Piemonte, itinerario n. 2/2019
La pianura novarese, il lago d’Orta e le sponde piemontesi del lago Maggiore: Novara – Orta S. Giulio - Omegna – Stresa – Verbania
Itinerario: da Novara a Verbania in 3 tappe
Località: Novara – Orta S. Giulio - Omegna – Stresa – Verbania
Stagione: primavera - estate Tempo: tre giorni. Lunghezza: Km. 91
I) Novara – Orta S. Giulio, km 50, circa h. 1,00’
II) Orta S. Giulio – Omegna - Stresa, Km 27, circa h. 0,38’
III) Stresa – Verbania, Km 14, circa h. 0,20’
Il percorso parte tra una striscia di terra e le risaie, tra il Sesia ed il Ticino, dove si estende la pianura novarese, sporcata dalle risaie e dalle antiche cascine con i loro pioppeti. La prima tappa è Novara, una città facilmente raggiungibile, dove si respira l’aria caratteristica del rigore piemontese, Torino dista 100 km, e la dinamicità lombarda, Milano si trova ad appena 45 km, il confine con la Lombardia a 15 km. Il centro storico della città, dominato dalla cupola di S. Gaudenzio, alta 121 metri, si mostra elegante e di gran classe.
Lasciata alle spalle l’industriosa e operosa Novara, puntando a nord, verso il territorio del Cusio, si viene rapiti dal magico silenzio del lago d’Orta, quasi nascosto dai fitti boschi di castagni, faggi e pini silvestri, abitati ancora da cervi e caprioli, una dimensione che in autunno e in inverno diventa davvero suggestiva. Il lago si estende fino ai piedi del Mottarone, il monte che lo separa dal lago Maggiore, tra spettacolari scenari naturali, borghi romantici e panorami indimenticabili. Un’oasi di spiritualità, uno speciale territorio piemontese scelto nell’antichità come eremo di uomini di fede e da santi. Il primo di questi paesi è Orta S. Giulio, situato a metà della sponda orientale del lago d’Orta, alla punta estrema di un promontorio in cui il lago declina dolcemente per far posto ai piccoli moli e alle ville neoclassiche con i loro giardini ricchi di camelie e azalee. Grazioso borgo con i suoi palazzi barocchi, le case ornate da belle logge e la piazza centrale affacciata sul lago, a pochi passi dal molo da cui partono e arrivano i battelli che conducono all’isola di San Giulio. Alle spalle del centro si erge la collina boscosa che ospita il Sacro Monte, santuario dedicato a S. Francesco.
Proseguendo verso nord, dopo poche chilometri, si giunge a Omegna, ordinata cittadina posta all’estremità settentrionale del lago d’Orta, capoluogo del Cusio, dove è nato il celebre favolista Gianni Rodari, in cui molto spazio è stato dedicato ai bambini, dai parchi ai percorsi fantasia, dalla ludoteca alla fattoria dell’Aldone, dove i bambini possono giocare liberi di divertirsi, incontrando caprette, conigli, mucche, pecore e uccelli. La cittadina è attraversata, proprio in piazza municipio, dal torrente Nigoglia, la cui passeggiata raggiunge il lungolago.
Lasciate le rive del lago d’Orta in direzione del Verbano, proprio alle falde del Monte Mottarone, si intravede la splendida “striscia” di Stresa, cittadina posta sulla riva del lago Maggiore, davanti alle Isole Borromeo, dove risplende il famoso lungolago panoramico, tra giardini e alberghi di lusso.
Procedendo verso nord, costeggiando il lago Maggiore, si giunge nel comune sparso di Verbania, sulla sponda occidentale del lago Maggiore, capoluogo della provincia Verbano – Cusio – Ossola. Comprende i territori dei comuni di Intra e Pallanza, dove si possono ammirare i giardini botanici all’inglese di Villa Taranto e la barocca Villa S. Remigio. Appena fuori dalla città, alla confluenza del fiume Toce nel lago Maggiore, ci si perde nella Riserva naturale speciale di Fondotoce.
