Cfr.: Marche itinerario n. 3/2019 - Dalla Marca fermana al territorio dei Piceni, attraverso la provincia maceratese e i monti Sibillini: Fermo - Macerata - Tolentino – Camerino - San Ginesio – Sarnano – Amandola - Montefortino – Montemonaco – Montegallo – Ascoli Piceno.
Ab. 19.409, tolentinati; altezza: m. 228; provincia: Macerata, mappa Info Turista.: Piazza della Libertà, - T. 0733 234807; P.S.: C.R.I. Via Terme Santa Lucia, 60– T.: 0733 969600
Fiorente insediamento di piceni, poi colonia e municipio romano, intorno al XI sec. diventò libero comune, conteso da diverse signorie locali e dalla Chiesa, fino alla sottomissione a Papa Eugenio IV, nel 1445. Nel 1585 Papa Sisto V elevò Tolentino al grado di città e diocesi.
Tolentino si trova al centro della vallata del Chienti, cerniera tra la costa e il territorio montano, a 60 km dalla diramazione con la Via Flaminia in direzione ovest (Roma) e a 40 km con l'innesto dell'Autostrada Bologna-Taranto A14. Per questo motivo e per una fitta rete viaria, fra cui la SS 77 e la superstrada parallela, rappresenta uno snodo di un certo rilievo grazie al quale sono facilmente raggiungibili le località sciistiche dei monti Sibillini per il soggiorno montano e le località balneari della costa. La città ha subito molti crolli dopo le scosse del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre del terremoto che nel 2016 interessò il Centro Italia.
Piazza della Libertà, in cui si affacciano il Palazzo Municipale, il Palazzo Sangallo e la Torre degli Orologi, la quale funge da campanile anche per la confinante Collegiata di San Francesco, chiesa eretta in stile romanico-gotico nel XIII sec. e ristrutturata all’interno alla fine del XIX sec. La torre si presenta con quattro quadranti: il primo in alto indica le fasi lunari, il secondo (la meridiana meccanica a quadrante) segna le ore “all'italiana”, il terzo (l'orologio astronomico) segna le ore ed i minuti, il quarto (l'orologio calendario) indica i giorni della settimana e del mese. Sotto l'ultimo quadrante, esiste una piccola meridiana solare che serviva al “moderatore” per rimettere l'orologio astronomico. L'orologio batte le ore ed i quarti. A mezzogiorno suona diversi rintocchi seguiti da una breve armonia. – Duomo, Concattedrale di S. Catervo, dedicato al patrono della città, costruito in epoca tardo imperiale, ricostruito nel XIII sec., in stile gotico, e ristrutturato in forme neoclassiche nel 1830. L'interno della cattedrale si presenta a pianta a croce latina, con tre navate che sono la testimonianza dell'impianto della precedente grandiosa chiesa benedettina, e due cappelle ai lati opposti del transetto. Il terremoto del 2016 la danneggia gravemente. – Basilica di S. Nicola da Tolentino, eretta tra il XIII e il XIV sec., completata, con l’aggiunta del portale nel 1435, e della facciata nel XVIII sec.Il campanile invece è quattrocentesco. L’interno è a pianta rettangolare a una navata con soffitto a cassettoni. Danneggiata dal terremoto del 2016, ora è coperta da un telone su cui è raffigurata l'immagine della Madonna. – Teatro Nicola Vaccaj, nell’omonima piazza, costruito nel 1795, inaugurato il 10 settembre 1797. Il 29 luglio 2008, durante i lavori di ristrutturazione del tetto, un grave incendio distrusse gran parte dei dipinti del Fontana. Il 10 settembre 2018 Il Teatro Nicola Vaccaj è stato riaperto al pubblico, nel giorno di San Nicola e nel 221esimo anniversario dell'inaugurazione.
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