Cfr.: Piemonte, itinerario n. 3/2023 - Sulle strade piemontesi, tra pianure immense, montagne imponenti, colline e specchi lacustri: Alessandria - Vercelli - Biella – Ivrea
Ab. 23657, eporediesi/eporediensi; altezza: m. 253 s.l.m.; Città metropolitana di Torino - mappa- info Turista.: p. za Ottinetti - T.: 0125 618131/IAT, p. za Vittorio Emanuele, 1 - T. 0125 41011; P.S. H.: piazza Credenza, 2 – T.: 0125 414260
Colonia romana dal 100 a. C. l’antica Erodia nacque sulla strada delle Gallie come una fortificazione contro la popolazione dei Salassi. Dopo la caduta dell’Impero Romano e il disfacimento dell’organizzazione romana fu soggetta a numerosi conflitti. Nel periodo longobardo, VI – VII sec. fu sede del ducato omonimo. Sotto il regno franco fu contea. una città florida sotto la dominazione di Berengario II nel X sec. e di Arduino nell’XI sec., assumendo grande importanza all’interno dell’allora Regno d’Italia. In seguito, fu soggetta alle dispute tra il vescovo di Ivrea, il marchese del Monferrato e altri signori locali. Nel 1356 passò ai Savoia e ne seguì le sorti, diventando libero comune.
Ivrea sorge su un colle in mezzo a un immenso anfiteatro morenico, bagnata dal fiume Dora Baltea è circondata da diversi specchi d’acqua. Il suo ripido centro storico conduce su una collina dove si staglia il Castello sabaudo e il Duomo. La parte moderna della cittadina è posta in piano su entrambe le rive della Dora. Ivrea è considerata la capitale del Canavese, dal 2018 fa parte del patrimonio dell’umanità Unesco.
Da vedere
Anfiteatro romano *, poco fuori dall’abitato, circa 1,5 km a est rispetto a Piazza Ferruccio nazionale (conviene usare l’auto o un mezzo pubblico). Il sito rivela i resti di questa grandiosa opera dell’epoca imperiale di forma ellittica, all’incirca metà del I sec.
Santuario di Monte Stella, si staglia sulla collina, circa 1,5 km a nord da piazza Ferruccio Nazionale (conviene usare l’auto o un mezzo pubblico prima di entrare nel centro storico), complesso edificato nel 1627 di cui resta soltanto il campanile, mentre l’immagine odierna del tempio a pianta quadrata è dovuta ai rifacimenti del XIX sec. Dal Santuario proseguendo a piedi per via Boaro si incontra la Cappella dei Tre Re, costruzione del 1220 in forme romaniche con una singolare abside semicircolare.
Piazza Ferruccio Nazionale, chiamata Piazza della Città, dedicata al partigiano che su questa piazza fu impiccato nel 1944, centro storico della città, divide la via principale in due parti, ossia via Palestro - via Arduino, vi si trovano: il Palazzo di Città, realizzato al posto del vecchio ospedale De Burgo tra il 1758 - 1761, sede del municipio, da cui svetta il campanile con l’orologio; la chiesa di San Ulderico; il Palazzo della Congregazione di Carità, ristrutturato e ampliato nel XIX sec. inglobando altri edifici precedenti.
Museo civico P.A. Garda, in piazza Ottinetti, conserva resti dell’epoca romana e preromana ritrovati nella zona; una raccolta di affreschi e una preziosa collezione di lacche giapponesi. Accanto si trova la Biblioteca civica.
Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, nella piazza omonima, vicino al Castello, eretto intorno alla fine del X sec. su una presedente costruzione del IV sec., in forme romaniche e barocche. La facciata risale al 1854 in stile neoclassico. All’interno sono custoditi pregevoli opere d’arte. Nella stessa piazza si staglia la chiesa di S. Nicola da Tolentino, del XVII sec. a navata unica. All’interno conserva 33 seggi lignei in cui sono scolpite la Vita e i miracoli di S. Nicola e notevoli affreschi del XVII sec. Sempre all’interno si trova il Museo Diocesano.
Castello Sabaudo, nella piazza omonima, maestosa costruzione voluta da Amedeo VI di Savoia intorno alla metà del XIV sec., a pianta trapezoide con tre cilindriche agli angoli. Nella stessa piazza si alza il Palazzo del Vescovado, collegato al Duomo da un passaggio coperto, il complesso dispone di un torrione di origini medievali, con decorazioni in cotto e merlature, che domina sul centro storico.
Antica Sinagoga, in via Quattro Martiri 20, nel rione dell’antico ghetto. Ultimata nel 1875 non fu attribuita una facciata distintiva. L’interno è oltremodo elegante e suggestivo. Oggi, di proprietà comunale è stata restaurata e ospita eventi culturali.
Palazzo della Credenza, nella piazza omonima, nel centro storico, edificio del XIV sec. in cotto su tre piani con porticato, archi ogivali e finestre a sesto acuto; sede dei Credendari, consiglieri comunali dell’età medievale.
Ponte Vecchio, in via Rocchette, di epoca romana, probabilmente del III sec., costruito in pietra e mattoni, più volte rifatto, presenta tre arcate a tutto sesto. Il ponte attraversa la Dora e conduce all’esterno del centro storico, verso Villa Chiampo, situata in cima al monte Ferroglietto; nella zona si ergeva la Cittadella, una fortezza distrutta nel 1704.
Ponte Adriano Olivetti, adiacente a Ponte Vecchio, da cui parte Corso Costantino Nigra, usato per la viabilità principale della città. L’area, sviluppatasi urbanisticamente nel tardo Ottocento presenta alcune costruzioni di rilievo in stile liberty, come Villa Luisa, sede dell’Associazione industriali del canavese, Villa Ravera e Palazzo Ravera, una volta Hotel Dora, ora ospita attività commerciali.
Museo a cielo aperto dell’architettura moderna (MAM), promuove e valorizza il patrimonio culturale lasciato dalla Olivetti. Il percorso museale si distribuisce lungo la via Jervis, proseguimento di Corso Nigra, toccando altri edifici della grande azienda: la sede Olivetti, le Officine, l’asilo nido, la mensa, il centro studi, il quartiere residenziale Crist e altre abitazioni.
Lungo Dora, vicino al Ponte Adriano Olivetti, romantica passeggiata sulla sponda nord del fiume, dove è visibile la pregevole fontana del 1957, dedicata a Camillo Olivetti, dello scultore Emilio Greco. Oltre il ponte scorre Corso Costantino Nigra
Giardini pubblici Giusiana, sulla Dora, si alza la romanica Torre di S. Stefano dell’XI sec., unico residuo dell’antica abbazia benedettina, di cui era il campanile. Vicino, è situata la Torre dei Tallianti, del XII – XIII sec. in forme romaniche.
Chiesa di San Bernardino, in via Monte Navale, un po' decentrata, circa 1,6 km a sud da Ponte Vecchio (conviene usare l’auto o un mezzo pubblico), eretta nel XVII sec. in stile gotico, con annesso convento del XV sec., a navata unica a pianta quadrangolare e volte a crociera. La chiesa subì la spoliazione di ogni funzione con l’avvento napoleonico. Nel 1910 diventò l’abitazione dell’industriale Camillo Olivetti, e nel 1955 – 1958 il figlio Adriano riorganizzò la proprietà per le attività dopolavoristiche dei dipendenti Olivetti. All’interno è conservato uno splendido ciclo di pitture a fresco, 1485 – 1490, dell’artista Spanzotti, restaurati grazie all’opera di adriano Olivetti.