Vercelli

Cfr.: Piemonte, itinerario n. 3/2023 - Sulle strade piemontesi, tra pianure immense, montagne imponenti, colline e specchi lacustri: Alessandria - Vercelli - BiellaIvrea

Ab. 45.233, vercellesi; altezza: m. 130 s.l.m.; Provincia: Vercelli - mappa - info Turista.: A.T.L., Corso Garibaldi, 96 - T. 0161 58002; P.S. H.: Corso M. Abbiate,21 – T.: 0161 593111

Insediamento celto – ligure, colonizzato dai romani, dopo il 49 a.C., diventò uno dei “firmissima Municipia” della Transpadania con il nome di Vercellae. Dopo la caduta dell’Impero - Romano fu teatro di aspre battaglie fino all’arrivo dei longobardi, i quali, a loro volta, sconfitti cedettero il territorio al dominio dei carolingi, ma le contese per il potere tra i signori della zona continuarono. Agli inizi del XIII sec. la città raggiunse un certo splendore, ma nel secolo successivo, a causa delle lotte tra Guelfi e Ghibellini, nel 1335, fu sottomessa al potere dei Visconti e nel 1427 passò sotto i Savoia e ne seguì le sorti, diventando uno dei centri piemontesi più illuminati del rinascimento.    

Vercelli è situata sulla costa destra del fiume Sesia, a nord est del Po. Circondata da corsi d’acqua e pianeggiante il suo territorio è coltivato prevalentemente dalle risaie. Capitale di questo regno presenta un notevole patrimonio artistico che si rifà ai modelli settecenteschi con il gioiello, rappresentato dalla basilica di S. Andrea, uno dei primi esempi di architettura gotica cistercense in Italia.   

{tab Da vedere}

Piazza Cavour, l’antica piazza Maggiore, nel centro storico, principale luogo di incontro della città, a forma trapezoidale è pavimentata con il ciottolato e circondata dai portici. Nella piazza si staglia la Torre dell’Orologio, originariamente era il campanile della chiesa di S. Tommaso, sconsacrata nel 1820, a cui, nel 1856, fu aggiunto l’orologio insieme ai cornicioni e al terrazzino in ferro battuto. Oggi la Torre è uno dei simboli della città; il suo porticato costituisce uno degli angoli più suggestivi del centro. Nella piazza è posto il monumento a Camillo Cavour, statista piemontese legato alla città, impegnato anche nella promozione della risicoltura da cui la piazza, nel 1864, prese la nuova denominazione.

Salone Dugentesco, in via Galileo Ferraris, adiacente a Piazza Cavour, quando fu costruito, intorno agli anni Venti del XIII sec., era un ricovero che accoglieva i pellegrini. Si presenta con una sala ampia in tre navate e volte tardogotiche. Oggi ospita eventi culturali e musicali.

S. Bernardo e Santuario della Madonna degli Infermi, in via Lavini, chiesa risalente al XII sec. in stile romanico, venne ampliata nel corso del XIX sec., poi nel 1896, assumendo forme neoromaniche e perdendo le sue forme originarie.   

Basilica di S. Andrea, in piazza G. Bicheri, è l’edificio simbolo della città. Costruito nel primo ventennio del XIII sec. in forme gotico cistercensi, restaurato tra il XVIII e il XIX sec. presenta una facciata a capanna chiusa tra due alte torri a cuspide e aperta da insinuanti portali, rivestita in pietra verde di Varallo. Di lato si alza il campanile tardogotico a pianta quadrata. Pregevole è l’interno, a tre navate con volte a cupola e ogivali. Conserva notevoli affreschi dl XIV sec. Adiacente alla basilica si alza l’Abbazia del XIII sec. con uno splendido chiostro del XVI sec. e la sala capitolare.  

Piazza S. Eusebio, chiamata piazza Duomo, a forma rettangolare e circondata da alberi secolari e giardini, costituisce la scenografia perfetta per introdurre l’accesso al Duomo, Basilica Cattedrale di S. Eusebio, eretta nel XVI sec. e ristrutturata nel XVIII sec. al cui lato si alza un alto campanile romanico del XII sec. All’interno, singolare si presenta la cappella ottagonale del Beato Amedeo in cui sono custodite le spoglie del santo. A sinistra della cattedrale si erge la facciata neoclassica del seminario e a destra l’edificio neoromanico sede universitaria. Nei giardini centrali trova spazio il monumento a carlo Alberto, un obelisco con un medaglione e quattro bassorilievi che ripercorrono momenti importanti della vita del re.

Piazza Alessandro D’Angennes, suggestiva piazza posta sul lato destro del Duomo, si stagliano: il Palazzo Vescovile, sede del Museo del tesoro del Duomo e l’archivio e la Biblioteca capitolare; il Palazzo Murazzano, eretto nel XVII sec. con pregevole portone d’ingresso e scalone d’onore, oggi sede della casa madre delle Suore di Loreto.

 

Palazzi Alciati e Langosco, in via Verdi, edifici, rispettivamente del XV e XVIII sec. ospitano il Museo Leone che conserva materiale concernente la storia artistica della città.

Castello Visconteo, costruito sul finire del XIII sec. diventò una residenza sabauda. Subì danneggiamenti durante l’assedio degli spagnoli, ristrutturato nel 1838 ospitò la sede del Tribunale.

Museo Francesco Borgogna, nella via omonima, tra le più importanti gallerie della regione.

