Cfr.: Itinerario n. 2/2020 - L’area del Vulture e le alte Valli del Basento e del Bradano: Potenza - Rionero in Vulture – Melfi – Venosa – Forenza – Acerenza - Pietragalla
Ab. 66.391, potentini; altezza: m. 819; provincia: Potenza; mappa - Info Turista.: Vico Stabile, 10 - T. 339 3265328; P.S.H.: Via Potito Petrone, 6 – T.: 0971 612694
L’antica città ebbe il massimo rigoglio in età imperiale romana. Fu saccheggiata dai Goti e successivamente aggregata dai Longobardi al ducato di Benevento, poi al principato di Salerno. Si dovette difendere dagli assalti dei Saraceni e sotto gli Svevi fu città demaniale. Fu poi possesso di aragonesi e spagnoli. Il terremoto de 1694 la rase al suolo. La ripresa fu molto lenta. Nel 1860 si ribellò ai Borbone e divenne parte del Regno d’Italia.
Potenza sorge nell'alta Valle del Basento, a nord delle Dolomiti lucane, si estende in una posizione panoramica su una collina, racchiusa da vari monti più alti, su un rilievo a 819 metri s.l.m., per altitudine seconda solo a Enna tra i capoluoghi di provincia italiani. All’antico nucleo urbano, sui fianchi della collina e nella pianura circostante, sorgono i nuovi quartieri, sino a lambire il corso del fiume Basento. Nota con gli appellativi di “Città Verticale” o di “Città delle cento scale”. A Potenza le scale rappresentano le scorciatoie che collegano tutto il centro storico e conducono ai punti più alti della città. Questi antichi gradini in pietra insieme al sistema di scale mobili moderne, il più esteso d’Europa, offrono la vista di scorci panoramici indimenticabili. Tutte le piazzette del centro hanno la loro scalinata che le collega ai vicoli più in basso e ogni rione è collegato all’altro da scalinate. Basta percorrere le scale ottocentesche di via del Popolo, che da Piazza Vittorio Emanuele II arrivano in alto, fino a Piazza Mario Pagano, per capire questo sistema. Per raggiungere il punto più centrale, Viale Dante, da Viale Marconi, occorre tanta pazienza perché bisogna salire ben 100 gradini. Non mancano altri suggestivi percorsi: la gradinata Medaglie d’Oro e la scalinata del Pensiero, la più suggestiva. Insomma, un giro per Potenza merita un vero sacrificio che potrà attenuarsi in discesa, usando le scale mobili o gli ascensori.
Da vedere
- Via Pretoria, principale via cittadina, attraversa il nucleo storico urbano, dove è situata la Chiesa di San Michele Arcangelo, eretta nel V sec. (oggi la vediamo nelle forme risalenti al periodo della dominazione longobarda, X-XI sec.), e termina in Piazza Matteotti, dove vi prospettano: il Palazzo del Municipio e il Palazzo del Fascio.
- Cattedrale di San Gerardo della Porta, il Duomo di Potenza, dedicata al patrono della città, è posta nell’omonima piazza, eretta tra il XII e il XIII sec. in stile romanico, ricostruita alla fine del XVIII sec.
- Piazzza Mario Pagano, centro principale della città, si aprono: - la Chiesa e convento di San Francesco, costruzione del XIII sec. in stile romanico; - il Palazzo della Prefettura, dell’800, - il Teatro Francesco Stabile, inaugurato nel 1881. Vicino, in direzione del Duomo, sorge la Chiesa della Santissima Trinità, eretta intorno alla fine del XII sec. in forme romaniche, ricostruita ex novo nel 1872 in stile neoromanico, perché distrutta dal terremoto del 1857.
- Chiesa di Santa Maria del Sepolcro, in via A. Moro, XIII - XVII sec., in stile romanico
- Porte della città, erano sei porte di accesso che facevano parte del sistema di fortificazione, attraverso una cinta muraria che circondava l’abitato, il cui fulcro principale era il castello. Oggi ne sono rimaste solo tre: Porta San Giovanni in via Caserma Lucana, Porta San Luca in via Manhes e Porta San Gerardo in largo Duomo, mentre in Piazza Beato Bonaventura, all’estremità del nucleo storico, si può ammirare la Torre Guevara, unico reperto del castello costruito probabilmente dai longobardi intorno all’XI sec.
- Museo Archeologico nazionale della Basilicata, situato negli sazi adibiti di Palazzo Loffredo, conserva reperti delle popolazioni italiche della Lucania preromana.
- Museo archeologico provinciale, in via Ciccotti, nel rione Santa Maria, conserva reperti preistorici.
- Villa comunale di Santa Maria, nell’omonimo rione. Una peculiarità della città è l’abbondanza di parchi, infatti risulta la città italiana con la maggiore superficie verde disponibile per abitante.
- Viadotto dell’Industria o Ponte Musmeci, completato nel 1967 per collegare la città con la tangenziale in direzione Salerno o Taranto. Ponte in unica volta di quattro campate di settanta metri di luce ciascuna che attraversa il fiume Basento.