Novara
Ab. 104.279, novaresi; altezza: m. 162 s.l.m.; Provincia: Novara, mappa info Turista.: Viale A. Manzoni, 20 - T. 0321 3702862; P.S. H.: Corso G. Mazzini, 18 - T.: 0321 3731
Antico insediamento ligure, Novara, importante municipio in epoca romana. Nel 1168 fece parte della Lega lombarda e nel XIV sec. divenne feudo dei Visconti e poi degli Sforza. Finì sotto gli spagnoli tra il 1535 e il 1735, quando fu annessa al dominio dei Savoia. Durante la campagna napoleonica Novara fu la capitale del Dipartimento dell’Agogna, nel 1814 tornò ad essere un possedimento dei Savoia. Il 23 marzo 1849, a Novara, in una memorabile battaglia, l’esercito piemontese fu sconfitto dall’esercito di Radetzky. Il fatto portò all’abdicazione di Carlo Alberto di Savoia ed all’occupazione della città da parte degli austriaci. Era la fase iniziale di quello che sarà il Risorgimento italiano.
Il centro storico di Novara ha forma pentagonale e conserva l’antico impianto urbanistico medievale con strade ancora acciottolate e tante piazze come piazza delle Erbe e piazza della Repubblica. Alcuni tratti delle antiche mura romane sono visibili presso largo Cavour e il parco dietro il Conservatorio Gallarini. I baluardi, grandi viali alberati, circondano oggi il centro cittadino.
Da vedere
- Basilica di San Gaudenzio, complesso costituito da tre strutture importanti, erette in diversi periodi: la chiesa, il campanile e la cupola, tra la fine del XVI e l’inizio del XVII sec.
- Duomo, Cattedrale di Santa Maria Assunta, in piazza della Repubblica la prima costruzione risale al III – IV sec., poi demolita e ricostruita tra XI e il XII sec., in stile romanico. Nel XVIII sec. venne gradualmente ristrutturata e tra il 1863 e il 1869 vennero conclusi i lavori, in forme neoclassiche.
- Il Battistero, di fronte al Duomo, edificio a pianta ottagonale in forme paleocristiana e romanica del V sec.
- Arengo del Broletto, sempre vicino al Duomo, è costituito dagli edifici medievali che prospettano su un ampio cortile cosiddetto Arengo: il Palazzo del Podestà, tardogotico1300 – 1400, il Palazzo dei Paratici, 1200 – 1400, con portico e loggia, il Palazzo del Comune, 1200
- Chiesa di Ognissanti, in via S. Pellico, costruzione del XI sec., in stile romanico, restaurata più volte
- Casa della Porta, in via Canobio, antico edificio del XV sec. in stile gotico con la facciata in fregi in cotto.
- Palazzo Natta, in piazza Matteotti, costruzione del XVI sec., con torre civica e orologio del XIII sec., ospita gli uffici della Provincia e della Prefettura
- Il Castello Visconteo - Sforzesco, in piazza dei Martiri della Libertà, del XIV sec., sede odierna di eventi e mostre artistiche. Sul lato nord della piazza è posto il Palazzo del Mercato, costruzione del XIX sec.
- Abbazia di San Nazzaro della Costa, poco fuori dal centro abitato, vicino al cimitero, costruita nel XV sec., con chiesa e convento.
Ab. 1.322, ortesi; altezza: m. 294 s.l.m.; Provincia: Novara, mappa info Turista.: via Panoramica - T. 0322 905163; P.S. H.: Lungo de Gregori, 8 - T.: 0322 90130
Ha sempre partecipato alla Comunità della Riviera come Riviera d’Orta o Riviera di San Giulio, tra il 1217 e il 1767, alle dipendenze del Sacro Romano Impero, come feudo del vescovo di Novara. Dopo alterne vicende fu ceduta volontariamente ai Savoia nel 1817.
Il centro storico sorge in riva al lago proprio di fronte all’Isola di San Giulio. La via principale si estende parallela alla riva del lago e incrocia ripide viuzze che portano verso il Sacro Monte o verso la statale, dove si trova la zona dei parcheggi.