Palazzo Centori, in corso Libertà, eretto nel XV sec. presenta un cortile di notevole spessore artistico insieme al portico e a una loggia che richiama lo stile bramantesco. Lungo la stessa via si erge la chiesa di S. Chiara, complesso architettonico che comprende l’ex chiesa del XVIII sec. in forme barocche, oggi adibita a spazio espositivo, progettata dal Vittone, con interno a forma esagonale tutto ornato da stucchi, il chiostro gotico di S. Graziano del XV sec. e il monastero in forme neoclassiche, oggi sede della Scuola Comunale di Musica Vallotti e del Museo archeologico Città di Vercelli “Luigi Bruzza”

S. Cristoforo, nella via omonima, chiesa del XVI sec., ristrutturata nel XVIII sec. L’interno a tre navate custodisce pregevoli opere d’arte rinascimentali di Gaudenzio Ferrari, tra i più importanti pittori piemontesi dell’epoca. 

Castello Visconteo, costruito sul finire del XIII sec. diventò una residenza sabauda. Subì danneggiamenti durante l’assedio degli spagnoli, ristrutturato nel 1838 diventò sede del Tribunale.

 

{tab Nei dintorni}

Novara, circa 25 km a nord est,

Gattinara, circa 35 km a nord, situato a sud della Valsesia, il suo territorio è bagnato dal Sesia che costituisce il confine naturale con la provincia di Novara. Antico borgo franco medievale, libero da imposizioni fiscali, fondato intorno alla metà del XIII sec., Conserva la Torre delle Castelle, ultimo residuo delle fortificazioni e del Castello di S. Lorenzo, XII – XIII sec. Il paese è famoso per la produzione dell’omonimo vino Doc.

 

Varallo, circa 65 km a nord, si trova in Valsesia, al limitare della pianura vercellese, conosciuto anche come Varallo Sesia. È una cittadina situata lungo le rive del fiume Sesia e attraversata dal torrente Mastellone che separa il suo centro storico, Varallo vecchio, dalla parte più moderna. È dominata dal Sacro Monte di Varallo, inserito dall’Unesco, nel 2003, nella Lista dei Patrimoni dell’Umanità. Da vedere: il Santuario della Madonna delle Grazie, con annesso convento francescano, costruzione della fine del XV sec. in forme gotiche; la chiesa di San Giacomo, in piazza Antonini, eretta intorno alla metà del XIV sec. e ampliata nel XVI sec.; la Cappella della Madonna di Loreto, posta nel verde dei boschi, sulla strada entrando nel paese, risale al XV sec., successivamente, nel XVI sec. è stato aggiunto un pregevole loggiato di forma rinascimentale. Per il luogo in cui è situata e per la sua forma la Cappella offre una scenografia davvero suggestiva.    

Alagna Valsesia, circa 102 km a nord ovest, piccolo comune, lontano da Vercelli, ma vale la pena fare un sacrificio per raggiungere la parte più a nord della Valsesia e vedere le sue alte cime e i suoi magnifici ghiacciai. Il borgo è situato alle pendici del Monte Rosa (4.638 m) e ad esso collegato con una funivia; fa parte del parco Naturale Alta Valsesia; un sentiero parte dal paese e si affaccia sulle spettacolari cascate che forma il fiume Sesia. Vicino, sul Col d’Olen, da cui parte la Valle di Gressoney, c’è il confine con la Val d’Aosta, con la Svizzera e la provincia del Verbano - Cusio - Ossola (VCO). In piazza Grober, merita una visita la chiesa di San Giovanni Battista, costruzione tardogotica degli inizi del XVI sec., ampliata intorno alla metà del XVII sec. insieme alla torre campanaria.    

{tab Manifestazioni}

Processione della “Macchine”, culmine delle celebrazioni della Settimana Santa.

Carnevale benefico che celebra le famose maschere di Bicciolano e della sua compagna Bela Majin.

Fattoria in città, promuove la conoscenza della campagna e dei suoi animali, si svolge tra l’abbazia di Sant’Andrea e il Parco Kennedy nel mese di maggio.

 

{tab Gastronomia}

Risotto con prodotti tipici della zona/ salam dia doja, salumi sotto grasso/ fagioli di Saluggia e Villata/ lardo/ rane dorate/ brodera/ bicciolani, una sorta di biscotti di pasta frolla/ tartufata, torta tipica locale.

Da non perdere

Bagna cauda/Panissa/fritto misto/ tinca in carpione/ lepre in civet.

Vini

Vini rossi: Gattinara Docg/Barbera del Monferrato Doc.

 

{tab Alberghi}

Hotel Il Giardinetto ***, via L. Sereno – 0161 257230

Modo Hotel ***, Piazza Medaglie d’Oro, 21 – 0161 217300

Hotel Matteotti ***, C. so G. Matteotti, 35 – 0161 211840

 

{tab Ristoranti}

Il Paiolo, C. so Garibaldi,72 – 0161 250577

Ca Dal Cusu, via V. Gioberti, 17/19 – 0161 700594

Hosteria del Capel Rosso, via Santa Chiara, 3 – 0161 502322

 

{tab Parcheggi}

Via Derna, 6

Via Micca

Stazione Ferroviaria

Via Massaua

Via Derna, 16

Ex Caserma Garrone

Via Vincenzo Gioberti

Belvedere

Tangenziale Ovest

Piazza Massimo D'Azeglio, 6

Piazza Cesare Battisti

Piazza Roma, 17

piazza Zumaglini,14

Corso Giacomo Matteotti

Piazza Modesto Cugnolio

Parcheggio pubblico

Piazza Modesto Cugnolio

via Viviani, 23

Via Giovanni Botero

Via Vittorio Alfieri, 46

Piazza d'Angennes, 3