Cfr.: Toscana, itinerario n. 2/2019, Dalla costa livornese, risalendo la valle del Cecina, per giungere nei siti etruschi, romani e medievali di Volterra e San Gimignano. Livorno – Cecina - Volterra – San Gimignano.
Ab. 157.767, livornesi; altezza: m. 3 s.l.m.; Provincia: Livorno; mappa info Turista.: Via A. Pieroni, 18; T. 0586 894236; P.S. H.: Viale Alfieri 36 – T.: 0586 223111
Sito frequentato fin dall’epoca preistorica. Nelle campagne intorno alla città furono recuperati reperti risalenti all’epoca etrusca e romana. La prima costruzione sul suo territorio risale al X sec. quando fu eretto un castello, fortificato nel XIV sec. per proteggere il vicino porto di Pisa. Successivamente passò ai Visconti a Genova, e a Firenze. Nel XVI sec. con l’interramento del porto pisano, venne creato il maggiore porto mediceo che contribuì enormemente al primo sviluppo economico e commerciale della città. Nel 1606 Livorno fu proclamata città per volontà dei Medici, diventando uno dei più importanti porti commerciali dell’epoca e un’oasi di accoglienza per tutti i perseguitati religiosi, politici o razziali, arricchendosi dell’intraprendenza e delle usanze delle più disparate Nazioni straniere. Con l’annessione al regno d’Italia ebbe inizio un notevole sviluppo industriale, che si protrasse fino alla crisi dei giorni nostri. Bombardata massicciamente durante la seconda guerra mondiale, la città ha dato il via a una moderna ricostruzione che ha lasciato spazio alle innumerevoli testimonianze artistiche presenti sul suo territorio.
Vivace e ben collegata rivela tutta la sua originalità, passeggiando per le sue vie che riservano testimonianza di culti diversi, attraverso la sua cucina tipica in cui rivela la cultura di un vero crocevia del Mediterraneo, godendo una gita in battello lungo i Fossi Medicei, l’antico perimetro pentagonale, costeggiando le antiche fortificazioni dal colore rosato, fino a giungere nella suggestiva atmosfera del quartiere della Venezia Nuova, costruito sull’acqua.
Da vedere
- La Fortezza Vecchia, in viale Caprera, grande fortificazione in mattoni eretta sulle acque della darsena vecchia, intorno alla metà del XVI sec. Sull’area si trova il Fanale, faro del porto di Livorno, costruito dalla Repubblica di Pisa.
- proseguendo sul viale Caprera si scopre la piazza Anita Garibaldi su cui si staglia la chiesa di S. Ferdinando, completata nel 1716, in stile barocco e pianta a croce latina.
- procedendo, in piazza dei Domenicani, da cui inizia la cosiddetta Venezia Nuova, storico quartiere seicentesco, si trova la chiesa di S. Caterina, a pianta ottagonale con un’alta cupola. Il quartiere si caratterizza per le costruzioni create sui canali e si estende fino alla Fortezza Nuova, circondata dalle acque del Fosso Reale e costruita nel 1590.
- Mercato delle vettovaglie, lungo il Fosso Reale, inaugurato nel 1894, rappresentava uno dei più grandi mercati coperti d’Europa.
- Piazza della Repubblica, detta il “voltone”, ornata dai monumenti ottocenteschi di Leopoldo II e Ferdinando III, granduchi di Lorena, a cui si deve l’espansione della città. La piazza collega la città medicea agli ormai dimenticati vecchi sobborghi ottocenteschi.
- Via Grande, aperta nel seicento e ricostruita, dopo la seconda guerra mondiale, con portici.
- Duomo, o Cattedrale di San Francesco, in piazza Grande, al centro della città, riedificato alla fine della guerra nelle forme seicentesche della precedente.
- Monumento dei 4 mori, in piazza G. Micheli, in prossimità della Fortezza Vecchia, eretto in onore di Ferdinando I e simbolo della città.
- Terrazza Mascagni, su Viale Italia, cuore della passeggiata a mare dei livornesi
- Acquario, su viale Italia
- Museo civico Giovanni Fattori, in S. Jacopo in Acquaviva, situato nella splendida villa Mimbelli.
- Villa Fabbricotti, sede della Biblioteca Labronica.