- Piazza Motta, centro del borgo, appare come un salotto affacciato sul lago, circondata sui tre lati da edifici porticati. - Palazzo della Comunità, in piazza Motta, della fine del XVI sec. con portico a pilastri, colonne in granito e una piccola torre campanaria. - Chiesa di Santa Maria Assunta, sulla “salita della Motta”, via C. Albertoletti, del XV sec. ristrutturata nel XVIII sec. Sacro Monte, sorge sulla collina al centro della penisola di Orta San Giulio, si raggiunge salendo da Piazza Motta o percorrendo l’erta strada che si apre sopra la zona parcheggi. Fa parte dei nove Sacri Monti alpini in Piemonte e Lombardia riconosciuti patrimonio dell’umanità. Dedicato a San Francesco, realizzato a partire dal 1591 e terminato alla fine del XVIII sec. Si tratta di un vero e proprio percorso costituito da ben 20 Cappelle erette in varie fasi ornate di sculture e affreschi davvero sorprendenti, che raffigurano episodi della vita e dei miracoli del santo. Isola di San Giulio, a circa 400 m. dalla riva di piazza Motta, di forma ellittica, raggiungibile in barca. L’Isola è dominata dall’Abbazia Mater Ecclesiae che ospita il convento di clausura delle monache benedettine. Sull’isola è situata anche la romanica Basilica di San Giulio, risalente all’XI sec. più volte ristrutturata. Omegna Insediamento abitato fin dall’età del bronzo e del ferro. Nel 1221 si ha notizia della consegna di Omegna da parte di Crusinallo ai novaresi. Passò in eredità prima ai Visconti Borromeo poi ai Borromeo Arese fino al 1796 con l’avvento delle imprese dei giacobini francesi, poi con l’occupazione napoleonica e Austriaca. fece parte del dipartimento dell'Agogna nella Repubblica Cisalpina (1800); con il regno italico voluto da Bonaparte (1805) il territorio di Omegna fu sottoposto alla vice prefettura aronese. Sconfitto Napoleone, nel 1815 il Congresso di Vienna sancì la restaurazione dei Savoia. La cittadina è attraversata dal canale Nigoglia, lungo il quale passeggiando si raggiunge il Parco della Fantasia, pensato per i bambini e dedicato a Gianni Rodari. - Chiesa di Sant’Ambrogio, edificio medievale in stile tardo romanico a tre navate con cappelle laterali e campanile. - Ponte Antico, del XV sec. - Porta Romana, del XII sec. - Forum ospita il Museo arti e industria del Cusio. Omegna per anni è stata la capitale italiana della produzione di pentole a pressione, caffettiere, bollitori, elettrodomestici, nel suo territorio erano presenti le famose Bialetti, Alessi, Lagostina, Girmi e altre. Stresa Nel medioevo il territorio dell’antica Strixia apparteneva a Tortona e a Novara. Nel XIII passò al Vergante, poi ai Visconti e nel 1653 ai Borromeo, nel 1700 divenne possedimento sabaudo. L’aspetto attuale della città fu progettato in gran parte agli inizi del XX sec. Notevole il suo lungolago, contornato da ville in stile liberty e dalla vista delle Isole Borromeo, quasi a due passi.
