Cfr.: L’antico sito industriale, tessile cotoniero lombardo, e le meraviglie artistiche dell’ultima parte della pianura del Ticino: Crespi d’Adda, Pavia, Certosa di Pavia, Vigevano.
Ab. 63.505, vigevanesi; altezza: m. 116; provincia: Pavia mappa Info Turista.: Via Merula Giovanni 40: - T. 0381 299282; P.S.H.: Via Leonardo da Vinci, 17– T.: 0381 3331
Il primo documento che prova con certezza l'esistenza di un castrum a Vigevano risale al 963, si trattava di un recinto fortificato posto nel punto più elevato, all'interno del quale potevano, nei momenti di pericolo, rifugiarsi gli abitanti dei dintorni. Nel XII secolo l'insediamento crebbe, all'interno dell'area fortificata sorsero numerose case e magazzini. Tuttavia, l'insediamento fu a lungo conteso tra Pavia e Milano. Nel 1227 come libero comune aderisce alla seconda Lega Lombarda. In seguito, divenne feudo, dapprima dei Della Torre, poi dei Visconti e infine, tra il 1450 e 1535, degli Sforza. Durante quest’ultimo periodo Vigevano raggiunse il suo massimo splendore, divenendo una delle residenze ducali e centro manifatturiero di notevole importanza per la lavorazione dei panni di lana e di lino. Nel 1532 e per due secoli Vigevano divenne capoluogo del Vigevanasco, entità amministrativa autonoma della Lomellina settentrionale. Dopo una breve dominazione austriaca, nel 1745 la città entrò a far parte del Regno di Sardegna.
Centro industriale di rilievo nazionale, Vigevano è nota per essere stata a lungo uno dei principali centri di produzione di scarpe nel mondo. Vi sorse, nel 1866, il primo calzaturificio a modello industriale, aprendo una stagione che nel secolo successivo avrebbe portato il capoluogo lomellino a produrre decine di milioni di scarpe esportate in tutto il mondo, guadagnandosi l'appellativo di "capitale della scarpa". Ancora oggi il Museo internazionale della calzatura, ospitato nei locali del Castello Sforzesco, conserva le testimonianze di un periodo cruciale della storia industriale italiana. Il comune è compreso interamente nel Parco naturale lombardo della Valle del Ticino.
Da vedere
Una giornata è sufficiente per la visita della città e dei suoi musei.
- Piazza Ducale, simbolo della città, ideata dal Bramante alla fine del XV sec.
- Duomo, Cattedrale Sant’Ambrogio
- Chiesa di San Francesco
- Chiesa di S. Pietro Martire, eretta in forme gotiche intorno alla metà del XIV sec., ristrutturata nel secolo successivo.
- Castello sforzesco, ricostruito alla metà del XIV sec.
- Strada Coperta, Strade Sotterranee e Cavallerizza
- Torre del Bramante
- Museo Internazionale della Calzatura