Cfr.:Sardegna, Itinerario n. 4/2024Sardegna, Itinerario n. 4/2024: Santa Teresa di Gallura - Tempio Pausania e la costa nord ovest della Sardegna: Castelsardo - Porto Torres - Stintino - Alghero.
Ab. 13.056, tempiesi; altezza: m. 566 s.l.m.; Provincia: Sassari - mappa - info Turista.: IAT, piazza Gallura, 1 - 0789 679999; P.S. H.: Ospedale Paolo Dettori, via Grazia Deledda, 19 - 0796 78282; Aeroporto di Olbia, circa 50 km: “Olbia Costa Smeralda”, Via degli Astronauti – 0789 563444
Il primo insediamento urbano risale all’epoca preistorica prenuragica e nuragica periodo. Fu colonizzata dai romani nel 238 a. C.; nel medioevo, chiamata Templo, successivamente Villa Templi, diventò capitale del Giudicato di Gallura. Nel 1296 il Giudicato di Gallura viene conquistato dai pisani, ai quali nel 1324 si succedono gli aragonesi che acquisiscono l’intero Regno di Sardegna. Nel corso della guerra di successione spagnola la Sardegna passa per un breve periodo al dominio austriaco, che viene ben accolto dall’aristocrazia locale tempiese, la quale si schierò con l’arciduca d’Austria Carlo VI, ottenendo notevoli privilegi. Nel 1720, il trattato dell’Aia, che chiudeva la guerra della “Quadruplice Alleanza”, assegnò la Sardegna ai Savoia, da quel periodo Tempio subisce un forte incremento demografico ed economico e nei due secoli successivi, fino al XIX sec. la città fu ampliata e modernizzata. Soltanto alla fine del XIX sec. fu aggiunta la denominazione “Pausania” in onore della prima sede vescovile della Gallura, chiamata Phausania, sorta nel medioevo nelle vicinanze dell’antico insediamento di Olbia romana.
Posta al centro della Gallura sulle pendici del Monte Limbara, Tempio Pausania presenta un centro storico molto particolare, con edifici e pavimentazione costruiti in blocchi di granito grigio del XVIII sec.; notevoli si presentano: via Matteotti, via Roma, piazza d’Italia, Piazza F. De André. La cittadina dal 2005, insieme ad Olbia, è stata capoluogo della provincia di Olbia - Tempio, soppressa nel 2016. Quando sarà operativa la riforma degli enti locali sardi, regolata nel 2021, Tempio Pausania condividerà con la città di Olbia il capoluogo dell’istituenda Provincia della Gallura Nord - Est Sardegna.
Da vedere
Cattedrale di S. Pietro, nella piazza omonima, costruzione del XV sec. con portale e campanile, fu ricostruita e ampliata nel XIX sec. seguendo le linee dello stile barocco genovese.
Chiesa di Santa Croce, in piazza S. Pietro, eretta in stile romanico, probabilmente in un periodo precedente la costruzione della stessa cattedrale con la quale condivide la torre campanaria.
Oratorio del Rosario, in piazza S. Pietro, di fronte alla Cattedrale, costruzione del XV sec. in forme romaniche sarde.
Chiesa di S. Francesco, nella via omonima, eretta circa alla metà del XVI sec. seguendo uno stile pseudo rinascimentale e realizzata con blocchi irregolari di granito a vista, con tetto a capanna e portale centinato a tutto sesto e navata unica.
Palazzo degli Scolopi, su piazza del Carmine, ex convento della seconda metà del XVII sec. oggi sede della Biblioteca comunale.
Palazzo Antico Seminario Pes di Villamarina, in piazza Gallura, costruzione rinascimentale, residenza dell’aristocratica famiglia tempiese dei Pes, poi ceduta alla Diocesi, oggi sede degli uffici della curia e del ” Museum Templense”, museo diocesano.
Palazzo Pes di Villamarina, in piazza Brigata Sassari, del XVII sec, altra residenza della famiglia Pes, oggi sede degli uffici regionali e della provincia di Olbia – Tempio. Sulla facciata dell’altro palazzo Pes, in via Mannu, è riportato lo stemma gentilizio della famiglia, il piede scalzo.
Palazzo municipale, in piazza Gallura, costruzione della fine del XIX sec, realizzato sul luogo dove si alzava l’antico convento delle Monache cappuccine.
Teatro del Carmine, nella piazza omonima, costruito tra il 1928 - 1929, sui resti dell’antica chiesa contigua al convento degli Scolopi, in forme Liberty, secondo i canoni del tempo, restaurato nel XX sec.
Parco delle Rimembranze, immerso tra i lecci, dove ogni albero è dedicato a un tempiese caduto nella Grande Guerra che
Fonti di Rinagghju, in via delle Fonti, nascoste da un magnifico parco fornito di stabilimento idropinico.