo la fine della Prima guerra mondiale, nel 1919.
Tarvisio è il comune più a nord est della regione, situato nella Val Canale è circondato dalle cime maestose delle Alpi Giulie. Sorge nella foresta demaniale omonima, in una zona di confine tra l’Italia l’Austria, e la Slovenia.
Da vedere
- Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, chiesa eretta nel XV sec. sul luogo di una precedente dell’XI sec., con portico ad arcate gotiche, più volte modificata e restaurata dopo il terremoto del 1976. È circondata dal muro di difesa dell’antica rocca con due torri in una delle quali ha sede il Battistero.
- Chiesa della Beata Vergine di Loreto, in località Tarvisio Bassa, costruita nel XVII sec. all’interno conserva pregevoli altari barocchi.