- Chiesa dei SS. Ambrogio e Teodulo, in P. Marconi, affacciata sul lago, costruita verso la fine del XVII sec. - Collegio Rosmini, della 1852, ospita le tombe del filosofo A. Rosmini e del poeta C. Rebora. - Villa Ducale o Palazzo Bolongao, risalente alla fine del XVIII sec., ospita il Centro internazionale di studi rosminiani. - Villa Pallavicino, costruita nel 1856, in stile neoclassico, dal 2017 fa parte del complesso delle Isole Borromeo - Il Lungolago, passeggiata unica, fiancheggiata da ville contornate di verde e alberghi di lusso, da cui è possibile ammirare le Isole Borromeo. - Isole Borromeo, perle del lago Maggiore: isola Bella, ospita il magnifico Palazzo Borromeo, dimora della famiglia Borromeo, che conserva oggetti d’arte, quadri, arazzi e mobili antichi. Eleganti e splendidi sono i giardini Borromei che si estendono per gran parte dell’isola. L’isola Madre, la più grande, ospita un importante edificio del XVI sec. che custodisce alcune collezioni di oggetti d’epoca e un lussureggiante giardino botanico. L’Isola Superiore o Isola dei Pescatori, è l’unica a essere abitata e a costituire un piccolo borgo caratterizzato da pittoresche vie. L’Isola Bella e l’Isola madre sono visibili soltanto da marzo a ottobre. Verbania Il territorio risulta un antico insediamento preistorico, abitato dai Leponzi, che furono annessi all’impero romano nel I sec., dall’Imperatore Augusto. Intorno all’anno 1000 Pallanza e Intra diventarono possedimenti dei vescovi di Novara. Nel XIV sec., sotto i Visconti, il territorio venne spezzettato in tanti feudi, salvo Pallanza che si mantenne autonoma fino al 1620. Successivamente, nel 1743, con il trattato di Worms la zona passò al dominio sabaudo. Durante l’invasione napoleonica e tutto il secolo successivo il territorio subii numerosi scorpori e poi incorporazioni fino al 1864 quando la riforma amministrativa del Regno d’Italia assegnò anche il circondario di Pallanza alla provincia di Novara. Nel 1939 fu istituito il comune di Verbania dalla fusione dei comuni di Intra e Pallanza. La città è situata su un promontorio al centro del lago Maggiore, all’estremità settentrionale del Golfo Borromeo. Sulla sponda sud occidentale è situato l’abitato di Pallanza, a est quello di Intra. Verbania è definita “il giardino sul lago” per i notevoli giardini e le terrazze che si affacciano sul lago. Sullo splendido lungolago si vede l’isola di S. Giovanni, mentre sul promontorio della Castagnola si stagliano le magnifiche ville e i meravigliosi parchi che contornano di colori la località. -Giardino botanico di Villa Taranto, situati tra Pallanza e Intra in stile inglese. - Oratorio di San Remigio, si trova in cima al promontorio della Castagnola a Pallanza, fu edificato tra l’XI e il XII sec. in stile romanico. Delimita con la Villa San Remigio, edificio in stile barocco lombardo. - Palazzo Viani – Dugnani, in via Ruga, eretto nel XVII sec. in forme barocche. Oggi è sede del Museo del Paesaggio. - Chiesa di Madonna di Campagna, situata a Pallanza, in stile rinascimentale, i lavori di ristrutturazione costruzione furono ultimati nel 1527 - Basilica di S. Vittore, nel centro storico di Intra, dedicata al patrono della città di Verbania, costruita tra i primi anni del XVII sec. e inaugurata nel 1889, su una antica chiesa. - Oratorio dei SS. Fabiano e Sebastiano, situata a Suna, circa 6 km da Pallanza sul lungolago, costruita nel XII sec. - Villa Giulia, situata sul lungolago di Pallanza, in stile neoclassico, di proprietà del comune con giardino aperto al pubblico, vi si svolgono convegni, mostre e rappresentazioni.
Da vedere
Ab. 15.190, omegnesi; altezza: m. 295 s.l.m.; Provincia: Verbano - Cusio - Ossola, mappa info Turista.: Piazza XXIV Aprile - T. 0323 61930; P.S. H.: Lungolago, 25 - T.: 0323 6601111
Da vedere
Ab. 4.870, stresiani; altezza: m. 200 s.l.m.; Provincia: Verbano – Cusio - Ossola, mappa info Turista.: P. Marconi, 4,– Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – T.: 0323 30150/ 31308; P.S. H. via Crocetta, 11 - Pallanza - T.: 0323 5411
Da vedere
Ab. 30.505, verbanesi; altezza: m. 197 s.l.m.; Provincia: Verbano – Cusio - Ossola, mappa info Turista.: via dell’Industria, 25 Verbania Fondotoce – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; P.S. H. via Crocetta, 11 - Pallanza - T.: 0323 5411
Da vedere